L’insegnante di sostegno e l’Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione (Asacom) sono due figure fondamentali nell’ambito del processo di inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Sebbene entrambi abbiano come obiettivo primario il supporto agli alunni con bisogni educativi speciali, tuttavia, i loro ruoli, competenze e modalità di intervento presentano differenze sostanziali.
SOMMARIO
Toggle- Cosa fa un insegnante di sostegno? Di cosa si occupa un ASACOM?
- I requisiti per diventare ASACOM o Insegnante di Sostegno sono differenti
- Come essere chiamati a lavorare dalle scuole? La procedura a confronto
- Quanto guadagna un ASACOM? Quanto un Insegnante di Sostegno?
- Perché entrambe le figure, seppur diverse, sono importanti
Cosa fa un insegnante di sostegno? Di cosa si occupa un ASACOM?
L’inclusione scolastica rappresenta un obiettivo primario per la scuola italiana e, per raggiungerla, la collaborazione di diverse figure professionali è senza ombra di dubbio fondamentale. Tra queste, l’insegnante di sostegno e l’Asacom svolgono sicuramente compiti essenziali, seppur con approcci e responsabilità differenti.
Insegnante di sostegno:
L’insegnante di sostegno è un docente specializzato che lavora all’interno della classe per favorire l’integrazione degli alunni con disabilità. Le sue principali responsabilità includono:
- pianificazione educativa individualizzata: l’insegnante di sostegno collabora con i docenti curricolari per elaborare e attuare il Piano Educativo Individualizzato (PEI), che adatta il curriculum alle esigenze specifiche dello studente;
- supporto didattico: fornisce assistenza personalizzata durante le lezioni, facilitando l’accesso ai contenuti educativi e promuovendo strategie di apprendimento adatte all’alunno;
- integrazione sociale: favorisce la partecipazione dell’alunno alle attività di classe e aiuta a creare un ambiente inclusivo e rispettoso delle diversità;
- coordinamento con le famiglie: mantiene un dialogo costante con i genitori, informandoli sui progressi e le difficoltà del figlio e coinvolgendoli nel percorso educativo.
Asacom:
L’Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione è un operatore socio-educativo che supporta l’autonomia personale e la comunicazione degli studenti con disabilità, soprattutto nelle situazioni di grave deficit. Le sue funzioni principali sono:
- supporto all’autonomia personale: l’Asacom aiuta l’alunno nelle attività quotidiane, come la mobilità, l’alimentazione e l’igiene personale, favorendo lo sviluppo di competenze pratiche e indipendenza;
- facilitazione della comunicazione: assiste gli studenti con difficoltà comunicative attraverso l’uso di strumenti specifici, tecnologie assistive o tecniche di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA);
- interazione sociale: promuove la partecipazione attiva dell’alunno alle attività scolastiche e sociali, lavorando in sinergia con gli insegnanti e gli altri studenti per creare un ambiente accogliente;
- collaborazione interdisciplinare: l’Asacom collabora con altri professionisti, come terapisti e psicologi, per sviluppare strategie di intervento mirate che rispondano alle esigenze globali dello studente.
La compresenza tra ASACOM e insegnante di sostegno: come funziona?
La compresenza di insegnante di sostegno e Asacom in classe è un elemento estremamente importante per garantire un supporto completo e integrato all’alunno con disabilità. Questa collaborazione si basa su una chiara divisione dei compiti e una costante comunicazione tra le due figure professionali:
- sinergia educativa: mentre l’insegnante di sostegno si occupa dell’aspetto didattico, l’Asacom fornisce un supporto pratico e comunicativo, creando così un ambiente di apprendimento inclusivo e personalizzato;
- interventi complementari: l’insegnante di sostegno e l’Asacom intervengono in modo complementare: il primo adattando le strategie educative e il secondo supportando l’alunno nelle attività pratiche e comunicative;
- contitolarità della classe: l’insegnante di sostegno non ha una materia specifica ma interviene sull’intera classe, in cui è contitolare. Questo permette di sviluppare, insieme ai colleghi, il progetto di inclusione di un alunno con disabilità;
- supporto mirato: l’Asacom è assunto dall’ente locale per favorire l’inclusione scolastica di un alunno con disabilità, lavorando esclusivamente per lui e non per tutta la classe. Non essendo un insegnante, non ha competenze didattiche specifiche e non si occupa della valutazione degli apprendimenti, limitandosi a supportare l’autonomia personale e la comunicazione degli studenti con disabilità;
- obiettivi comuni: entrambi lavorano per favorire l’inclusione e l’autonomia dell’alunno, condividendo informazioni e strategie per affrontare le sfide specifiche che possono emergere.
I requisiti per diventare ASACOM o Insegnante di Sostegno sono differenti
Tra le varie differenze riscontrabili tra le figure professionali di Asacom e insegnante di sostegno quelle relative ai requisiti meritano certamente un’attenzione particolare.
Per aspirare al ruolo di Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione e poter, quindi, partecipare al corso Asacom riconosciuto dal Miur, occorre avere almeno 18 anni e soddisfare uno dei seguenti requisiti educativi:
- Licenza media e una qualifica EQF 3;
- Diploma di scuola superiore;
o, in alternativa:
- Certificazione di qualifica professionale come Operatore Socio Assistenziale (OSA), che attesti il raggiungimento di un livello di apprendimento pari a EQF 3.
