Per garantire il corretto funzionamento all’interno delle varie istituzioni scolastiche, oltre che l’armonia e il dialogo tra i suoi membri (docenti, studenti e famiglie), sono stati istituiti gli Organi Collegiali.
In base all’ordine e al grado, si distinguono il Consiglio di Classe, il Consiglio di Interclasse e il Consiglio di Intersezione, tutti composti dai rappresentanti delle varie componenti scolastiche, che si riuniscono con cadenza regolare per pianificare, monitorare, valutare e – se necessario – modificare le attività didattiche ed educative.
In questo articolo approfondiremo il Consiglio di Intersezione tra composizione, compiti e funzioni, modalità e tempistiche di convocamento.
Che cos’è il consiglio di Intersezione?
Il Consiglio di Intersezione è un organo collegiale che opera all’interno della scuola dell’infanzia: è composto dai docenti e da un rappresentante dei genitori, eletto per ogni sezione, e presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. Di norma, si riunisce 4 volte l’anno o, comunque, con cadenza bimestrale.
I rappresentanti dei genitori, nello specifico, vengono eletti una volta l’anno: è il DS a indire le elezioni entro il 31 ottobre e, una volta eletti, rimangono in carica fino alle elezioni successive.
L’incarico decade nel caso in cui dovessero perdere i requisiti di eleggibilità, rimanendo in carica solo fino al 31 agosto e non, come di norma, fino all’inizio del successivo anno scolastico.
Se un rappresentante di classe decade, il Dirigente Scolastico nomina un sostituto che, solitamente, coincide con il primo dei non eletti precedentemente.
Da chi è composto?
Il Consiglio di Intersezione, che opera nella scuola dell’infanzia premurandosi di organizzare e coordinare l’attività didattica ed educativa, è così composto:
- dai docenti delle sezioni del plesso;
- dagli insegnanti di sostegno, se presenti;
- da un rappresentante dei genitori.
Per diventare rappresentanti i genitori devono rispettare un unico requisito, ovvero avere un figlio che frequenti la classe per la quale sono previste le elezioni dei suoi componenti.
A presiedere il Consiglio di Intersezione è il Dirigente Scolastico (DS), o un docente da lui delegato. Altro ruolo fondamentale è quello del segretario, ricoperto solitamente da uno degli insegnanti appartenenti al Consiglio.

Il Consiglio di Intersezione è un organo collegiale che opera all’interno della scuola dell’infanzia.
Quali sono le funzioni e le competenze del consiglio di intersezione?
In qualità di organo collegiale a composizione differenziata (sia docenti che genitori), il Consiglio di Intersezione si occupa sia dell’aspetto didattico, sia di quello educativo, ciò significa che, quando si riunisce, assume funzioni e compiti diversi in base alla presenza o meno dei genitori.
Entrando più nel dettaglio, se sono presenti sia genitori che insegnanti, il Consiglio di Intersezione si occupa di:
- valutare e approvare il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) elaborato dai docenti, che è un’evoluzione del POF;
- formulare proposte in merito alle attività didattiche ed educative al Collegio dei Docenti;
- formulare proposte inerenti attività e iniziative di sperimentazione al Collegio dei Docenti;
- favorire i rapporti e le relazioni tra genitori e insegnanti;
- esprimere un parere (favorevole o meno) sui libri di testo che si intendono adottare per il nuovo anno scolastico;
- esprimere un’opinione in merito al programma di sperimentazione metodologico-didattica proposto in precedenza dagli insegnanti;
- verificare con cadenza bimestrale l’andamento dell’attività didattica;
- esprimere un parere in riferimento allo svolgimento delle attività integrative, rivolte in particolare agli studenti svantaggiati;
- decidere se accogliere o meno le domande degli alunni che chiedono di frequentare l’istituto nel corso dell’anno scolastico;
- decidere se permettere o meno a studenti provenienti da scuole italiane all’estero, o da scuole estere, di iscriversi nell’istituto.
