Concorso straordinario è abilitante?

Concorso straordinario è abilitante?

Concluse da pochi giorni le procedure di iscrizione, gli aspiranti docenti si chiedono: “il Concorso straordinario è abilitante”? La risposta è negativa.

Il Concorso in questione prevede fino a 70.000 assunzioni, entro giugno 2026. Questo obiettivo è stato inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e concordato a livello europeo. 

Il Concorso straordinario ter, in questa fase, prevede il successivo completamento della formazione con 30 o 36 crediti. Per raggiungere i 60 CFU previsti dalla Riforma Bianchi. 

La Riforma della Formazione iniziale e continua e del Reclutamento docenti ha rivisto, difatti, le procedure di selezione per il personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado. Ha lasciato, invece, inalterate le disposizioni per infanzia e primaria.

Cosa succede agli idonei non vincitori del Concorso docenti

Ma cosa succede se si superano le prove, scritta e orale, ma non si rientra tra i vincitori? Ci si può comunque iscrivere in prima fascia?

Vista la risposta negativa alla domanda se il Concorso straordinario è abilitante, capiamo che, superare le procedure di selezione, non garantisce automaticamente l’abilitazione all’insegnamento

I vincitori della procedura concorsuale otterranno, infatti, una supplenza annuale. Nel corso di suddetto anno, gli stessi dovranno intraprendere un percorso abilitante. La sfida principale si presenta per coloro che superano le prove, gli idonei, ma non rientrano tra i posti dei vincitori. 

Questi candidati non potranno accedere alla prima fascia GPS (Graduatorie provinciali per le supplenze) se non completano prima un percorso abilitante. In altre parole, il superamento delle prove non garantisce l’iscrizione immediata alle GPS.

I percorsi abilitanti

A partire dal 1° gennaio 2025, momento in cui la Riforma entrerà a pieno regime, il conseguimento dei 60 CFU/CFA sarà obbligatorio per tutti i futuri insegnanti.

Fino a quel momento, è in atto una fase transitoria che prevede 5 diversi percorsi:

  • 60 CFU: essenziali da inizio 2025, poiché, da quel momento, l’abilitazione sarà un requisito d’accesso imprescindibile per partecipare ai concorsi;
  • 30 CFU: destinati a docenti già abilitati o specializzati in un’altra classe di concorso o grado di istruzione;
  • 30 CFU, riservati a docenti con 3 anni di servizio nelle scuole statali o paritarie, di cui almeno 1 nella specifica cdc, e a coloro che hanno superato la prova del concorso “straordinario bis”;
  • 30 CFU, per i neolaureati o per coloro che non hanno ottenuto i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 (validi per l’accesso ai concorsi fino alla fine del 2024), con ulteriori crediti da integrare in caso di vittoria in un concorso;
  • 30 o 36 CFU, per coloro che si candidano ai concorsi senza essere già abilitati. 

Nell’ultimo caso, sono previste tre ulteriori tipologie di percorsi post-concorso: 

  1. da 30 CFU per chi si candida con il titolo di accesso + 3 anni di servizio negli ultimi 5 anni nella scuola statale, di cui almeno 1 nella specifica cdc per la quale si partecipa;
  2. da 30 CFU per chi prende parte al concorso con solo 30 CFU;
  3. da 36 CFU per chi si candida con il titolo di accesso + 24 CFU, ottenuti entro il 31 ottobre 2022.

Quando è possibile iscriversi in prima fascia

In definitiva, l’iscrizione in prima fascia delle GPS è possibile solo dopo aver completato con successo uno di questi percorsi abilitanti. Questa regola si applica sia ai candidati idonei, sia a coloro che sono risultati vincitori del Concorso.

Esiste la possibilità che il Ministero dell’Istruzione e del Merito decida di iscrivere i candidati in attesa di completare il corso abilitante con riserva. Tuttavia, al momento, questa è solo un’ipotesi basata su esperienze passate e non è ancora stata ufficialmente confermata. 

Resta da vedere, dunque, se il MIM introdurrà eventuali modifiche in futuro per agevolare l’accesso alla prima fascia delle GPS. Nel frattempo, i candidati devono prepararsi adeguatamente per affrontare queste sfide e perseguire il loro sogno di diventare insegnanti qualificati. 

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