PNRR istruzione, il DS nella difficile sfida della realizzazione del Piano scuola 4.0

PNRR istruzione, il DS nella difficile sfida della realizzazione del Piano scuola 4.0

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, # NEXTGENERATION ITALIA, consta di 750 mld di euro di sostegno all’economia adottati dai singoli Stati membri a luglio 2020 con il programma Next Generation EU (NGEU).

Il programma NGEU comprende due strumenti:

  1. REACT EU a breve termine (2021 2022) nella fase iniziale di rilancio delle economie;
  1. RRF – (Recovery and Resilience facility) ha invece una durata di sei anni, dal 2021 al 2026.

I Fondi e le risorse per l’Italia derivano dai due fondi di NGEU:

  1. REACT EU: 13 miliardi;
  1. RRF: 210,91 miliardi

di cui il 27% digitalizzazione, il 40% cambiamento climatico e il 10% per la coesione sociale.

PNRR istruzione, i sei grandi pilastri del RRF

Il Regolamento RRF enuncia sei grandi aree di intervento o pilastri sui quali i PNRR si dovranno focalizzare:

1. Transizione verde

2. Trasformazione digitale

3. Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

4. Coesione sociale e territoriale

5. Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale

6. Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani

Inoltre, sono previsti tre assi strategici condivisi a livello europeo su cui lavorare:

  1. digitalizzazione e innovazione per recuperare il deficit e promuovere gli investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali

       2.  transizione ecologica nel rispetto dell’Agenda 2030 dell’ONU per ridurre le emissioni inquinanti, prevenire il dissesto del territorio/ambiente per migliorare la qualità della vita e la sicurezza ambientale

       3.  inclusione sociale per garantire l’inclusione sociale per migliorare la crescita della economia e superare le diseguaglianze.

L’UE ha vincolato risorse economiche su questi tre assi strategici in quanto, tali transizioni, comporteranno un rilevante cambiamento delle competenze richieste nel mercato del lavoro. 

PNRR istruzione: Istruzione e domanda di lavoro in Italia

Il rapporto ANPAL e UNIONCAMERE 2022- 2026 evidenzia in Italia il disallineamento tra istruzione e domanda di lavoro (skills mismatch). È necessaria, quindi, una innovazione introdotta da industria 4.0 e digitalizzazione dell’istruzione tecnica e professionale nonché il potenziamento degli ITS Academy.

Pertanto, vi è un vincolo alle tre priorità trasversali:

1. la protezione e la valorizzazione dei giovani con accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani attraverso:

• miglioramento delle competenze di base

• riduzione dei tassi di abbandono scolastico

• potenziamento delle competenze tecnologiche e linguistiche

• potenziamento delle strutture sportive

• accrescimento delle competenze e abilità digitali

• potenziamento della istruzione universitaria

•  l’erogazione di Borse di studio

  1. la parità di genere con empowerment femminile e il contrasto alle discriminazioni di genere:

L’Italia ha un punteggio di gender equality (SDGs) inferiore alla media europea. Pertanto, è urgente che la strategia nazionale per la parità di genere avvenga con:

• interventi di sostegno all’occupazione e imprenditorialità femminile;

• interventi diretti o abilitanti al potenziamento dei servizi educativi per bambini.

3. il superamento dei divari territoriali per il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno può avvenire solo se è possibile superare il ritardo delle infrastrutture e fornitura servizi pubblici che limitano di fatto la possibilità di sviluppo del settore produttivo.

PNRR istruzione: il Piano Futura Italia Domani

Il PNRR Italiano, ITALIA DOMANI, è stato approvato il 13 luglio 2021 per la realizzazione di 226 misure suddivise in 62 riforme e 164 investimenti. Prevede un adempimento di scadenze di due tipi:

  • target (obiettivi) → quantitativi
  • milestone (traguardi) → qualitativi

La Legge 79/2022 (ulteriori misure urgenti per l’attuazione del PNRR) ha convertito in legge il D.L.36/2022 rendendo effettivo l’utilizzo e lo sviluppo del Piano.

Il Piano FUTURA ITALIA DOMANI https://pnrr.istruzione.it/ si articola in sedici Componenti (ambiti in cui articolare i progetti) raggruppati in sei Missioni:

PNNR istruzione: Missione 1

La missione 1 riguarda la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo.

Sostenere la transizione digitale del paese e rilanciare il turismo e la cultura.

Il Sistema Italia deve agire su tre elementi chiave:

  1. Investimento sul capitale umano con reclutamento veloce di profili tecnici dotati di soft skills;
  1. Semplificazione della normativa e amministrazione;
  1. Digitalizzazione dei processi e dei servizi.

Il Digital Compass 2030, Programma strategico per il decennio digitale, guiderà in Europa una serie di interventi su scuola, università, turismo, ambiente, trasporti, lavoro, giustizia, sanità.

I traguardi e gli obiettivi guideranno la trasformazione digitale entro il 2030.

