Corsi di perfezionamento o Master

Differenza tra Master e Corsi di perfezionamento

Nell’insegnamento ciò che conta davvero è la formazione continua. Motivo per cui molti docenti (anche già di ruolo) si affidano a corsi di formazione post-laurea, come corsi di perfezionamento e master.

Per diventare un buon insegnante la cosa più importante è la volontà di continuare a formarsi, giorno dopo giorno. 

Essere un insegnante obbliga la persona a mettersi costantemente in gioco e a confrontarsi con opinioni e visioni sempre diverse, anche da un punto di vista differente, relativo ad un target più giovane rispetto al proprio.

L’insegnamento è una fonte di arricchimento umano e sociale. La professione di un docente è quella che obbliga, più di ogni altra, a continuare a studiare

Oltre che a formare una professionalità sempre più specializzata, si tratta di corsi che possono essere utili anche per scalare le posizioni in graduatoria. 

Tuttavia, ai più non è molto chiara la differenza che c’è fra master e corso di perfezionamento

Convergenze tra master e corsi di perfezionamento

Sia un master che un corso di alta formazione danno la possibilità di rispondere in maniera attiva alle necessità di aggiornamento e formazione di un aspirante docente, fornendo i giusti strumenti per la progettazione didattica.

Anche per quanto riguarda i benefici prettamente tecnici possono essere messi sullo stesso piano. Infatti, sia per quanto riguarda i master, sia per quanto riguarda i corsi di perfezionamento si guadagna un punto extra nelle GPS e nelle Graduatorie d’Istituto.

Prime differenze tra i master e i corsi di perfezionamento

Sia nel caso dei master che nel caso di corsi di alta formazione, si tratta di corsi post lauream. Entrambi garantiscono l’attribuzione di un punto per quanto riguarda la valutazione dei titoli nelle graduatorie GPS (e non solo).

I due percorsi formativi vengono spesso confusi semplicemente perché entrambi appartengono a pieno diritto all’ombrello generico dell’alta formazione.

Tuttavia, ci sono differenze sostanziali tra i due percorsi, che andremo ad analizzare nel corso dell’articolo. Facendo un’introduzione, possiamo comunque affermare che le differenze principali tra i due percorsi sono che:

  • i master universitari vengono erogati dalle università, mentre i corsi possono essere offerti sia da atenei che da scuole private;
  • tra i requisiti di accesso ai master universitari compare il conseguimento della laurea triennale (per quanto riguarda i master di primo livello) o della laurea magistrale (per quanto riguarda i master di secondo livello), mentre per la maggior parte dei corsi di perfezionamento è sufficiente il diploma, anche se è sempre consigliabile controllare i requisiti di accesso;
  • la durata minima prevista per i master universitari è annuale, mentre per i corsi la durata varia a seconda dell’offerta didattica;
  • dopo il superamento dell’esame finale i master universitari garantiscono il rilascio di un titolo accademico, mentre i corsi danno diritto a un attestato di frequenza.

I master

I master universitari sono tra le fondamenta della formazione dei docenti. Ma non solo. Investire in un master conviene sempre di più per trovare lavoro. Chi consegue un master, soprattutto di secondo livello, ha molte più possibilità di lavoro rispetto ad un laureato magistrale che non lo consegue.

Il master universitario è un corso post-laurea che prevede il conseguimento di determinati Crediti Formativi Universitari nell’arco di un anno. La maggior parte dei master fa riferimento a 60 CFU per 1.500 ore minime.

I master sono mirati ad arricchire le conoscenze già acquisite in precedenza grazie alla laurea. Sono strutturati ed indirizzati ad uno specifico campo di riferimento. Si tratta di percorsi articolati e complessi, organizzati appositamente per il raggiungimento di un livello di specializzazione abbastanza elevato. 

Aggiornarsi e arricchire il proprio curriculum di nuove competenze e approfondire i propri interessi aiuta a rendere più concrete le prospettive di lavoro e carriera. Sono queste le motivazioni che convincono molti a scegliere di iscriversi ad un master universitario.

Investire in un master conviene sempre di più per avere la possibilità di trovare lavoro.

Il tutto viene poi certificato da un attestato finale che riconosce il conseguimento dei crediti in specifici settori scientifici disciplinari.

