Dopo la richiesta di chiarimenti al MIM avanzata dalla FLC CGIL, continua la polemica sugli errori riscontrati nella prova scritta del Concorso PNRR2.
La deputata Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Istruzione e del Merito, denunciando anomalie che hanno condotto a un ricalcolo dei punteggi, con potenziali ripercussioni sull’ammissione alla fase orale.
SOMMARIO
TogglePerchè è stata avviata un’interrogazione parlamentare
L’interrogazione parlamentare evidenzia diverse criticità riscontrate durante le sessioni di prova.
In particolare, alcuni quesiti contenevano errori di identificazione, come l’attribuzione errata di un quesito a un docente con nome simile, oppure la presenza di domande con più risposte considerate corrette.
Tali disguidi hanno creato confusione tra i candidati, costretti a subire un ricalcolo dei punteggi che ha uniformato il punteggio ottenuto per ogni domanda contestata, indipendentemente dalla risposta fornita.
Una simile modalità di correzione potrebbe non rispettare i criteri di equità stabiliti dal regolamento, rischiando di alterare la graduatoria finale e, di conseguenza, l’accesso alla fase successiva del concorso.
La confusione generata ha sollevato numerosi interrogativi sul rigore e sulla trasparenza dell’organizzazione delle prove.
Gli errori riscontrati nelle prove scritte
I candidati alla procedura concorsuale hanno evidenziato diverse imprecisioni nei quesiti delle prove scritte inerenti il concorso docenti PNRR2 per la scuola secondaria.
Ad esempio, nella sessione pomeridiana del 25 febbraio, è stato chiesto di un’opera di Olivier Reboul, indicato erroneamente come Michel Reboul. Inoltre, una domanda su Edgar Morin presentava due risposte apparentemente corrette.
Il 27 febbraio, sempre nel pomeriggio, un quesito sulla teoria della diffusione dell’identità menzionava Milton Erickson invece di Erik Erikson. Un’altra domanda, questa volta in ambito informatico, conteneva i termini “Adobe Premier” anziché “Adobe Premium”.
La richiesta di chiarimenti al Ministero
Le conseguenze di tali errori si estendono ben oltre la singola prova scritta: il ricalcolo dei punteggi ha il potenziale di modificare drasticamente le chance di ammissione dei candidati alla fase successiva, una tappa cruciale per il futuro insegnamento.
Il regolamento stabilisce infatti che i candidati ammessi alla fase orale del concorso saranno un numero massimo pari a tre volte il numero dei posti disponibili per ciascuna regione e per la singola classe di concorso..
L’intervento della deputata Piccolotti mira a sollecitare il Ministero dell’Istruzione a fare chiarezza sulle anomalie riscontrate e a garantire un processo di valutazione equo e trasparente.
Ad oggi, non si è ancora ricevuta una risposta ufficiale dall’Amministrazione centrale, lasciando spazio a ulteriori incertezze e preoccupazioni.
Gli addetti ai lavori e i candidati monitorano attentamente l’evoluzione della vicenda, auspicando un intervento tempestivo che ristabilisca la correttezza della procedura concorsuale e tuteli il merito di tutti gli aspiranti docenti.