Mobilità ATA: i punti per esigenze di famiglia

Rosalia Cimino

14 Marzo 2024

Personale ATA a lavoro

Mobilità ATA: i punti per esigenze di famiglia

Dall’8 marzo 2024 fino al 25 dello stesso mese, il personale ATA di ruolo ha la facoltà di presentare richiesta di trasferimento. A tal proposito, parlando di mobilità ATA, i punti per esigenze di famiglia quanti sono? Lo scopriamo.

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Presentazione e procedure di richiesta mobilità

Gli esiti delle domande di mobilità saranno resi noti il 27 maggio. Le istruzioni e il calendario sono stati comunicati tramite l’ordinanza ministeriale n.30 del 23 febbraio 2024.

Per presentare la richiesta, è necessario compilare il modulo disponibile sul portale del Ministero dell’Istruzione, all’interno della sezione dedicata alle Istanze Online. Per accedervi, è richiesta la registrazione nell’area riservata del Portale Ministeriale. 

Si sottolinea che è possibile entrare anche utilizzando le credenziali SPID. Coloro che non sono ancora registrati possono farlo cliccando sulla voce “Registrati”, situata nell’angolo in basso a destra della schermata di login. E seguendo le istruzioni fornite nel manuale appositamente redatto.

Per quanto riguarda la procedura, le domande vanno inviate all’Ufficio Scolastico Regionale competente territorialmente, rispetto alla provincia di provenienza o di assunzione.

Quanto valgono i punti per esigenze di famiglia

Parlando di mobilità ATA, i punti per esigenze di famiglia devono avvenire in riferimento alle tabelle di valutazione allegate al CCNL 2019/2021. Segue uno schema riassuntivo: 

Esigenze familiariRelativo punteggio
Ricongiungimento al coniuge24
Per ogni figlio minore di 6 anni16
Per ogni figlio dai 6 ai 18 anni12
Assistenza figlio disabile24

È importante che i candidati documentino i titoli rilevanti al momento della presentazione della domanda.

Secondo quanto specificato nell’OM n.30 del 23 febbraio, affinché possano essere considerati i punteggi aggiuntivi derivanti dalle situazioni precedentemente illustrate, si deve rispettare una condizione.

È essenziale, infatti, che la residenza della persona alla quale si richiede il ricongiungimento sia comprovata mediante una dichiarazione personale. La stessa deve essere redatta conformemente alle disposizioni del DPR 445/2000.

È fondamentale specificare con precisione il comune di ricongiungimento nel campo dedicato alle esigenze familiari. Inoltre, bisogna autodichiarare la residenza del familiare con cui si desidera avvenire il ricongiungimento.

Si precisa che i punteggi correlati al “figlio” comprendono anche i figli adottivi, in affidamento preadottivo o in affidamento.

Quante domande si possono presentare

Prima di presentare una domanda è bene cercare di capire quanti punti si hanno. È, infatti, possibile migliorare la propria posizione in graduatoria, frequentando dei corsi per il personale ATA. Gli stessi sono utili per ottenere titoli e certificazioni riconosciute dal MIUR e aumentare il proprio punteggio.

Una volta verificato il proprio punteggio ATA (un passaggio caldamente consigliato) si può presentare richiesta per più profili della stessa qualifica, fino a un massimo di tre, se in possesso dei requisiti necessari.

Ogni richiesta deve essere presentata separatamente, indicando l’ordine di priorità per ciascun profilo desiderato. In mancanza di tale indicazione, le richieste saranno trattate in base all’ordine stabilito dalla tabella dei profili nelle istruzioni per la compilazione delle domande, sezione C.