Come scegliere e valutare il master giusto

La scelta di un master è estremamente importante. Infatti, considerando il costo e la durata di un master, scegliendone uno sbagliato si rischierebbe di perdere tempo e denaro. 

I master, ovviamente, sono un investimento che porta ad entrare nel mondo del lavoro. Proprio per questo è necessario fare una scelta giusta.

Prima di tutto c’è da chiedersi quale sia l’ambito professionale nel quale ci si vuole specializzare, partendo dagli interessi professionali, dalle attitudini e dalle competenze possedute. 

Poi bisogna valutare il mercato del lavoro. Bisogna analizzare quali sono le figure professionali più richieste e verificare la spendibilità del master nell’ambito del recruitment e del placement.

É consigliabile evitare dei master che siano troppo di nicchia e che non offrono abbastanza sbocchi professionali. Il master va valutato in prospettiva di un mercato lavorativo in crescita. Anche i master che ripetono le stesse discipline del percorso formativo già seguito sono da evitare. Sono quei master che si limitano a sintetizzare le nozioni già apprese e non fanno nessun riferimento all’esperienza concreta.

Per esempio, spesso le lauree umanistiche sono classificate dalle aziende come lauree deboli. Quando, quindi, si è in possesso di una di queste ha senso seguire un master più tecnico. Mentre invece, quando si è in possesso di una laurea tecnica è consigliabile scegliere di seguire un master volto all’approfondimento della materia. Oppure che porta all’acquisizione in un settore diverso, come quello della comunicazione o dei social media

Dopo aver scelto l’ambito di specializzazione, bisogna valutare il tempo da poter dedicare a tale master

Si può scegliere un master organizzato durante il week-end, oppure uno full time. C’è la possibilità di seguire le lezioni in sede, oppure online, che siano esse in diretta oppure in differita. Tale tipologia può essere on demand, che dà la possibilità di frequentare le lezioni come e quando si vuole senza alcun limite di tempo e spazio.

Tutte le aree disciplinari sono attraversate dalla rivoluzione digitale che ha aggiornato completamente tutti i piani di studio integrandoli con le nuove tecnologie.

All’insegna del digitale si punta anche sulla formulazione dei suddetti master, che possono essere completamente online oppure blended cioè ibride, a distanza e in presenza. Si tratta di formulazioni molto più flessibili che permettono ai propri fruitori di organizzare al meglio i propri impegni.

Inoltre, è consigliabile fare delle valutazioni prima di scegliere il master in questione.

Da valutare ci sono:

  • eventuali edizioni precedenti. Se un master esiste da molti anni è probabile che l’organizzazione abbia sviluppato relazioni durature con aziende ed imprese.
  • Un master dovrebbe verificare, in modo preliminare, le capacità e la formazione che gli aspiranti frequentanti possiedono.
  • Se il master prevede uno stage. Infatti, questa è la principale attrattiva che un master possa possedere. Esso riesce, infatti, a bilanciare teoria e pratica tra le ore dedicate alle lezioni in aula e quelle previste per lo stage, che dà l’immediata possibilità di potersi confrontare con la realtà lavorativa. 

Ovviamente, da valutare ci sono anche i docenti e il costo del master.

I master in Italia e in Europa

Il master universitario attesta particolari conoscenze o competenze in un determinato campo di studi o in un’attività professionale. Il livello dei master è diverso secondo la legislazione dei vari paesi. Per quanto riguarda l’Italia esistono master universitari di I e II livello: ai master di primo livello è possibile accedere con la sola Laurea Triennale, mentre per quelli di secondo livello è, invece, richiesta la Laurea Magistrale come titolo di accesso.

Il master di primo livello non consente di accedere a corsi di terzo ciclo, come invece accade con il dottorato di ricerca. Il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma del singolo istituto. 

Il master universitario in Italia non ha nulla in comune con i master del sistema europeo e mondiale. Il master in Italia corrisponde ad una laurea magistrale in Europa e ritarda ulteriormente l’età dei partecipanti rispetto a quella degli studenti europei.

Benché il master universitario abbia un riconoscimento legale del titolo, tuttavia esso non comporta un automatico riconoscimento nell’ambito delle aziende private. Anche se l’ente presso cui si svolge ha spesso contatti con una serie di aziende per le quali gli studenti svolgeranno una sorta di tirocinio che porterà ad un’eventuale e successiva assunzione. Infatti, molte aziende propongono dei master interni, finanziati e promossi dalle stesse aziende. 

