L’approvazione definitiva del Decreto Scuola n. 127/2025, avvenuta lo scorso 29 ottobre, apre ufficialmente la strada a un nuovo ciclo di percorsi per la specializzazione sul sostegno. Il Secondo ciclo sostegno Indire si affiancherà al tradizionale TFA. L’obiettivo della misura è duplice: “recuperare” i docenti rimasti esclusi dal primo percorso (riservato a chi ha tre anni di servizio) e ampliare la platea di coloro che sanano il titolo conseguito all’estero. I corsi avranno una durata minima di quattro mesi e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2026.
Le novità del Decreto Scuola n. 127/2025
Il Decreto Scuola n. 127/2025, approvato in via definitiva alla Camera, modifica in maniera sostanziale gli articoli 6 e 7 del Decreto Legge 71/2024.
Tale intervento normativo rende possibile l’avvio di un nuovo ciclo di percorsi formativi per il conseguimento della specializzazione su sostegno, stabilisce la nuova data di conclusione (fissata al 31 dicembre 2026) e ne definisce i destinatari.
La misura è stata pensata per fornire una risposta concreta alla carenza di docenti specializzati e intervenire su due categorie specifiche di aspiranti.
Da un lato, si intende recuperare i docenti con tre anni di servizio sul sostegno rimasti esclusi dalla prima tornata; dall’altro, si offre una soluzione ai numerosi docenti che hanno conseguito un titolo all’estero e sono in attesa di riconoscimento o in fase di contenzioso.
Requisiti per i docenti con tre anni di servizio (Art. 6)
L’articolo 6 è destinato ai docenti in possesso del prescritto titolo di accesso che hanno già maturato un’esperienza significativa sul campo.
Potranno partecipare ai percorsi i docenti che hanno svolto, presso le istituzioni scolastiche statali e paritarie, un servizio su posto di sostegno della durata di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi.
Un elemento determinante è che il servizio deve essere stato prestato nel medesimo grado di istruzione per il quale si richiede la specializzazione.
La modifica normativa ha ampliato l’arco temporale di riferimento: il servizio deve essere stato svolto negli otto anni precedenti. L’estensione a otto anni (rispetto ai cinque del primo ciclo) era necessaria per includere l’anno scolastico 2024/25 e recuperare gli aspiranti che erano rimasti esclusi dal primo bando, il cui conteggio si era fermato al 31 agosto 2024.

Priorità e struttura del percorso (Art. 6)
Una disposizione fondamentale riguarda la gestione delle eccedenze. Il Decreto Ministeriale n. 75 del 24 aprile 2025, relativo al primo ciclo, stabiliva già una clausola di salvaguardia.
Gli aspiranti che avevano regolarmente presentato domanda di partecipazione (presso Indire o le Università), ma non avevano trovato posto a causa dell’eccedenza di iscrizioni, avranno la priorità di accesso al Secondo ciclo sostegno Indire.
Il percorso formativo per l’articolo 6 prevede il conseguimento di 40 CFU, con una durata minima complessiva di quattro mesi.
La didattica sarà erogata in modalità mista: le lezioni saranno prevalentemente sincrone online, mentre i laboratori si svolgeranno in presenza.
La modalità asincrona è consentita per una percentuale non superiore al 10% delle ore. Le assenze non possono superare il 10% del totale delle attività.
Il costo è di 1.300,00 euro.
È importante sottolineare che non è previsto alcun riconoscimento di Crediti Formativi relativi ad altri percorsi di studio.
Le regole per gli aspiranti con titolo estero (Art. 7)
Il secondo binario del Secondo ciclo sostegno Indire è delineato dall’articolo 7 e si rivolge agli aspiranti che hanno già conseguito una specializzazione all’estero.
I percorsi sono riservati a coloro che possiedono un titolo ottenuto presso un’università estera (legalmente accreditata nel paese di origine), o altro organismo abilitato, di durata non inferiore a 1.500 ore o idoneo al conseguimento di almeno 60 CFU.
Per poter accedere, l’aspirante deve trovarsi in una delle seguenti condizioni alla data del 24 aprile 2025:
- avere un’istanza di riconoscimento per la quale siano decorsi i termini di conclusione del procedimento;
- avere un contenzioso giurisdizionale in corso per mancata adozione di un provvedimento espresso;
- oppure rinunciare a tale contenzioso.
Una condizione basilare per l’iscrizione è la rinuncia formale a ogni istanza di riconoscimento del titolo estero. I termini per produrre l’istanza di partecipazione saranno riaperti.
Struttura e costi dei percorsi per il titolo estero
La struttura formativa per i titolati esteri, disciplinata dal Decreto Ministeriale n. 77 del 24 aprile 2025, presenta delle differenze basate sull’esperienza pregressa. Il percorso standard prevede l’acquisizione di 48 CFU.
Tuttavia, gli aspiranti che possono dimostrare un anno di servizio specifico su posto di sostegno nel grado di istruzione per cui chiedono l’accesso, potranno frequentare un percorso abbreviato da 36 CFU.
Le modalità didattiche (lezioni sincrone online e laboratori in presenza) e i limiti di assenza (massimo 10%) ricalcano quelli previsti per l’articolo 6.
I costi, invece, sono differenti e fissati in:
- 1.516,00 euro per il percorso standard da 48 CFU;
- 916,00 euro per il percorso abbreviato da 36 CFU.
Anche per questa tipologia di percorso non è previsto il riconoscimento di crediti formativi pregressi.
Tempistiche di avvio del Secondo ciclo sostegno Indire
Con l’approvazione del Decreto Scuola n. 127/2025, la cornice normativa è ora definita, ma il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha ancora comunicato una data certa per l’attivazione dei nuovi percorsi.
Mancano, infatti, i decreti attuativi che dovranno stabilire le finestre temporali per la presentazione delle domande di iscrizione e il calendario per l’avvio delle lezioni.
L’unica scadenza fissata dalla legge è quella per la conclusione dei percorsi, che dovranno terminare improrogabilmente entro il 31 dicembre 2026.
L’aspettativa di molti docenti precari è quella di riuscire a conseguire il titolo di specializzazione in tempo utile per l’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), previsto per la primavera del 2026.


