Prova scritta Concorso DSGA: affluenza al di sotto del 30%

Classe vuota per scarsa affluenza al concorso per DSGA

Il concorso per Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) del 2025 si avvia verso la fase finale con l’inizio delle prove orali previsto per metà maggio

Nonostante le oltre 29.000 domande presentate per 1.435 posti disponibili, l’affluenza alle prove scritte è stata inferiore al 30%, il che ha sollevato non poche preoccupazioni sulla copertura dei posti e sull’efficacia del processo selettivo.​

Partecipazione inferiore alle aspettative: analisi dei dati

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ricevuto 29.263 candidature per il concorso DSGA 2025, con una media di circa 20 candidati per ogni posto disponibile. 

Tuttavia, la partecipazione effettiva alla prova scritta del 10 aprile è stata sorprendentemente bassa, con meno del 30% dei candidati presenti. 

In regioni come la Lombardia, solo 10 candidati su 60 attesi si sono presentati, e solo uno ha superato la prova. La tendenza riflette un problema già osservato nel concorso del 2020, dove in Lombardia meno del 20% dei partecipanti superò la prova scritta.​

Dettagli sulla prova orale: struttura e modalità

I candidati che hanno superato la prova scritta accederanno alla prova orale, che inizierà a metà maggio. La prova orale del Concorso per DSGA, della durata massima di 50 minuti, consiste in:​

  • Un colloquio sulle materie d’esame per valutare la preparazione professionale e la capacità di risolvere due casi pratici relativi al ruolo di DSGA.​
  • Una verifica delle competenze informatiche e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).​
  • Una prova di conoscenza della lingua inglese, attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla commissione.​

La prova orale può essere svolta anche in videoconferenza, garantendo l’identificazione dei partecipanti e la sicurezza delle comunicazioni. ​

Cosa succederà

La bassa partecipazione alle prove scritte del concorso DSGA 2025 solleva interrogativi sulla copertura dei posti disponibili e sull’efficacia del processo selettivo. 

Le regioni con il maggior numero di candidature, come Lombardia e Lazio, potrebbero non riuscire a coprire tutti i posti messi a bando. 

È fondamentale che il Ministero dell’Istruzione e del Merito analizzi le cause di questa scarsa partecipazione e consideri eventuali misure correttive per garantire una selezione efficace e la copertura dei ruoli fondamentali per la gestione delle istituzioni scolastiche.​

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