Tra qualche giorno scadrà la domanda per poter usufruire del diritto allo studio nel corso dell’anno 2023.
La scadenza ministeriale per la domanda per il diritto allo studio è fissata per il 15 novembre, anche se è possibile che qualche Ufficio Scolastico Regionale possa anticipare. Perciò, si consiglia di controllare il sito dell’Ufficio Scolastico di riferimento.
I permessi straordinari retribuiti possono essere concessi nella massima misura di 150 ore annue individuali.
Il mondo dell’istruzione è, quindi, concentrato su corsi di perfezionamento, TFA Sostegno, Certificazioni linguistiche e informatiche, ma anche master o nuove lauree.
Invece, sembra esserci il deserto per quanto riguarda il corso di formazione da 5 CFU relativo ai vincitori del Concorso Straordinario bis.
I vincitori di tale concorso, assunti nell’anno scolastico 2022/2023, con un incarico a tempo determinato dovranno, inoltre, seguire un doppio iter che consiste nell’anno di prova e formazione classico, con aggiunta di un percorso di formazione universitaria da 5 CFU, che li porterà a trasformare il proprio contratto a tempo determinato, a decorrere dal 1° settembre dell’anno scolastico 2023/2024.
SOMMARIO
TogglePer cosa può essere fatta la domanda per i permessi per il diritto allo studio
I permessi per poter usufruire del diritto allo studio possono essere richiesti per la frequenza:
- di corsi volti al conseguimento del titolo di studio proprio della qualifica di appartenenza;
- corsi finalizzati al conseguimento di titoli di qualificazione professionale (inclusi corsi relativo all’abilitazione e di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno, corsi di riconversione professionale e corsi che sono comunque riconosciuti nell’ambito dell’ordinamento pubblico);
- corsi relativi al conseguimento di un diploma di laurea o di istruzione secondaria;
- corsi volti al conseguimento di un titolo di studio post-lauream.
In base dell’articolo 14 del D.P.R. n. 275/99, rientra nella competenza esclusiva dei Dirigenti Scolastici la verifica dei presupposti circa la sussistenza del diritto per i singoli richiedenti e di conseguenza la concessione dei permessi o il diniego.
Il permesso per il diritto allo studio può essere concesso anche per quanto riguarda la fruizione di corsi online, a condizione che, in tal caso, sia possibile:
- presentare la relativa documentazione riguardo l’iscrizione e gli esami sostenuti;
- l’attestazione di partecipazione alle lezioni, certificando l’avvenuto collegamento all’università telematica durante l’orario di lavoro.
Presentazione della domanda per i permessi di diritto allo studio
La domanda può essere presentata da:
- personale docente ed educativo;
- personale ATA;
- personale con contratto di incarico annuale per l’insegnamento della religione cattolica.
Il personale in questione può essere assunto sia a tempo indeterminato, sia a tempo determinato. Nel caso di orario part-time o parziale, i permessi sono direttamente proporzionali alla durata dell’incarico e delle ore di servizio.
Il personale interessato dovrà presentare la domanda alla segreteria scolastica della scuola di servizio, che si occuperà di inoltrare al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale.
Nell’eventualità si sia in servizio in più scuole diverse, la domanda per i permessi relativi al diritto allo studio va consegnata alla scuola che si occupa di gestire i dati dal punto di vista amministrativo. Tuttavia, anche le altre scuole di servizio dovranno essere informate, perché direttamente interessate.
La fruizione del permesso per il diritto allo studio è valida per l’anno solare.
Il modello di domanda
Tuttavia, è da tener presente che molti uffici hanno a propria disposizione un modello di domanda relativo ai permessi di diritto allo studio, ma in nessuno di questi è presente il corso di formazione universitario per i vincitori del Concorso Straordinario bis da 5 CFU.
Probabilmente tale assenza è dovuta al fatto che i corsi non siano ancora stati avviati. Tuttavia, anche se i corsi saranno avviati probabilmente a gennaio, il problema si pone lo stesso.
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Percorso formativo da 5 CFU, struttura
Il percorso formativo da 5 CFU è organizzato in collaborazione con le università, avrà durata di 40 ore e si concluderà entro il 15 giugno 2023.
Le attività formative previste sono organizzate in tre aree tematiche:
- Formazione sulle dimensioni culturale-disciplinare, metodologico-didattica, e formativo-professionale (3 CFU – M PED/03 DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE)
- Formazione sulle dimensioni organizzativa e istituzionale-sociale – (1 CFU – SPS/07 – SOCIOLOGIA GENERALE)
- Elaborazione di un bilancio delle competenze e di un conseguente progetto di sviluppo individuale (1 CFU – M PED/04 PEDAGOGIA SPERIMENTALE).
Le competenze acquisite saranno verificate da un esame orale sui contenuti del corso.
Il docente che supera il percorso formativo da 5 CFU e il percorso annuale di formazione iniziale e prova sarà assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo, con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2023, o, se successiva, dalla data di inizio del servizio.