Operatore scolastico ATA: i requisiti per iniziare a lavorare

operatore scolastico al lavoro con il pc

Il CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 – firmato in via definitiva lo scorso 18 gennaio – prevede una nuova classificazione del Personale ATA e la modifica dei requisiti di accesso. Ma anche l’introduzione di una nuova figura professionale, ovvero l’Operatore scolastico, che non richiede una preparazione specialistica.

Tuttavia, pur avvicinandosi, in termini di funzioni, al Collaboratore scolastico, se ne differenzia per alcune responsabilità supplementari, quali l’assistenza di base agli studenti con disabilità e il sostegno ai servizi tecnici e amministrativi.

L’Operatore scolastico fa, inoltre, parte – nell’ambito della nuova classificazione del Personale ATA – dell’Area degli Operatori, alla quale appartengono i lavoratori che ricoprono posizioni di lavoro che richiedono conoscenze teoriche e informatiche di base relative allo svolgimento dei compiti assegnati, capacità operative e tecniche specifiche riferite alle proprie specializzazioni nonché autonomia e responsabilità nell’ambito di prescrizioni di massima.

Guida a titoli e competenze richieste per diventare Operatore scolastico 

La figura dell’Operatore scolastico rappresenta un’importante novità nel contesto delle istituzioni educative italiane, con l’obiettivo di rafforzare il sostegno agli studenti con disabilità e migliorare la gestione quotidiana delle attività scolastiche. Questa figura professionale si distingue per le seguenti caratteristiche:

  • Focus sull’inclusione scolastica: l’Operatore scolastico ha il compito primario di assistere gli alunni con disabilità, facilitando la loro partecipazione alle attività quotidiane e promuovendo un ambiente inclusivo che rispetti le esigenze di ciascuno.
  • Mancanza di requisiti specialistici: a differenza di altre figure professionali nell’ambito dell’educazione che richiedono specifiche competenze o formazioni (come gli insegnanti di sostegno), per l’Operatore scolastico non è necessaria una preparazione specialistica, rendendolo così accessibile a un più ampio spettro di candidati.
  • Collaborazione con il personale della scuola: oltre al supporto diretto agli studenti, l’Operatore scolastico svolge un ruolo chiave nella collaborazione con il personale amministrativo e tecnico, contribuendo al buon funzionamento dei servizi scolastici e alla realizzazione di un ambiente educativo efficiente e accogliente.
  • Differenze rispetto al Collaboratore scolastico: sebbene entrambe le figure appartengano al Personale ATA, il ruolo dell’Operatore scolastico si arricchisce di nuove responsabilità, principalmente legate al sostegno degli alunni con disabilità, distinguendosi così dalle mansioni tradizionali del Collaboratore scolastico, che si concentrano sulla cura degli spazi scolastici e sul supporto logistico generale.
  • Inserimento nelle Graduatorie ATA: la possibilità di presentare la domanda per diventare Operatore scolastico sarà aperta con l’aggiornamento delle Graduatorie ATA terza fascia previsto per maggio 2024, offrendo nuove opportunità di impiego nel settore educativo.

La nuova figura dell’Operatore scolastico ATA: chi è, cosa fa 

L’introduzione della figura dell’Operatore scolastico nel CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 rappresenta un passo significativo verso l’ampliamento e la diversificazione delle competenze all’interno del personale ATA nelle scuole italiane. 

Questa nuova figura professionale è stata pensata per rispondere in modo più efficace alle esigenze quotidiane delle istituzioni scolastiche, offrendo un supporto versatile che va dall’assistenza diretta agli studenti, alla manutenzione degli spazi educativi, fino al supporto amministrativo e tecnico.

