Formazione continua: perché la CIAD non è un punto di arrivo, ma di partenza

Formazione al computer

Nel panorama scolastico italiano, la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) è diventata un requisito fondamentale per il personale ATA di terza fascia, ad eccezione dei collaboratori scolastici. 

Tuttavia, ottenere la CIAD non rappresenta solo un obbligo formale, ma segna l’inizio di un percorso di formazione continua e aggiornamento professionale indispensabile per affrontare le sfide dell’era digitale in ambito scolastico.​

Le competenze acquisibili con la CIAD

Tramite il conseguimento della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale, il personale ATA – ausiliario, tecnico e amministrativo – è in grado di svolgere in autonomia e professionalità le seguenti attività:

  • Ottimizzare i processi amministrativi: l’utilizzo di software gestionali consente una maggiore efficienza nella gestione di documenti, protocolli e comunicazioni interne.
  • Supportare l’innovazione didattica: la digitalizzazione della scuola richiede un ambiente tecnologico ben strutturato, che dipende anche dal supporto fornito dal personale ATA.
  • Garantire la sicurezza informatica: la protezione dei dati degli studenti e del personale scolastico è una priorità, e una conoscenza adeguata delle normative GDPR e delle pratiche di cybersecurity è indispensabile.
  • Facilitare la transizione digitale: la formazione continua sulle nuove tecnologie permette di adattarsi rapidamente alle evoluzioni del settore ed evitare rallentamenti nella gestione scolastica.

La formazione continua dopo la CIAD: cosa viene dopo?

Ottenere la CIAD non rappresenta semplicemente un adempimento burocratico o una formalità necessaria per accedere alle graduatorie ATA di terza fascia. 

Al contrario, è il punto di partenza per un percorso di crescita e aggiornamento professionale continuo, oggi più che mai indispensabile per chi opera all’interno delle istituzioni scolastiche.

Difatti, procedure informatizzate, piattaforme di comunicazione istituzionale, gestione documentale digitale e utilizzo di software specifici sono ormai parte integrante del lavoro del personale ATA. 

In questo contesto, limitarsi a possedere competenze digitali di base non è sufficiente. È necessario mantenersi costantemente aggiornati per utilizzare in modo efficace i nuovi strumenti che il Ministero e le scuole adottano di anno in anno.

Il ruolo fondamentale della CIAD

La CIAD, dunque, attesta la conoscenza degli strumenti fondamentali del digitale – come l’utilizzo di posta elettronica, software di videoscrittura, fogli di calcolo e la navigazione sicura in rete – oltre a rappresentare l’inizio di un percorso formativo più ampio

Infatti, l’evoluzione tecnologica impone ciclicamente nuove competenze: si pensi, ad esempio, alle piattaforme per la gestione dei registri elettronici, ai sistemi di archiviazione cloud per i documenti scolastici o ai servizi digitali per le comunicazioni istituzionali.

Per questo motivo, è fondamentale che il personale ATA prosegua nel tempo con corsi di aggiornamento specifici e percorsi di formazione continua, anche oltre il conseguimento della CIAD. 

Investire nella formazione digitale significa migliorare l’efficienza lavorativa, contribuire alla qualità dei servizi scolastici e garantire un ambiente più moderno e funzionale per studenti, famiglie e docenti.

La CIAD: un requisito obbligatorio senza proroghe

Non dimentichiamo che che la CIAD è un requisito obbligatorio per il personale ATA di terza fascia. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fissato al 30 aprile 2025 il termine ultimo per il conseguimento della certificazione, senza prevedere proroghe.

Gli aspiranti che non conseguiranno la CIAD entro questa data saranno esclusi dalle graduatorie fino al 2027, anno della prossima riapertura degli elenchi.

Per coloro che conseguiranno la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale entro il 30 aprile 2025, sarà possibile presentare la domanda di scioglimento della riserva dal 28 aprile al 9 maggio 2025, attestando il conseguimento della certificazione.

In conclusione, la CIAD rappresenta non solo un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per intraprendere un percorso di crescita professionale continua, indispensabile per affrontare con competenza le sfide del mondo scolastico digitale.

Condividi questo articolo