Se, invece, sono presenti solo gli insegnanti, il Consiglio di Intersezione ha il compito di:
- realizzare e organizzare il coordinamento didattico;
- provvedere ai rapporti interdisciplinari;
- esprimere un parere decisivo sull’ammissione o meno di alunni alle classi successive;
- valutare gli alunni sia durante, sia alla fine dell’anno scolastico.
Non solo, perché le funzioni del Consiglio di Intersezione coinvolgono anche tutti gli aspetti che riguardano, direttamente o indirettamente, gli alunni e le attività della sezione nel loro insieme. Più in particolare:
- gli interessi, i problemi e le eventuali difficoltà degli studenti;
- il comportamento, l’impegno e l’atteggiamento degli studenti;
- l’ambiente socioculturale di provenienza degli alunni;
- le reazioni degli studenti a fronte di determinati comportamenti e/o iniziative da parte dei docenti;
- le eventuali carenze educative e formative degli studenti;
- le attività di collaborazione tra compagni di classe e tra famiglie finalizzate all’accoglimento e all’integrazione di alunni svantaggiati;
- l’organizzazione di attività e iniziative integrative e di sostegno;
- le condizioni ambientali in cui si svolgono le attività scolastiche (come servizi igienici, illuminazione, banche, aule, riscaldamento);
- l’organizzazione di attività extrascolastiche, comprese gite e visite guidate.
Quando si riunisce e come viene convocato?
Il Consiglio di Intersezione, di norma, si riunisce con cadenza bimestrale in orario extrascolastico, in modo da non interferire con il regolare svolgimento delle lezioni.
In ogni caso, il Consiglio di Intersezione si riunisce ogni qualvolta sia necessario per discutere di tematiche importanti e, talvolta, urgenti. A convocarlo è il Dirigente Scolastico, in modo autonomo o dietro esplicita richiesta della maggioranza dei membri.
Una volta riunito, il Consiglio di Intersezione avvia il dibattito che, solitamente, si articola in due fasi: la prima presieduta solo e soltanto dagli insegnanti (articolazione semplice), la seconda comprensiva anche dei rappresentanti dei genitori degli alunni (articolazione composta).

Il consiglio di intersezione è composto dai docenti e da un rappresentante dei genitori, eletto per ogni sezione, e presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato.
Quali sono le differenze con il consiglio di classe, di interclasse e di intersezione?
Il Consiglio di Classe, il Consiglio di Interclasse e il Consiglio di Intersezione sono tutti Organi Collegiali che operano all’interno della scuola. Sono molto simili tra loro ma, al contempo, presentano alcune differenze:
- il Consiglio di Intersezione appartiene alla scuola dell’infanzia ed è composto dagli insegnanti delle sezioni dello stesso plesso (docenti di sostegno compresi) e da un rappresentante dei genitori (uno per ogni sezione). A presiedere è il Dirigente Scolastico o un insegnante da lui delegato e appartenente al Consiglio;
- il Consiglio di Interclasse, invece, opera nella scuola primaria è coinvolge gli insegnanti (compresi quelli di sostegno) dei gruppi di classe parallele o appartenenti allo stesso ciclo/plesso e, per ciascuna di queste, da un rappresentante dei genitori. Anche in questo caso a presiedere è il DS o un docente da lui delegato facente parte del Consiglio stesso;
- il Consiglio di Classe, infine, è l’organo collegiale della scuola secondaria ed è composto dagli insegnanti di ogni singola classe (compresi i docenti di sostegno), da 4 rappresentanti dei genitori nella scuola secondaria di I grado e da 2 rappresentanti dei genitori e 2 rappresentanti degli studenti nella scuola secondaria di II grado. Al pari degli altri Organi Collegiali, a presiedere è il DS o un delegato scelto tra gli insegnanti appartenenti al Consiglio.