La componente 1.1 Investimento 1.4 della missione 1 prevede il potenziamento dei servizi digitali e cittadinanza digitale Rafforzando l’Identità digitale attraverso l’uso di:

  • CIE
  • SPID Pago PA PND atti pubblici
  • Migrazione al Cloud e rafforzamento cybersecurity in risposta alla vulnerabilità delle minacce su tutti i fronti
  • App IO accesso preferenziale per il cittadino

La componente 2.1 investimento 2.1 della missione 1 prevede l’impianto del portale unico del reclutamento, ovvero una piattaforma digitale contenente i profili e i curricula dei candidati per velocizzare le procedure di assunzione e facilitare l’introduzione di profili tecnici.

È una banca dati delle competenze individuali che faciliterà la PA nella gestione e pianificazione delle risorse umane. Obiettivo entro il 2023 avere in forma standard l’80% dei dati di tutte le amministrazioni.

Missione 2

La missione 2 è relativa alla rivoluzione verde e transizione ecologica attraverso:

Interventi per agricoltura sostenibile, il miglioramento della capacità di gestione dei rifiuti, l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, il contrasto al dissesto idrogeologico, la promozione della biodiversità, la sicurezza dell’approvvigionamento delle risorse idriche.

Missione 3

La missione 3 riguarda le infrastrutture e la mobilità sostenibile per estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete regionale. Ottimizzazione e digitalizzazione traffico aereo, nonché Interoperabilità reti dei porti

Missione 4

La missione 4 riguarda l’Istruzione e la ricerca con il tentativo di colmare carenze strutturali, quantitative e qualitative dell’istruzione, l’aumento di posti negli asili nido, favorire accesso all’Università e il reclutamento e formazione insegnanti. In sintesi, innalzare il potenziale di crescita.

PNNR istruzione: la Missione “Istruzione e ricerca”

La Missione “Istruzione e ricerca” si basa sui seguenti 7 assi portanti:

1. Miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi di istruzione e formazione.

2. Miglioramento dei processi di reclutamento e formazione degli insegnanti.

3. Potenziamento delle infrastrutture scolastiche.

4. Riforma e ampliamento dei dottorati.

5. Rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base.

6. Sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico.

7. Potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca/innovazione.

La missione si articola in due componenti:

Componente 1

  • Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione dagli asili nido all’Università
  • Rafforzamento dell’offerta formativa

Il miglioramento delle competenze del corpo docente, a partire dal sistema di reclutamento e dai meccanismi di formazione in servizio di tutto il personale scolastico

Componente 2

  • Dalla ricerca all’impresa
  • Modello di sviluppo fondato sulla conoscenza,

Conferendo carattere di resilienza e sostenibilità alla crescita, Futura _ la scuola per l’Italia di domani è il programma che collega le diverse azioni attivate con risorse nazionali ed europee.

La componente 3.1 della Missione 2 prevede la linea di investimento 1.1 «Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica» consistente nella realizzazione di nuovi edifici scolastici in sostituzione di quelli attuali.

Le riforme collocano il sistema scolastico al centro della crescita del Paese, integrandolo alla dimensione europea.

Missione 5

La missione 5 riguarda la coesione territoriale e l’inclusione per rafforzare le Infrastrutture sociali, il Sistema duale di imprenditoria femminile, gli Aiuti alle fragilità sociali ed economiche, lo Sport come fattore di inclusione e il Servizio Civile Universale.

La legge quadro per le disabilità ha come obiettivo realizzare i principi Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (2006) con un approccio coerente con la Carta Dei Diritti Fondamentali Dell’UE e la Strategia Per I Diritti Delle Persone Con Disabilità 2021 2030 presentata a Marzo 2021.

Missione 6

La missione 6 riguarda la salute attraverso il rafforzamento della prevenzione e assistenza sul territorio con integrazione servizi sanitari e sociali nonché l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del SSN.

PNRR istruzione, il DS nella difficile sfida della realizzazione del Piano scuola 4.0

Il DS (dirigente scolastico) si trova nella difficile sfida dell’attuazione delle linee di investimento che coinvolgono attivamente la scuola.

Attualmente nella piattaforma Futura sono in gestione diversi investimenti.

I due grandi ambiti di investimento sulle infrastrutture sono l’edilizia scolastica (nuove scuole, asili e scuole dell’infanzia, mense e strutture per lo sport, messa in sicurezza degli edifici) e gli ambienti innovativi e gli strumenti per la didattica digitale.

Inoltre, gli investimenti per le Competenze riguardano il digitale, le pari opportunità e la riduzione dei divari territoriali, l’istruzione tecnica e professionale, lo sviluppo delle competenze multilinguistiche e tecnico-scientifiche.

In sintesi, PNRR dispersione, PNRR classrooms, PNRR Labs – per la scuola secondaria di secondo grado, PNRR orientamento.

Lo slittamento della scadenza del Piano Scuola 4.0 dal 30 giugno al 30 settembre 2023 consentirà un momento più disteso di progettazione, sebbene sia necessario che le scuole entro il 31 luglio inseriscano in piattaforma il CIG quale step procedurale di avanzamento della misura.

In bocca al lupo ai DS per questa nuova avventura FUTURA!

[Dirigente scolastico prof.ssa Paola Palmegiani]

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