60 CFU per insegnare, ancora in attesa dei decreti attuativi

60 CFU per insegnare

Stiamo ancora attendendo il DPCM che dovrebbe specificare i decreti attuativi della riforma del reclutamento, cioè la legge 79/2022. In pratica si aspetta l’attuazione di ciò che riguarderà la parte dedicata al percorso di abilitazione da 60 CFU per insegnare.

In realtà tale provvedimento si attendeva entro il 31 luglio 2022. Il DPCM ha subito vari rimandi, ma poi non è più stato varato.

Sono ancora in corso svariate modifiche finalizzate alla chiusura del dossier che volgerà alla definizione dei contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa.

Dopo vari movimenti politici svoltisi al governo negli ultimi mesi, saranno Valditara e il Ministro dell’Università Bernini a trovare un accordo che faccia quadrare i percorsi abilitanti.

Il Ministro dell’Istruzione e del merito, comunque, ha affermato che è questa la giusta direzione per il mondo dell’istruzione scolastica, motivo per cui si porterà a termine questa via che prevede i 60 CFU per insegnare.

Inoltre, è stato precisato che coloro i quali sono già ben avviati nella strada dell’insegnamento non dovranno seguire un ulteriore percorso di tirocinio. Non dovranno sostenere nemmeno una selezione di ingresso.

Si spera che non si ripeta lo stesso errore che è stato fatto quando il TFA è stato attivato a numero chiuso.

Formazione iniziale del DPCM

Il provvedimento della della presidenza del Consiglio dei Ministri che sarebbe dovuto uscire per il 31 luglio 2022, avrebbe dovuto definire:

  • contenuti e struttura relativa all’offerta formativa riguardo i 60 CFU/CFA, dei quali almeno 10 avrebbero dovuto essere di area pedagogica, includendo attività di tirocinio diretto e indiretto  non inferiore a 20 CFU/CFA. Per ogni credito di tirocinio, l’impegno in presenza della classe non può essere inferiore a 12 ore.
  • Il numero dei crediti riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità.
  • La percentuale di presenze obbligatorie alle attività di formazione per l’accesso alla prova finale.
  • Le modalità di svolgimento della prova finale del percorso formativo, inclusa la prova scritta e orale.

Bisogna, inoltre, precisare che i 24 CFU/CFA già conseguiti saranno ritenuti validi nell’ambito dei 60 CFU. Perciò, potranno essere considerati come requisito di accesso al concorso secondo l’ordinamento previgente.

Il decreto dovrà occuparsi di stabilire i metodi per il riconoscimento di altri eventuali crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici. Si tratta di crediti che, comunque, dovranno essere strettamente coerenti con obiettivi formativi.

I corsisti dovranno preoccuparsi di coprire i costi dei corsi, tuttavia il ministero suggerirà alle università un prezzo calmierato.

Nuovo sistema reclutamento docenti, 60 CFU per insegnare

Il nuovo sistema riguardo i percorsi abilitanti per i docenti entrerà in vigore pienamente nel 2025 a partire dal 1 gennaio e prevederà:

  • percorsi abilitanti da 60 CFU/CFA, completi di prova scritta e lezione simulata. La prova scritta sarà costituita da un’analisi critica del tirocinio scolastico effettuato durante il percorso.
  • Procedura concorsuale. Saranno ammessi al concorso coloro i quali possiedono già l’abilitazione oppure nei cinque anni precedenti hanno svolto già tre anni di servizio, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale ci si presenta. I vincitori del concorso già abilitati otterranno l’assunzione a tempo indeterminato. Invece, coloro i quali partecipano senza abilitazione, ma con i requisiti relativi al servizio, otterranno un contratto di supplenza annuale durante il quale il docente dovrà sostenere un percorso formativo da 30 CFU. Se tale percorso verrà superato positivamente, il docente, avrà, a quel punto, diritto ad un contratto a tempo indeterminato.
  • Una volta che il docente sottoscrive il contratto a tempo indeterminato sosterrà il periodo di prova, come da DM 226/2022, e in caso di esito positivo, sarà definitivamente confermato in ruolo.

Fase di transizione 

É da sottolineare che fino al 31 dicembre 2024 e prevista una fase transitoria, che prevede:

  • attivazione dei percorsi formativi da 30 CFU che potranno dare accesso ai concorsi che saranno banditi fino al 31 dicembre 2024, oppure possibilità di accesso ai concorsi con i 24 CFU, purché essi vengano acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
  • Concorso. Per i vincitori ci sarà la sottoscrizione di un contratto annuale, durante il quale il docente dovrà completare un percorso di formazione e accademico dì per 30 CFU, che nel caso abbia esito positivo darà diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
  • Una volta che il docente sottoscrive il contratto a tempo indeterminato sosterrà il periodo di prova con test finale, come da DM 226/2022 e nel caso questo abbia esito positivo, il docente sarà definitivamente confermato in ruolo.

Inoltre, saranno previsti corsi da 30 CFU dedicati a docenti che sono già abilitati in un’altra classe di concorso o per altro grado di istruzione. Si tratterà di corsi dedicati anche a docenti specializzati e assunti su sostegno, ma non provvisti di abilitazione sulla disciplina specifica per tale tipologia di posto.

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