Candidati del Concorso PNRR3: crollo delle domande a quota 226mila e nuovi scenari per il reclutamento

Giuseppe Montone

13 Novembre 2025

Candidati del Concorso PNRR3: la scritta "Candidati PNRR£" nella bacheca di una scuola (con sullo sfondo alcuni studenti)

Candidati del Concorso PNRR3: crollo delle domande a quota 226mila e nuovi scenari per il reclutamento

Quiz Concorso PNRR3

I numeri ufficiali appena diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito evidenziano una diminuzione drastica dei candidati del Concorso PNRR3 rispetto alle tornate precedenti. Con la chiusura delle istanze fissata allo scorso 29 ottobre, il totale delle domande pervenute si è fermato a 226mila, evidenziando uno scenario inedito che offre, tuttavia, prospettive interessanti per chi ha deciso di partecipare.

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Analisi dei dati: il rapporto tra posti disponibili e Candidati del Concorso PNRR3

Lo spoglio delle istanze presentate per il Concorso docenti PNRR3 ha restituito una fotografia chiara della situazione attuale del reclutamento scolastico. 

Nello specifico, sono pervenute circa 45mila domande per la scuola dell’Infanzia e Primaria e 181mila per la scuola Secondaria di primo e secondo grado. 

Tale ripartizione porta il totale a 226mila aspiranti docenti, un numero che va confrontato con l’offerta sostanziosa messa in campo dal Ministero. Il bando prevede, infatti, la copertura di ben 58.135 posti, suddivisi in 27.376 cattedre per la scuola dell’Infanzia e Primaria e 30.759 per la scuola Secondaria di primo e secondo grado.

Un calcolo rapido permette di evidenziare un dato fondamentale: la media dei partecipanti si attesta su circa 3,8 per ogni posto disponibile. 

Tale rapporto numerico risulta eccezionalmente basso se paragonato agli standard abituali dei concorsi pubblici nel settore scuola. 

La riduzione della platea trasforma la competizione in una sfida molto più accessibile e aumenta in maniera esponenziale le probabilità di successo per coloro che hanno inoltrato la domanda. 

Di fatto, la selezione si giocherà molto più sul superamento della soglia di idoneità che sulla concorrenza diretta tra colleghi.

Candidati del Concorso PNRR3: grafico che evidenzia il calo di candidati per posto nei tre concorsi PNRR

Il trend storico: confronto con le precedenti procedure selettive

Per comprendere la portata del fenomeno che vede protagonisti i candidati del Concorso PNRR3, appare necessario analizzare l’andamento delle procedure concorsuali degli ultimi anni

Le precedenti selezioni avevano, infatti, registrato un’affluenza decisamente più massiccia, complice l’attesa accumulata per lo sblocco dei bandi. 

Il primo concorso della fase del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR1), indetto nel 2023, aveva messo a bando 44.654 posti a fronte di 372.804 domande, generando una media di 8,3 aspiranti per cattedra.

Lo scenario del PNRR2, svoltosi nel 2024, ha mostrato dinamiche ancora diverse. A fronte di un contingente più ristretto di 19.022 posti, le domande erano state 239.100

Sebbene il numero assoluto fosse inferiore al primo bando, la percentuale di competizione era salita vertiginosamente, toccando una media di 12,5 candidati per posto. 

L’attuale procedura, invece, inverte bruscamente questa tendenza, segnando il punto più basso di partecipazione e confermando le voci che circolavano tra gli addetti ai lavori riguardo a una progressiva disaffezione o scoraggiamento del bacino dei precari.

Tabella di confronto delle procedure PNRR

PROCEDURA CONCORSUALEPOSTI A BANDONUMERO DI DOMANDEMEDIA CANDIDATI PER POSTO
Concorso PNRR1 (2023)44.654372.8048,3
Concorso PNRR2 (2024)19.022239.10012,5
Concorso PNRR3 (2024/25)58.135226.0003,8

Le cause della bassa adesione e le opportunità per i partecipanti

Diverse variabili potrebbero aver contribuito a questo calo significativo. 

La percezione diffusa tra gli esperti del settore è quella di una “stanchezza” del precariato, sottoposto a ritmi serrati di prove selettive, costi di partecipazione e incertezze legate ai percorsi abilitanti.

Inoltre, il susseguirsi ravvicinato dei bandi potrebbe aver esaurito momentaneamente il bacino di aspiranti in possesso dei requisiti specifici richiesti per l’accesso immediato.

Tuttavia, la situazione attuale si configura come un’occasione particolarmente ghiotta per chi è riuscito a iscriversi. 

L’assenza di una folla oceanica ai nastri di partenza implica che, in molte classi di concorso e regioni, il numero di candidati potrebbe essere quasi pari, se non addirittura inferiore, al numero di cattedre disponibili. 

Tale circostanza riduce drasticamente il rischio di rimanere “idonei non vincitori” e avvicina concretamente l’obiettivo del ruolo a tempo indeterminato per decine di migliaia di insegnanti.