Ruolo del Dirigente scolastico e degli Organi collegiali nella predisposizione del Programma annuale

Programma annuale

In data 10 novembre u.s., il Ministero dell’Istruzione ha emanato la Nota 51887 con l’intento di prorogare di 45 giorni i termini per la predisposizione del Programma annuale 2023 “tenuto conto delle numerose segnalazioni pervenute sulla gestione delle risorse finanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (cd. PNRR), e del conseguente impatto sul carico di lavoro delle segreterie amministrative”, precisando che si tratta di un intervento eccezionale e transitorio

Il Programma annuale, documento contabile obbligatorio, è la base per la gestione economico-finanziaria delle Istituzioni scolastiche autonome ed è regolamentato dal Decreto Interministeriale 129/2018. 

Costituisce lo strumento economico per la realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, secondo le previsione dell’articolo 2: 

  • “Le risorse assegnate dallo Stato, costituenti la dotazione finanziaria di istituto sono utilizzate, a norma dell’articolo 21, comma 5, della legge n. 59 del 1997 e successive modifiche ed integrazioni e dell’articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 1998, senza altro vincolo di destinazione che quello prioritario per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie dell’istituzione interessata, come previste ed organizzate nel piano triennale dell’offerta formativa, di seguito denominato P.T.O.F.”.

Programma annuale e Piano Triennale dell’Offerta Formativa

I due documenti devono poter essere letti in modo correlato, in ordine agli obiettivi da raggiungere e alla destinazione delle risorse. 

Il ruolo del Dirigente scolastico coniuga pienamente, in questo contesto, la funzione di indirizzo prevista dalla Legge 107/2015 

  • (“Il piano è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico”, articolo 1, comma 14) 

con quella di gestione, attribuita in generale ai Dirigenti della Pubblica Amministrazione dal Decreto Legislativo 165/2001 e specificamente declinata dal DI 129/2018 

  • (“il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica, ne ha la legale rappresentanza e, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. Nell’ambito di tali funzioni, il dirigente scolastico è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei relativi risultati”, articolo 3). 

La predisposizione del Programma annuale

La predisposizione del Programma annuale è compito del Dirigente scolastico, con la collaborazione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi per la parte economico-finanziaria. Uno strumento essenziale per esprimere il legame tra Programma Annuale e PTOF è sicuramente la relazione illustrativa che lo accompagna (DI 129/2018, articolo 5) e che deve contenere:

  • descrizione dettagliata degli obiettivi da raggiungere; 
  • destinazione delle risorse in coerenza con il PTOF; 
  • descrizione dei risultati della gestione in corso; 
  • specificazione delle finalità e voci di spesa del contributo volontario e di erogazioni liberali e di altre raccolte fondi; 
  • in presenza di gestioni economiche separate (aziende agrarie, aziende speciali, attività per conto terzi, convitti ed educandati), specificazione di una serie di elementi conoscitivi previsti agli articoli 25-26-27. 

Dal punto di vista strutturale, il Programma annuale è strutturato in due sezioni principali: 

1. ENTRATE: aggregate per fonte di finanziamento secondo provenienza 

2. SPESE: aggregate per destinazione e distinte in 

a. Attività amministrative e didattiche 

b. Progetti 

c. Gestioni economiche separate 

Attuazione del Programma annuale

Il Dirigente ha anche il compito di “realizzare” il Programma annuale, attraverso i propri poteri di carattere gestionale e l’indicazione al DSGA della diversa imputazione delle “spese al funzionamento amministrativo e didattico generale, ai compensi spettanti al personale dipendente per effetto di norme contrattuali e di disposizioni di legge, alle spese di investimento e ai progetti, nei limiti della rispettiva dotazione finanziaria stabilita nel programma annuale e delle disponibilità riferite ai singoli progetti” (articolo 11). 

Nel processo di gestione del Programma annuale, il Dirigente ha anche i seguenti ulteriori compiti: 

  • disporre il prelievo eventuale dal Fondo di riserva, in caso di stanziamenti insufficienti per spese impreviste o maggiori spese, e comunicare al Consiglio di Istituto (articolo 8); 
  • proporre eventuali variazioni al Consiglio di Istituto (articolo 10); 
  • disporre eventuali variazioni per storni ed entrate finalizzate (articolo 10); 
  • relazionare al Consiglio di Istituto entro il 30 giugno di ogni anno, circa disponibilità finanziarie, stato attuazione programma, variazioni necessarie (articolo 10);
  • firmare le reversali di incasso delle entrate (articolo 14); 
  • assumere gli impegni di spesa (articolo 15); 
  • firmare i mandati di pagamento (articolo 17);
  • assumere la titolarità della carta di credito (articolo 19); 
  • assumere o delegare la direzione delle aziende agrarie o speciali (articolo 25); 
  • svolgere l’attività negoziale necessaria alla realizzazione del PTOF (articolo 44). 

Compiti degli Organi collegiali

Gli Organi collegiali assumono i seguenti compiti in ordine al Programma annuale:

Collegio docentiNon ha alcun ruolo diretto, ma assume il compito di predisposizione del PTOF, in coerenza con il quale il Programma annuale deve essere definito. 
Giunta esecutivaSottopone il Programma annuale al Consiglio di Istituto per l’approvazione (articolo 5).
Consiglio di IstitutoApprova il Programma annuale (articolo 5). Motiva eventuale approvazione in contrasto con il parere dei Revisori dei conti (articolo 5). Riceve comunicazione degli eventuali prelievi dal Fondo di riserva disposti dal Dirigente scolastico (articolo 8). Verifica almeno una volta l’anno entro il 30 giugno disponibilità finanziarie, stato attuazione programma, variazioni necessarie (articolo 10). Delibera su eventuali variazioni al Programma annuale (articolo 10). Dispone eventuale chiusura dell’azienda agraria o delle aziende speciali o delle attività per conto terzi o del Convitto in caso di perdita (articoli 25-26-27). Esercita specifiche competenze in ordine alle attività negoziali (articolo 45).

Le scadenze

Le scadenze previste sono le seguenti: 

AttivitàScadenza prevista dal DI 129/2018Scadenza prevista dalla Nota 51887/2022 per il solo anno 2023
Predisposizione da parte del Dirigente scolastico e del DSGA30 novembre15 gennaio 2023 
Presentazione al Consiglio di Istituto da parte della Giunta esecutiva30 novembre15 gennaio 2023 
Invio ai Revisori dei conti 30 novembre15 gennaio 2023 
Invio del parere dei Revisori dei conti31 dicembre 15 febbraio 2023 
Approvazione31 dicembre 15 febbraio 2023 

[Dirigente scolastico prof. Francesco Rovida]

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