Area Contrattuale per le Figure di Sistema: la Proposta di Ancodis per il CCNL

La Scuola Oggi

28 Luglio 2025

dirigente scolastico durante una riunione con un gruppo di docenti

Area Contrattuale per le Figure di Sistema: la Proposta di Ancodis per il CCNL

L’associazione Ancodis insiste per l’istituzione di una nuova area contrattuale per le figure di sistema nel prossimo CCNL 2022-2024. La creazione di quest’ultima è, infatti, considerata una misura non più procrastinabile per formalizzare il ruolo di migliaia di professionisti che operano nella scuola autonoma. Si tratta, in buona sostanza, di una proposta che mira a dare un inquadramento giuridico ed economico a funzioni oggi fondamentali, ma prive di un adeguato riconoscimento normativo.

Chi Sono le Figure di Sistema e Perché il Loro Ruolo è Fondamentale

All’interno della scuola autonoma, le figure di sistema rappresentano la componente più numerosa della governance intermedia. 

Svolgono un imponente lavoro organizzativo, progettuale e di monitoraggio in sinergia con il dirigente scolastico e in collaborazione con il personale non docente. 

Un insieme di professionisti che, secondo la proposta, andrebbe a comporre la nuova area contrattuale e che include un’ampia gamma di ruoli, tra cui:

  • Collaboratori del dirigente scolastico e responsabili di plesso, individuati ai sensi dell’art. 25, comma 5, del D.Lgs. 165/2001;
  • Funzioni strumentali, definite dall’art. 33 del CCNL Scuola 2006/2009;
  • Coordinatori didattici e di dipartimento;
  • Animatori digitali e docenti tutor per i neoimmessi;
  • Docenti orientatori e tutor per l’orientamento, introdotti dal Decreto MIM 63 del 5 aprile 2023;
  • Referenti di sistema per aree specifiche come Inclusione, PON, Erasmus, PCTO, Privacy, Bullismo e INVALSI.

Un simile impegno, come emerso dal recente report di Ancodis, risulta determinante per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, divenute nel tempo sempre più complesse.

logo Ancodis

Il Limite dell’Attuale Modello: l’Assenza di un Riconoscimento Formale

L’attuale modello di governance scolastica, basato su un assetto informale, fatica a reggere la complessità delle scuole moderne. 

Le figure di sistema operano in una sorta di “terra di mezzo”, con un’esistenza giuridica di fatto ma senza un corrispettivo riconoscimento contrattuale. 

Tale vuoto normativo impedisce di definire in modo chiaro le funzioni, l’orario di servizio, i percorsi formativi specifici e, non da ultimo, un trattamento economico congruo

“Non è più sostenibile che queste risorse professionali, spesso con pluriennale esperienza – afferma Ancodis in un comunicato stampa – rimangano escluse dal quadro contrattuale nazionale. L’assenza di una formale Area contrattuale per le figure di sistema rischia di indebolire l’intera struttura organizzativa, che oggi si regge sul generoso impegno di decine di migliaia di docenti”.

La Proposta di Ancodis: Istituire un’Area Contrattuale per le Figure di Sistema

Per superare l’attuale impasse, Ancodis propone una profonda innovazione nel prossimo CCNL, con l’articolazione della funzione docente in tre aree distinte:

  1. l’area dei docenti (attualmente definita);
  2. l’area dei docenti all’estero (da reintrodurre);
  3. l’area contrattuale per le figure di sistema (da istituire).

L’accesso a quest’ultima area sarebbe regolato da criteri precisi, volti a garantire professionalità e stabilità. 

Tra i requisiti proposti figurano la formazione obbligatoria in servizio, una permanenza minima di sei anni nella stessa scuola e una valutazione al termine di ogni triennio. 

Un punto essenziale della proposta è il riconoscimento giuridico del Collaboratore vicario, con esonero dall’insegnamento in tutte le scuole. 

Ancodis suggerisce, inoltre, l’introduzione di un Piano Triennale per la Gestione e l’Organizzazione (PTGO), redatto dal dirigente scolastico per definire la sua “squadra dell’autonomia”, a cui associare un fondo specifico per la retribuzione.

