Il personale ATA di terza fascia che si è inserito in graduatoria con riserva ha tempo fino al 30 aprile 2025 per conseguire la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD).
Il conseguimento della CIAD è necessario per confermare la propria posizione in graduatoria ed evitare la decadenza, in quanto la Certificazione è un requisito di accesso obbligatorio. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
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SOMMARIO
ToggleCos’è la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale
La CIAD è un attestato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e da Accredia, l’ente italiano di accreditamento.
Si tratta, più nel dettaglio, di una certificazione che valuta le competenze digitali di base secondo il quadro europeo DigComp.
Con il conseguimento della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale, i candidati devono dimostrare le seguenti abilità:
- Navigazione online e gestione delle informazioni;
- Comunicazione digitale e collaborazione;
- Creazione e modifica di contenuti digitali;
- Sicurezza informatica;
- Risoluzione di problemi tecnici.
CIAD per ATA: costi e obblighi
Per tutto il personale ATA di terza fascia (tranne che per il collaboratore scolastico), la CIAD rappresenta un obbligo fondamentale per mantenere la validità dell’iscrizione in graduatoria.
A differenza dei docenti, per i quali esistono agevolazioni come la Carta del Docente (bonus 500 euro), il personale ATA non beneficia di alcun incentivo economico per sostenere i costi del corso e della certificazione. Pertanto, ogni spesa è interamente a carico degli aspiranti.
Nonostante le richieste avanzate dai sindacati per ottenere agevolazioni o contributi per il personale ATA, finora non ci sono stati interventi in questa direzione. La CIAD, dunque, rimane un onere finanziario e organizzativo che ricade esclusivamente sui candidati.
Requisiti per una Certificazione CIAD valida
Non tutte le certificazioni digitali possono essere accettate come CIAD. Per essere valida, la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale deve rispettare specifiche caratteristiche indicate dal Ministero. In particolare:
- Logo Accredia: il certificato deve riportare il logo Accredia, che attesta l’accreditamento dell’ente ai sensi della norma ISO/IEC 17024.
- Norma di riferimento (ISO/IEC 17024): il certificato deve menzionare che è stato rilasciato in conformità con la norma ISO/IEC 17024, che regola la certificazione delle competenze.
- Codice di accreditamento dell’ente: deve essere riportato il codice di accreditamento rilasciato da Accredia all’ente certificatore.
- Descrizione delle competenze certificate: deve esserci una descrizione chiara e specifica delle competenze che la certificazione attesta, come “Certificazione di Alfabetizzazione Digitale – Livello Base”.
- Data di rilascio e validità: il certificato deve riportare la data di rilascio e, se applicabile, la data di scadenza o validità della certificazione.
- Numero del certificato: ogni certificato deve avere un numero univoco per essere tracciato e verificato.
- Firma dell’autorità competente: il certificato deve essere firmato da un responsabile dell’ente certificatore, che ne garantisce la validità.
- Possibilità di verifica pubblica del certificato: il certificato deve indicare che è possibile verificarne l’autenticità attraverso il sito web dell’ente o Accredia e deve essere conforme agli standard DigComp.
È quindi fondamentale che i candidati scelgano con attenzione l’ente di formazione presso cui conseguire la certificazione, verificando che sia conforme a questi criteri per evitare problemi successivi.