Nelle settimane scorse una docente ha contestato la decisione dell’Ufficio scolastico regionale di escluderla dalla graduatoria per l’insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado e di risolvere anticipatamente il suo contratto a tempo indeterminato a seguito di una correzione del punteggio della prova scritta del concorso a cattedra. Ha possibilità di essere riconfermata?
L’errore nel concorso e la sua correzione
Il caso riguarda una docente che, dopo aver superato il concorso per insegnare nella scuola secondaria di secondo grado, è stata esclusa dalla graduatoria a seguito di una correzione del punteggio relativo alla prova scritta.
La prova scritta del concorso, che comprendeva 50 domande a risposta multipla, era stata corretta tramite un programma informatico. L’ordine delle domande variava tra i partecipanti, e per passare la prova era necessario ottenere almeno 70 punti su 100.
Tuttavia, dopo la pubblicazione della graduatoria, è stato scoperto un errore nel calcolo delle risposte corrette di alcune domande, tra cui la numero 28, che ha influito sul punteggio finale di diversi candidati, inclusa la docente in questione.
La comunicazione dell’errore e le modifiche al punteggio
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso una comunicazione inviata il 25 luglio 2022, ha informato gli Uffici scolastici che erano stati individuati degli errori nelle risposte corrette, modificando di conseguenza il punteggio di alcuni candidati.
Questo errore ha comportato la riduzione del punteggio del docente, che non ha più raggiunto il punteggio minimo necessario per il superamento della prova.
Il 9 settembre 2022, l’Ufficio scolastico ha notificato al docente la modifica del punteggio, che ha comportato la sua esclusione dalla graduatoria e la chiusura anticipata del contratto a tempo indeterminato con l’istituto in cui aveva già iniziato a lavorare.
La legittimità della correzione secondo il Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 01798/2025, ha ritenuto che l’amministrazione abbia agito correttamente nel correggere l’errore riscontrato.
Secondo la sentenza, una volta scoperto l’errore tecnico nella correzione del concorso, era necessario aggiornare il punteggio e rivedere la graduatoria per tutti i candidati coinvolti.
Tale decisione, ha affermato il Consiglio, è stata presa nei tempi adeguati e senza violare i diritti dei partecipanti.
Revoca di un provvedimento amministrativo
Un aspetto importante di questo caso riguarda la possibilità di annullare un provvedimento che ha comportato un vantaggio, come l’assegnazione di un posto di lavoro, qualora venga scoperto un errore.
La normativa prevede che l’amministrazione possa revocare tale decisione, purché lo faccia entro un periodo definito. Generalmente, questo termine è di un anno, ma la situazione di chi ha ricevuto il vantaggio va sempre presa in considerazione.
Nel caso specifico, la correzione del punteggio e la successiva modifica della graduatoria sono state effettuate entro i tempi considerati appropriati.
Le decisioni, come l’esclusione della docente dalla graduatoria e la chiusura del contratto, sono state prese in un lasso di tempo che rispetta i limiti legali previsti per la correzione di tali errori.