La Struttura della Nuova Area: Unità Operative e Percorsi di Carriera

La proposta di Ancodis delinea una struttura organizzativa per la nuova area contrattuale per le figure di sistema, articolata in cinque unità operative, a ciascuna delle quali dovrebbero corrispondere specifici livelli di competenza, diritti e doveri contrattuali:

  • Unità operativa del funzionamento organizzativo, gestionale e della sicurezza: include i collaboratori del dirigente e i responsabili di plesso;
  • Unità operativa del funzionamento didattico, della formazione e della valutazione;
  • Unità operativa dell’orientamento;
  • Unità operativa dell’inclusione;
  • Unità operativa dell’innovazione tecnologica e digitale: comprende le figure previste dalla Legge 107/2015.

Al termine di un triennio, una valutazione positiva del lavoro svolto in una di queste unità operative comporterebbe vantaggi concreti per la carriera del docente. 

In primo luogo, una certificazione riconosciuta nel curriculum professionale. In secondo luogo, un adeguato punteggio per la graduatoria interna d’istituto. 

A seguire, una riduzione del 25% del tempo di permanenza nella fascia stipendiale e, infine, l’accesso diretto al concorso per la dirigenza scolastica. 

Un simile approccio non solo completerebbe il percorso dell’autonomia scolastica, ma renderebbe più attrattiva la professione docente.

studenti e docenti nel corridoio della scuola

Area Contrattuale per le Figure di Sistema: Comunicato stampa Ancodis

“Le figure di sistema nella scuola autonoma – i collaboratori del DS e i responsabili di plesso individuati ai sensi del comma 5 art. 25 del D. Lgs 165/2001, le funzioni strumentali individuate ai sensi dell’art.33 del CCNL scuola 2006/2009, i coordinatori didattici e di dipartimento, gli animatori digitali, i docenti tutor per i neoimmessi, i tutor per l’orientamento e i docenti orientatori ai sensi del Decreto MIM 63 del 5/4/2023, i referenti di sistema (Inclusione, PON, ERASMUS, PCTO, Privacy, Intercultura, Bullismo e cyberbullismo, INVALSI, Istruzione parentale, Istruzione ospedaliera, Istruzione carceraria, mobility manager) – sono in attesa di avere riconosciuta un’area contrattuale nel prossimo CCNL 2022-2024.

Dal report del questionario di fine anno scolastico redatto da Ancodis e che è stato pubblicato la scorsa settimana dai più importanti media scolastici, emerge chiaramente chi sono, di cosa si occupano, in quali tempi, quali azioni formative hanno conseguito, quali incarichi hanno espletato nelle scuole autonome divenute sempre più complesse.  

Si tratta della componente della governance scolastica di gran lunga più numerosa che svolge – in sinergia con il dirigente scolastico, in sintonia con gli organi collegiali e in collaborazione con il personale non docente – un imponente lavoro organizzativo, progettuale, di monitoraggio e di verifica per la loro comunità scolastica.

Ci chiediamo: l’attuale modello di governance scolastica (informale!) può ancora reggere la complessità della scuola autonoma senza una moderna e formale struttura intermedia che progetta, guida, sostiene, monitora l’azione organizzativa, didattica e formativa in una istituzione scolastica a tutti i livelli e per tutti i suoi protagonisti?

O, piuttosto, se non sia giunto il momento di formalizzare, nel rispetto degli attuali ruoli giuridici e delle vigenti posizioni contrattuali, un’area dedicata per far sì che nella scuola autonoma ciascun protagonista – anche la figura di sistema! – possa essere, come ha detto Pietro Calamandrei, “degno di avere la sua parte di sole e di dignità”.

Non è più possibile sottrarre tutte le figure di sistema dal quadro contrattuale nazionale: occorre, infatti, definirne le funzioni, compresa quella del docente collaboratore vicario, le attività e l’orario di servizio, la formazione specifica, i processi di valutazione, i vincoli di permanenza nella sede di servizio, le nuove e più congrue forme di trattamento economico. 