Per quanto riguarda, invece, i requisiti d’accesso necessari per il TFA Sostegno – che permette di ottenere la necessaria specializzazione – gli stessi variano a seconda dell’ordine e del grado della scuola.
Per la scuola dell’Infanzia e Primaria è richiesto il conseguimento di uno dei seguenti titoli:
- Abilitazione all’insegnamento ottenuta tramite laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
- Diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 e che può essere di due tipologie: diploma sperimentale a indirizzo psico pedagogico o linguistico, conseguito presso gli istituti magistrali o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.
Mentre per la scuola Secondaria di I e II grado occorre essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- Abilitazione su una specifica classe di concorso o analogo documento estero riconosciuto in Italia;
- Laurea magistrale o magistrale a ciclo unico con accesso ad almeno una specifica classe di concorso;
- Diploma per ITP (fino al 31 dicembre 2024).
Come essere chiamati a lavorare dalle scuole? La procedura a confronto
Le differenze tra insegnanti di sostegno e Asacom non si limitano, tuttavia, solo ai percorsi formativi, ai requisiti e alle mansioni, ma investono anche le procedure di assunzione nelle strutture scolastiche.
Gli Assistenti Specialistici all’Autonomia e alla Comunicazione che desiderano essere chiamati a lavorare dalle scuole, una volta conseguita la qualifica di Asacom devono, infatti, necessariamente partecipare ai bandi specifici pubblicati dalle istituzioni scolastiche.
Mentre gli aspiranti docenti che aspirano a una cattedra come insegnante di sostegno, dopo aver frequentato il TFA Sostegno ed aver conseguito la necessaria specializzazione, potranno inserirsi nelle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) per ottenere un incarico a tempo determinato o partecipare ai concorsi a cattedra.
Ci vuole meno tempo per trovare lavoro come ASACOM o come docente di sostegno?
Stando ai requisiti e ai relativi percorsi formativi, si può tranquillamente affermare che serve meno tempo per trovare lavoro come Asacom piuttosto che come insegnante di sostegno.
Il possesso di una licenza media e di una qualifica EQF 3 o di un diploma di maturità sono, infatti, sufficienti per iscriversi ad un corso Asacom della durata complessiva di 500 ore (140 ore di teoria in FAD; 210 ore di teoria in DAD e 150 ore di laboratorio in DAD). Il che permette, in maniera piuttosto evidente, un ingresso decisamente rapido nel mondo del lavoro.
Di contro, il percorso per diventare insegnante di sostegno è molto più lungo e complesso. I requisiti di accesso richiesto prevedono, in questo caso, un diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, un diploma per ITP (fino al 31 dicembre 2024) oppure una laurea magistrale o magistrale a ciclo unico. Inoltre, c’è da affrontare il TFA Sostegno della durata minima di 8 mesi.
Pertanto, per chi desidera iniziare a lavorare più rapidamente nel settore dell’inclusione scolastica, la professione di Asacom rappresenta indubbiamente una scelta più immediata.
Quanto guadagna un ASACOM? Quanto un Insegnante di Sostegno?
Lo stipendio di un Asacom e di un insegnante di sostegno varia significativamente a causa delle diverse tipologie di contratto e delle specifiche del ruolo.
La retribuzione degli Asacom (che non hanno un contratto nazionale uniforme come gli insegnanti) può variare in base alla regione, al comune e alla durata del contratto. In generale, il salario di un Asacom può oscillare tra i 15.000 e i 25.000 euro lordi annui. Questo si traduce in uno stipendio mensile netto che può variare da 1.000 a 1.400 euro, a seconda del contesto locale e dell’esperienza, e che in alcuni casi può arrivare anche 1.700 euro.
Il guadagno di un insegnante di sostegno è, invece, legato al CCNL Istruzione e Ricerca e dipende dall’anzianità di servizio e dal tipo di scuola in cui insegnano. Ad inizio carriera può aspettarsi uno stipendio netto di poco superiore a 1.000 euro al mese. Con l’accumulo dell’anzianità, il salario aumenta. Dopo circa 10 anni di servizio, infatti, lo stipendio medio si attesta intorno ai 1.400 euro al mese. Con 20 anni di esperienza, si può raggiungere una retribuzione mensile di circa 1.600 euro, mentre a fine carriera si può arrivare fino a 1.800 euro netti al mese.
Perché entrambe le figure, seppur diverse, sono importanti
L’inclusione degli studenti con disabilità è uno degli obiettivi fondamentali della scuola italiana, e in questo ambito l’insegnante di sostegno e l’Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione (Asacom) svolgono ruoli distinti ma complementari.
L’insegnante di sostegno, nello specifico, è un docente specializzato che lavora all’interno della classe per supportare l’intero percorso educativo dell’alunno con disabilità. Questo ruolo comprende la pianificazione educativa, l’adattamento dei materiali didattici e la promozione dell’inclusione sociale.
L’Asacom, invece, offre un supporto più pratico e mirato all’autonomia dell’alunno. Non avendo competenze didattiche specifiche, si concentra sull’assistenza nelle attività quotidiane e sulla facilitazione della comunicazione, utilizzando strumenti e tecniche specifiche per migliorare l’interazione dell’alunno con l’ambiente scolastico.
La collaborazione tra queste due figure è essenziale per garantire un supporto integrato e completo. L’insegnante di sostegno e l’Asacom, pertanto, lavorano insieme per affrontare le diverse sfide educative e personali degli studenti con disabilità, assicurando che possano partecipare pienamente alla vita scolastica.