Come anticipato con la Nota prot. 21153 del 29 maggio 2025, in questo anno scolastico si dà inizio al nuovo ciclo del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche definito dal D.P.R. n. 80/2013, che vede come prima fase la predisposizione del Rapporto di autovalutazione (RAV), uno dei documenti strategici di una istituzione scolastica unitamente al piano di miglioramento (PDM), al piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) e alla rendicontazione sociale (RD).
Con la Nota della Direzione Generale prot. n. 33906 del 11 luglio 2025 prende avvio la nuova triennalità 2025-2028 del Sistema Nazionale di Valutazione rivolta a tutte le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e ai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti.
A tal fine l’INVALSI ha programmato il percorso formativo in modalità online realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che si articola in tre fasi:
- Fase 1) Ciclo di Seminari nazionali “Il RAV e il Sistema Nazionale di Valutazione 2025-2028: indicazioni per la compilazione del Questionario Scuola e del Questionario Docente”, caratterizzata da n. 4 webinar nazionali;
- Fase 2) Indicazioni per l’uso del RAV e degli altri strumenti strategici (PdM, PTOF e Rendicontazione sociale) nel Sistema Nazionale di Valutazione 2025-2028, in collaborazione anche con gli Uffici Scolastici Regionali, caratterizzata da webinar regionali;
- Fase 3) Follow up e approfondimenti.
Oltre alla Guida operativa predisposta dal MIM e disponibile nell’area riservata del portale del SNV, INVALSI metterà a disposizione delle scuole:
- Video informativi sul processo di autovalutazione;
- Glossario dei termini utilizzati per l’autovalutazione;
- FAQ;
- Casella di posta elettronica formazionerav@invalsi.it per richieste e/o osservazioni sul percorso formativo.
Ciascuna Istituzione scolastica può rivedere ed aggiornare le analisi e le autovalutazioni effettuate nel RAV e procedere, se ritenuto necessario, alla ridefinizione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo individuati per il prossimo triennio.
Il quadro di riferimento per l’autovalutazione delle scuole nell’ambito del sistema nazionale di valutazione tiene conto del contesto territoriale, delle risorse a disposizione della scuola, dei protocolli adottati nelle pratiche educative-didattiche e gestionali-organizzative e, infine, nei risultati conseguiti nel breve, medio e lungo termine.
Si tratta di un’azione di sistema certamente complessa e lunga finalizzata alla valorizzazione dell’identità della comunità scolastica attraverso la riflessione e i momenti di confronto sulla qualità dell’offerta formativa, favorendo la collaborazione e il confronto anche con il territorio con l’unico obiettivo di prendere consapevolezza dei punti di forza, delle criticità e per generare il miglioramento complessivo.
Il modello valutativo tiene conto degli esiti delle sperimentazioni INVALSI e dell’evoluzione normativa europea e nazionale, si adegua ai diversi segmenti di istruzione e garantisce la continuità nelle diverse triennalità.
Con il prossimo triennio, a seguito di una lunga e partecipata sperimentazione che ha coinvolto numerose scuole dell’Infanzia statali e paritarie, entrerà a regime il RAV anche per le scuole dell’infanzia paritarie e sarà introdotto un RAV integrato per le scuole del primo ciclo comprendenti scuole dell’infanzia.

Come procedere?
Con la Nota della Direzione Generale 33906 del 11/7/2025 sono state date indicazioni procedurali alle scuole relative alla formazione del personale scolastico e alla valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione.
La prima operazione richiesta ai fini della predisposizione del RAV è la compilazione di due questionari, che avviene direttamente all’interno della piattaforma RAV nella Scrivania del portale SNV ed è finalizzata a consentire la raccolta dei dati di diretta competenza della scuola.
Per le istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo le funzioni di compilazione del questionario saranno aperte a partire dal 14 luglio 2025 e fino al 25 settembre 2025.
I CPIA procederanno con la compilazione del questionario secondo le indicazioni che saranno fornite con successiva Nota, a partire dalla prima decade di settembre.
Due questionari
La compilazione dei due questionari Scuola e Docente rappresenta un’importante opportunità di riflessione sui punti di forza e sulle criticità della scuola e sul proprio ruolo nella comunità scolastica.
Entrambi sono strumenti pensati per attivare il processo di autovalutazione basato su evidenze oggettive, finalizzati a migliorare esiti e processi e a valorizzare le opportunità offerte dal territorio.
Il questionario DOCENTI, in particolare da svolgersi nel mese di settembre, è un nuovo strumento finalizzato a raccogliere il punto di vista dei docenti sugli esiti e sui processi educativo-didattici e gestionali-organizzativi che interessano la scuola; è rivolto ai docenti a tempo indeterminato della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria che hanno operato come titolari nella scuola nell’AS 2024-2025 e ai docenti a tempo determinato con contratto annuale con continuità di almeno due anni.
Raccoglie opinioni su esiti e processi educativo-didattici e i dati – trattati in forma aggregata – non sono utilizzati per valutare né i docenti né gli alunni ma servono per aiutare la scuola ad individuare le aree di miglioramento.