A tal fine, ai sensi del comma 16 art. 21 della Legge 59/1997, l’Ancodis propone per la funzione docente l’articolazione contrattuale in tre aree:

  • l’area dei docenti (attualmente definita);
  • l’area dei docenti all’estero (da reintrodurre);
  • l’area delle figure di sistema (da istituire).

In particolare, per l’accesso alla nuova area delle Figure di sistema propone:

a) la formazione obbligatoria in servizio coerente all’incarico assunto;

b) la permanenza nella scuola per almeno sei anni;

c) la valutazione alla fine di un triennio;

d) il riconoscimento giuridico del Collaboratore vicario in tutte le scuole con esonero dall’insegnamento;

e) oltre al vigente PTOF elaborato dal Collegio, il Piano Triennale per la Gestione e l’Organizzazione redatto dal Ds nel quale prevede le figure di sistema che ritiene necessarie per la squadra dell’autonomia cui consegue il Fondo per il Piano Triennale per la Gestione e l’Organizzazione con il quale retribuire le figure di sistema.

La proposta di Ancodis, inoltre, prevede 5 unità operative, cui devono corrispondere differenti livelli di competenze professionali, diritti e doveri contrattuali, esperienza professionale conseguita e formazione specifica, permanenza con specifica responsabilità:

  1. unità operativa del funzionamento organizzativo, gestionale e della sicurezza

Le figure di sistema (primo/secondo collaboratore e responsabili di plesso) e le attività per il funzionamento organizzativo sono quelle di cui all’articolo 25, comma 5, del d.lgs. n.165 del 2001

  1. unità operativa del funzionamento didattico, della formazione e della valutazione
  2. unità operativa dell’orientamento
  3. unità operativa dell’inclusione
  4. unità operativa dell’innovazione tecnologica e digitale
edificio scolastico visto dall'alto

Le figure di sistema e le attività sono quelle di cui all’articolo 1, comma 83, della legge n. 107 del 2015

Infine, a seguito della positiva valutazione del lavoro in una delle unità operative al termine di un triennio consegue:

a) una certificazione formalmente riconosciuta nel curriculum professionale del docente (carriera)

b) un adeguato punteggio per la graduatoria interna di istituto 

c) una riduzione del 25% del tempo di permanenza nella fascia stipendiale (avanzamento più rapido della posizione stipendiale) 

d) l’accesso diretto al concorso per la carriera dirigenziale.

In un tempo di riforme più o meno utili nella scuola italiana, non è possibile dimenticarsi di queste risorse professionali che piena esistenza giuridica nel sistema scolastico italiano ma non meritano quella contrattuale. 

ANCODIS non lo dimentica – anzi lo ricorda con perenne determinazione! – e propone che il prossimo CCNL sia contrassegnato da questa importante innovazione che riconosca pari dignità alle forme di lavoro espletate sia nell’insegnamento che nel funzionamento organizzativo e didattico, che cancelli l’indifferenza nei confronti di decine di migliaia di docenti considerati oggi “abitanti sospesi della terra di mezzo” (cit. Venuti, Dirigere la scuola) che testimoniano – nei diversi ruoli e spesso con lunga esperienza – la complessità della scuola autonoma che, come riconosce autorevolmente il prof. Paletta (2020), ”senza il loro generoso impegno l’attuale modello organizzativo formale non potrebbe funzionare”.

La scuola dei prossimi decenni non può restare con il modello contrattuale fondato esclusivamente sull’anzianità di servizio pensato nel passato ma che non può essere considerato più adatto nel presente e meno che mai sostenibile nel futuro. 

Prevedere una nuova articolazione contrattuale aperta e dinamica, offrire la possibilità di una vera carriera che integri l’attività di insegnamento con il servizio nella funzione di figura di sistema sono obiettivi che contribuiscono a completare il percorso dell’autonomia scolastica così come disegnata all’art. 5 del d.P.R. 275/1999, a rendere più attrattiva la funzione docente, a dare forma all’anello di congiunzione tra corpo docente e dirigente scolastico, a valorizzare risorse professionali caratterizzate da pluriennale esperienza, specifiche competenze e formali percorsi di formazione.”