Le principali mansioni dell’Operatore scolastico includono:

  • Accoglienza e sorveglianza degli alunni: questo ruolo prevede un impegno significativo nei momenti chiave della giornata scolastica, come l’ingresso e l’uscita degli studenti, i cambi di ora e le pause, assicurando la sicurezza e il benessere degli alunni.
  • Pulizia e manutenzione: l’Operatore scolastico contribuisce alla pulizia dei locali e degli spazi scolastici, garantendo un ambiente di apprendimento pulito e ordinato per studenti e personale.
  • Vigilanza e assistenza: un aspetto fondamentale di questa figura è la vigilanza sugli alunni, che comprende l’assistenza durante i pasti e, nelle scuole dell’infanzia e primaria, il supporto nell’uso dei servizi igienici e nella cura personale.
  • Collaborazione con il corpo docente: gli Operatori scolastici lavorano a stretto contatto con gli insegnanti, fornendo assistenza nelle attività didattiche e contribuendo a creare un ambiente educativo coeso.
  • Supporto agli alunni con disabilità: un ruolo chiave è l’assistenza dedicata agli studenti con disabilità, attraverso attività non specialistiche ma essenziali per promuovere l’inclusione e l’autonomia di questi alunni.
  • Contributo ai servizi amministrativi e tecnici: oltre alle mansioni più direttamente legate alla vita scolastica quotidiana, l’Operatore scolastico supporta anche i servizi amministrativi e tecnici della scuola, svolgendo compiti che facilitano il funzionamento generale dell’istituto.

Si tratta, a ben vedere, di una figura professionale che rappresenta una risorsa preziosa per le scuole, contribuendo a creare un ambiente sicuro, inclusivo e ben gestito. L’Operatore scolastico, infatti, evolvendo dalla figura tradizionale del Collaboratore scolastico, enfatizza l’importanza di un supporto flessibile e adattabile alle diverse esigenze degli studenti e della comunità scolastica, sottolineando l’impegno verso un’istruzione accessibile e di qualità per tutti.

alunni corrono sulle scale

I requisiti per diventare Operatore scolastico 

Per coloro che sono interessati a partecipare al prossimo bando per le Graduatorie ATA di terza fascia – che dovrebbe essere pubblicato entro maggio – per candidarsi come Operatore scolastico è fondamentale prepararsi adeguatamente prima di procedere con la compilazione e l’invio della relativa istanza. 

È, infatti, essenziale conoscere i requisiti d’accesso necessari al fine di valutare la propria idoneità per questa posizione. Si tratta, in ogni caso, di criteri tesi a garantire che i candidati possiedano le competenze e le qualifiche richieste per svolgere efficacemente le mansioni associate al ruolo.

Requisiti di base per l’accesso:

  • Attestato di qualifica professionale di operatore dei servizi sociali e Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. 

In alternativa:

  • Diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio del percorso di studi di cui al d.lgs. n. 61 del 2017 – con promozione alla classe IV – da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione unitamente a Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale e Certificazione di competenze socio-assistenziali;

nonché:

  • diploma di maestro d’arte, diploma di scuola magistrale per l’infanzia, qualsiasi diploma di maturità, attestati e/o diplomi di qualifica professionale, entrambi di durata triennale, rilasciati o riconosciuti dalle Regioni unitamente a certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale e certificazione di competenze socio-assistenziali.

Prima di inviare la propria domanda, è consigliabile rivedere attentamente questi requisiti e assicurarsi di soddisfarli pienamente. Questo passo iniziale è cruciale per procedere con sicurezza nel processo di candidatura e aumentare le possibilità di successo.

I titoli di studio e le certificazioni obbligatorie per la domanda ATA 

Come abbiamo visto nel precedente paragrafo, per accedere alla figura professionale dell’Operatore scolastico non sarà sufficiente aver conseguito un Attestato di qualifica professionale di operatore dei servizi sociali o, in alternativa, un Diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale (oppure un “Certificato di competenze” relativo al primo triennio) unitamente ad una Certificazione di competenze socio-assistenziali.

Il nuovo CCNL Istruzione e Ricerca 2019-21 ha, infatti, introdotto tra i requisiti d’accesso per tutte le figure professionali del Personale ATA – ad eccezione del solo Collaboratore scolastico – l’obbligo di conseguire una Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale

Nello specifico, la stessa rappresenta un riconoscimento formale che attesta la capacità di un individuo di utilizzare efficacemente le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) a un livello internazionalmente riconosciuto. Questa certificazione verifica che il titolare possieda una serie di competenze digitali fondamentali, conformemente a determinati standard e quadri normativi globalmente accettati in materia di competenze digitali.