D’altro canto, i punti di forza di un master sono la profonda connessione tra la teoria e la pratica. Frequentando un master c’è la possibilità di mettere alla prova le proprie conoscenze con ore di laboratorio, workshop, lavori di gruppo, simulazioni ed esperienze in contesti operativi reali.

I corsi finalizzati al rilascio del master durano un anno accademico e prevedono la maturazione di almeno 60 crediti formativi universitari. I corsi, anche se sono promossi da università, si tengono spesso presso dipartimenti, istituti, scuole apposite o altri centri.

Si tratta di strutture non permanenti, motivo per cui i corsi non vengono rinnovati ad ogni anno accademico.

I corsi di perfezionamento o alta formazione

Anche nel caso dei corsi di perfezionamento si tratta di formazione post-laurea per lo sviluppo di competenze di alto livello e per il miglioramento della propria professionalità.

I corsi di perfezionamento sono detti anche corsi di alta formazione, proprio perché si occupano di approfondimento o aggiornamento delle conoscenze acquisite con la propria laurea, o con il proprio titolo di studio, pensato per portare le proprie competenze ad un livello superiore. 

I corsi di perfezionamento hanno come obiettivo finale l’approfondimento di determinate conoscenze in una specifica area di studi. Inoltre, valgono come strumento di aggiornamento o riqualificazione professionale ed educazione permanente. 

La durata massima di un corso di perfezionamento è di un anno, con frequenza obbligatoria. Anche se è possibile che siano previste delle forme di apprendimento a distanza.

Si tratta di corsi promossi dalle Università in collaborazione con altri enti e istituzioni, pubbliche o private.

I corsi di alta formazione, al contrario di quanto possa sembrare, sono regolati dalla legge 341/90.

I corsi di perfezionamento rilasciano dai 10 ai 25 Crediti Formativi Universitari e non prevedono alcun tipo di tirocinio.

Al termine di tali corsi non viene rilasciato un titolo accademico, ma un attestato di partecipazione che certifica le competenze acquisite durante il corso. 

Per questo motivo la durata relativa ad un corso di perfezionamento non è fissata ad un minimo di ore come avviene per i master, ma si svolge in un arco temporale variabile. Possono prevedere l’attribuzione di crediti, eventualmente riconoscibili in un corso di laurea di I o II livello, purché essi siano coerenti con le caratteristiche dei corsi stessi.

Sebbene non rilasci un titolo accademico vero e proprio, un diploma di perfezionamento universitario è spesso equiparato ad un dottorato di ricerca. Infatti, garantisce lo stesso ammontare di punteggio di un dottorato nel caso in cui si concorra per un concorso pubblico.

Alcuni diplomi di perfezionamento universitari sono, infatti, spendibili anche per i concorsi indetti dal MIUR. 

Ci sono alcuni corsi di perfezionamento che possono essere frequentati anche dopo il diploma. Ovviamente, si tratta di corsi di perfezionamento incentrati su figure professionali diverse rispetto a quelli post-laurea

Corsi di perfezionamento non solo per laureati

In effetti i corsi di perfezionamento, sono corsi altamente professionalizzanti che sono pensati, soprattutto, per:

  • neodiplomati che cercano alternative ai corsi universitari;
  • neolaureati che sentono di non avere gli strumenti necessari per affrontare il mondo del lavoro;
  • professionisti già avviati che vogliono aggiornarsi e rimanere al passo con i tempi;
  • lavoratori che vogliono riqualificarsi in quanto il loro settore è in declino;
  • disoccupati in cerca di un impiego soddisfacente.

Un corso di perfezionamento è compatibile con l’iscrizione contemporanea a corsi di laurea, laurea magistrale a ciclo unico, scuole di specializzazione, dottorati e master.

Ad ogni modo, i corsi di perfezionamento possono essere seguiti anche attraverso la formazione online. Esistono molti enti di formazione specializzati negli e-learning che permettono anche questa possibilità ai propri iscritti e, vista la vita frenetica che si conduce oggi, è sicuramente una possibilità che in molti tendono a scegliere.

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