Gli stessi, una volta elaborati, saranno resi disponibili nella piattaforma RAV unitamente ai valori di riferimento esterni, allo scopo di supportare le istituzioni scolastiche nel processo di autovalutazione.
Il RAV
Il RAV, in particolare, si articola in cinque sezioni:
- una sezione è dedicata al contesto;
- una è dedicata agli esiti;
- una sezione pone attenzione alle pratiche educative e didattiche;
- una sezione è dedicata alle pratiche gestionali ed educative;
- la quinta sezione, infine, è dedicata allo sviluppo delle priorità e degli obiettivi di processo per l’organizzazione del PDM.
Attraverso l’analisi dei dati e delle domande guida, le scuole si potranno autovalutare e potranno progettare le azioni di miglioramento, in particolare, degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti, promuovendo strategie di innovazione tendenti a ridurre la dispersione scolastica, l’insuccesso e le differenze tra scuole e aree territoriali, nonché a rafforzare le competenze di base e i livelli di apprendimento.
Per accompagnare le istituzioni scolastiche statali e paritarie e i CPIA nell’avvio della nuova triennalità del procedimento di autovalutazione è previsto a partire da settembre un piano di accompagnamento da parte dell’INVALSI in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del merito e degli Uffici scolastici regionali, finalizzato a informare e formare le scuole all’uso consapevole ed efficace degli strumenti del Sistema Nazionale di Valutazione, con particolare attenzione alla messa a sistema del RAV integrato per le scuole del primo ciclo di istruzione e del RAV per le scuole dell’infanzia.
Dalla redazione ed analisi del RAV, in associazione con il Piano di Miglioramento che individua le priorità sulla base degli esiti del RAV, si procede all’elaborazione del PTOF da parte del collegio dei docenti.
Nel RAV sono presenti dati quantitativi (per esempio, i risultati degli studenti negli scrutini e negli esami di stato) e qualitativi (rubriche, motivazioni dei giudizi).
In riferimento a questi ultimi, la scuola si deve autovalutare attraverso una rubrica, tenendo conto dei punti di forza e di debolezza e al termine si posizionerà in una rubrica di valutazione a sette livelli di cui il primo molto critico e il settimo livello eccellente.
Oltre ai dati INVALSI, nel RAV si aggiungono elementi e dati aggiuntivi quali i tassi di successo e di insuccesso, gli esiti a lungo termine (ivi compresi gli studi universitari e il mondo del lavoro), e altri significativi dati empirici.

Il NIV
Il Nucleo Interno di Valutazione – un gruppo di lavoro presieduto dal dirigente scolastico e composto da docenti con approvazione del Collegio Docenti – assume una funzione preminente per favorire e sostenere, insieme al dirigente scolastico, la partecipazione dei docenti interessati, incoraggiare i momenti di confronto e di riflessione, la condivisione degli obiettivi e delle modalità operative del processo di autovalutazione.
Una volta abilitati alla piattaforma RAV, i componenti del NIV hanno accesso alla piattaforma per la compilazione della rendicontazione sociale e hanno il compito di agire in stretto rapporto con le figure di sistema afferenti a tutte le aree operanti nell’istituzione scolastica per una visione organica d’insieme.
Ogni scuola procederà autonomamente alla pubblicazione dell’aggiornamento del RAV sul portale “Scuola in chiaro” tramite l’apposita funzione “Pubblica RAV” presente in piattaforma entro la data prevista per le iscrizioni al prossimo anno scolastico.
Conclusioni
La scuola è un’organizzazione complessa che, in considerazione della propria finalità istituzionale, delinea in autonomia la propria vision e mission in relazione alle peculiarità del contesto territoriale e sociale nel quale opera.
Elaborare il RAV significa coinvolgere tutti i protagonisti della scuola (figure di sistema, docenti, personale non docente) – chi fa la scuola! – e sviluppare un’azione capace di riconoscere, affrontare e superare una o più criticità.
Lo scopo del RAV è quello di accompagnare le scuole verso un processo di miglioramento attraverso l’autovalutazione capace di riconoscere le criticità e di superarle.
E’ necessario, quindi, avere chiara quale idea di scuola sottende alle azioni di miglioramento, una scuola che riconosca le specificità di ogni protagonista e cerchi di valorizzarle.
Il RAV deve tenere in considerazione le specificità della scuola, incluse quelle dei suoi alunni; il modello proposto da INVALSI consente – se ritenuto necessario – di elaborare i propri indicatori specifici, con tempi adeguati e in una interazione costante con la comunità scolastica.
Partendo dal contesto della scuola, dunque, l’obiettivo del RAV è quello di sviluppare una autovalutazione di sistema che tenga conto sia dei dati forniti dalla piattaforma sia delle variabili non necessariamente date ed individuate dalla scuola.
Solo così sarà possibile mettere in evidenza i processi di miglioramento e, allo stesso tempo, rendere più trasparenti quelli che hanno portato a proporre le azioni capaci di determinare un soddisfacente raggiungimento degli obiettivi educativo-pedagogici e organizzativo-gestionali.