I principali quadri di riferimento utilizzati per definire e valutare queste competenze sono:

  • e-Competence for ICT User (emanato dal CEN): l’European e-Competence Framework (e-CF) include 40 competenze ICT richieste nel mondo del lavoro, utilizzando un linguaggio comune per descrivere competenze, abilità e livelli di capacità, facilitando la comprensione e il riconoscimento di queste competenze in tutta Europa;
  • digComp – Digital Competence Framework for Citizens (redatto da JCR dal 2013): DigComp offre un modello concordato e convalidato per lo sviluppo e la promozione delle competenze digitali, composto da 21 competenze specifiche suddivise in 5 aree di competenza e articolate in 8 livelli di padronanza. Queste aree includono l’informazione e l’alfabetizzazione dei dati, la comunicazione e la collaborazione, la creazione di contenuti digitali, la sicurezza e il problem solving, coprendo così tutti gli aspetti cruciali della cultura digitale.

Da precisare, tuttavia, che dopo l’approvazione dell’emendamento di FdI e Lega al decreto Milleproroghe, è prevista una proroga di un anno per il conseguimento della Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.  

alunna sulla sedia a rotelle

La qualifica di OSA: cos’è e come ottenerla 

La qualifica di Operatore socio assistenziale (OSA) è uno dei requisiti d’accesso fondamentali previsti per l’Operatore scolastico e l’iter per conseguirla comprende la frequenza di un corso di formazione professionale che integra una fase di tirocinio in strutture pubbliche, private o accreditate. 

La finalità dell’OSA è quella di promuovere il benessere psicofisico delle persone assistite attraverso attività quotidiane come l’assistenza nell’igiene personale, nell’abbigliamento, nell’alimentazione e nel movimento. 

Per conseguire la qualifica di OSA è necessario completare uno specifico corso di formazione, disponibile in modalità online e riconosciuto a livello nazionale secondo il D.lgs 13/2013 e la Legge 845/78. Lo stesso è articolato in 300 ore di lezioni teoriche e laboratoriali, suddivise in 216 ore di didattica a distanza sincrona e 84 ore di studio individuale asincrono, per una durata complessiva di circa quattro mesi. 

Dopo il superamento dell’esame finale, ai partecipanti viene conferito l’attestato di qualifica professionale di Operatore Socio Assistenziale, valido in Italia e in Europa.

Che titoli acquisire per aumentare il punteggio in graduatoria ATA 

Trattandosi di una figura professionale nuova, per l’Operatore scolastico non è al momento disponibile nessuna tabella di valutazione dei titoli. Bisognerà, pertanto, aspettare la pubblicazione del bando relativo all’aggiornamento delle Graduatorie ATA di terza fascia – previsto entro maggio – per avere un’idea più precisa dei corsi per il Personale ATA che permetteranno agli aspiranti Operatori scolastici di ottenere punteggi aggiuntivi utili per migliorare il proprio posizionamento e aumentare le possibilità di vedersi assegnare un incarico di supplenza. 

In funzione delle mansioni dell’Operatore scolastico, possiamo tuttavia supporre che ci saranno delle coincidenze con i punteggi previsti per il Collaboratore scolastico. Ad eccezione, però, della qualifica OSA, dal momento che per l’Operatore scolastico rappresenta un requisito d’accesso.

Ulteriori analogie dovrebbero registrarsi anche con i punteggi riservati all’Assistente amministrativo e all’Assistente tecnico, considerato che l’Operatore scolastico si occuperà anche di fornire supporto ai servizi amministrativi e tecnici.  

Proponiamo di seguito la tabella di valutazione dei titoli relativa all’aggiornamento delle Graduatorie ATA di terza fascia 2021

PROFILOCorso di DattilografiaCorso PekitCorso EIPASSQualifica OSACorso Asacom
Assistente Amministrativo10.60.6
Assistente Tecnico0.60.6
Infermiere0.60.6
Cuoco0.60.6
Collaboratore Scolastico0.311
Addetto Aziende Agrarie0.30.3
Guardarobiere0.3

Come iniziare a lavorare a scuola 

Per iniziare a lavorare come Operatore scolastico ATA occorre, anzitutto, verificare di essere in possesso dei requisiti di accesso richiesti. Dopo di che, una volta pubblicato il bando di aggiornamento delle Graduatorie ATA di terza fascia (utilizzate solo per gli incarichi di supplenza), bisognerà presentare la relativa istanza di inserimento.

