Assunzioni docenti da Concorso PNRR: dubbi sull’equità circa la scelta delle sedi

Docenti felici vincitori di Concorso

Le assunzioni dei docenti vincitori di Concorso tramite PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per l’anno scolastico 2024/2025 sta portando alla luce alcune novità nella gestione dei posti vacanti. 

Una recente norma del Decreto-Legge n. 71 del 2024 permette infatti ai docenti, già impiegati su incarichi temporanei nella stessa classe di concorso e regione del concorso vinto, di essere confermati sul posto senza cambiare sede. Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Procedura di conferma sul posto: cosa prevede la normativa

Il Decreto-Legge n. 71 del 2024, convertito con la Legge n. 106 del 2024, stabilisce – solo per l’a.a.2024/2025 – che le assunzioni dei docenti vincitori dei concorsi da graduatorie pubblicate tra il 31 agosto e il 10 dicembre 2024 possano essere completate entro il 31 dicembre dello stesso anno

La norma, nell’ottica di accelerare le assunzioni dei docenti previste dal Concorso PNRR, consente ai vincitori di concorso già titolari di supplenze su posti vacanti nella stessa regione e classe di concorso del concorso vinto di essere stabilizzati direttamente in quelle sedi.

Inoltre, la norma include i docenti con incarichi provvisori su posti definiti “fino ad avente diritto” (posti vacanti in attesa della nomina definitiva), che scoprono di essere i vincitori di concorso per quegli stessi posti. 

Così, l’incarico a tempo determinato si trasforma automaticamente in un’assunzione definitiva. Sebbene questa soluzione riduca i tempi e la complessità delle nomine, ha avuto un risvolto inatteso nella gestione dell’ordine di graduatoria per la scelta delle sedi.

Criticità della norma: l’equità nella scelta delle sedi

Questa modalità di immissione in ruolo ha sollevato diverse critiche. Per molti vincitori di concorso, infatti, la conferma automatica di docenti già su posto vacante rappresenta una disparità nella scelta delle sedi

Solitamente, le sedi definitive vengono assegnate rispettando l’ordine della graduatoria di merito, un aspetto che consente ai docenti più in alto in graduatoria di accedere alle posizioni preferite. 

Tuttavia, la nuova procedura limita questa possibilità, dando priorità alle situazioni di supplenza già in essere.

In alcuni casi, docenti che avevano accettato incarichi temporanei si sono trovati confermati su quelle stesse sedi senza avere l’opzione di scegliere tra altre disponibili. Una situazione, questa, che non tiene conto del posizionamento in graduatoria. 

Il rischio percepito dai docenti è che, per pura casualità, alcuni vincitori siano stati privati della possibilità di scegliere una sede potenzialmente migliore, con la sensazione di una riduzione della trasparenza nelle assegnazioni.

Questa disparità è stata evidenziata anche attraverso interrogazioni parlamentari che, però, hanno considerato legittima la norma in questione, chiamando in causa la continuità didattica, fattore importante per gli studenti.

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