Per accedere alle nuove 46mila posizioni economiche ATA, a cui si fa riferimento nel DM n. 140 del 12 luglio 2024, bisogna presentare una domanda a partire dalle dalle ore 12 di giovedì 14 novembre e fino alle 23.59 del 13 dicembre 2024.
Lo comunica ufficialmente il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito), con l’avviso n. 192906 del 13 novembre 2024.
Questo adeguamento delle posizioni economiche serve per valorizzare il lavoro del personale ATA, tramite aumenti di stipendi che variano a seconda del ruolo:
- 700 € per il personale dell’area dei collaboratori;
- 800 € per il personale dell’area degli operatori;
- 1.300 € per il personale dell’area degli assistenti per la prima posizione economica,
- 2.000 € per il personale dell’area degli assistenti per la seconda posizione economica.
Come previsto dall’articolo 54 del CCNL 2024, al personale con posizione economica possono essere conferiti incarichi specifici.
La procedura
La procedura si svolge seguendo un corso di formazione, a cui va aggiunto un test di valutazione finale.
Nel caso in cui il numero delle domande dovesse essere superiore alle risorse stanziate, il MIM ha la facoltà di aggiungere una prova preselettiva.
Dove presentare la domanda per l’aumento di stipendio ATA?
La domanda si presenta deve essere presentata tramite il servizio online Piattaforma Concorsi e Procedure Selettive.
Per l’accesso all’istanza è necessario:
- essero in possesso delle credenziali di SPID o CIE,
- essere abilitati al servizio Istanze Online.
Chi può richiedere l’adeguamento della posizione economica per ATA?
Può presentare domanda per l’aumento di stipendio solo chi appartiene al personale ATA di ruolo, con almeno 5 anni di servizio, che includono anche quello svolto da precari.
Le regole fissate dal MIM prevedono che il servizio deve essere svolto nella stessa area per cui si partecipa alla procedura, altrimenti non sarà valido.
Attenzione però: l’anno scolastico in corso non è rilevato al momento della presentazione della domanda, dunque non verrà conteggiato.
L’adeguamento delle posizioni economiche riguarda anche il personale ATA in servizio nelle istituzioni scolastiche italiane all’estero, oltre che quello collocato fuori ruolo a qualsiasi titolo, ovvero in uno status equiparato a tutti gli effetti al servizio prestato nel ruolo di appartenenza.