La domanda andrà presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma Servizio Istanze OnLine (alias POLIS – Presentazione On Line delle IStanze) del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

È fondamentale, pertanto, essere abilitati al servizio ed essere in possesso delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). 

L’accesso alle posizioni del Personale ATA avviene attraverso concorsi pubblici, organizzati con lo scopo di reclutare personale qualificato. Questi concorsi si distinguono per essere basati unicamente sulla valutazione di titoli, ovvero non prevedono prove scritte o orali ma si concentrano sull’analisi dei titoli culturali e professionali dei candidati, come diplomi di studio, qualifiche professionali e esperienze lavorative pertinenti al ruolo per cui si concorre.

La procedura prevede l’inserimento in una graduatoria sulla base della quale verranno effettuate le assunzioni, seguendo l’ordine di merito e tenendo conto delle esigenze organizzative delle istituzioni scolastiche.

L’unica eccezione riguarda il ruolo di Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA), per il quale è invece necessario superare un concorso per titoli ed esami. 

La domanda di Messa a disposizione (MAD): cos’è e come farla 

La Messa a disposizione (MAD) per il personale ATA offre a chiunque desideri lavorare nelle scuole pubbliche italiane, in qualità di membro del personale non docente, la possibilità di candidarsi per incarichi di supplenza

Questa modalità consente di presentare un’autocandidatura alle scuole per ricoprire eventuali posti temporaneamente vacanti, per periodi che possono variare da brevi sostituzioni fino all’intero anno scolastico. La MAD ATA si rivolge a professionisti interessati a svolgere funzioni amministrative, tecniche e ausiliarie all’interno degli istituti scolastici, permettendo loro di entrare a far parte del personale scolastico su base temporanea.

Per inviare la propria domanda di Messa a disposizione, i candidati devono soddisfare i requisiti specificati nei bandi di concorso per il profilo professionale di interesse. La procedura di candidatura è semplice e prevede la compilazione e l’invio di un modulo di autocandidatura alle scuole presso cui si intende lavorare. 

Esistono diverse modalità di invio: compilazione di un modulo online disponibile sul sito ufficiale dell’istituto, consegna diretta del modulo presso la scuola, invio tramite email o Posta Elettronica Certificata (PEC), o spedizione per posta raccomandata con ricevuta di ritorno.

È essenziale verificare preventivamente le modalità di accettazione delle candidature da parte delle istituzioni di interesse, poiché alcune potrebbero richiedere l’uso esclusivo di moduli online. 

bambina con le mani colorate

Competenze e capacità utili per il nuovo ruolo del Personale ATA 

Tra le competenze e le capacità fondamentali richieste all’Operatore scolastico ci sono sicuramente quelle legate all’assistenza non specialistica agli alunni con disabilità.  

Da qui l’estrema importanza che riveste la qualifica OSA per questa nuova figura professionale del Personale ATA. Per svolgere efficacemente i propri compiti, infatti, l’Operatore scolastico deve possedere una serie di competenze specifiche, che spaziano dalla conoscenza di base in psicologia e sociologia, fondamentali per comprendere il contesto sociale e individuale degli assistiti, fino a nozioni di primo soccorso e competenze medico-sanitarie di livello intermedio, indispensabili per intervenire prontamente in situazioni di emergenza.

Oltre alle competenze tecniche, gli stessi devono sviluppare anche una serie di soft skills che arricchiscono il loro profilo professionale. Tra queste, spiccano la capacità di problem solving, essenziale per affrontare e risolvere le sfide quotidiane; la capacità di lavorare in team, collaborando strettamente con il Personale ATA e i docenti per garantire un ambiente scolastico inclusivo e supportivo; e l’empatia, una qualità imprescindibile per stabilire un rapporto di fiducia e comprensione con gli alunni che richiedono assistenza. 

Questo insieme di competenze tecniche e trasversali consente agli Operatori scolastici di offrire un supporto completo e qualificato, contribuendo significativamente al benessere e all’autonomia delle persone assistite.

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