Il bando del Concorso Straordinario ter 2023, previsto entro fine settembre, non è ancora stato pubblicato. Tutta colpa della Commissione Europea che non ha ancora dato il proprio via libera, sebbene il testo sia a Bruxelles già da diverse settimane.
Ad ogni modo, sembra che il fondamentale visto potrebbe finalmente arrivare entro questa settimana. In modo da permettere poi al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, di autorizzare l’aumento del numero di posti messi a bando già anticipato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Pertanto, alla luce dei vari adempimenti burocratici ancora necessari, prima dell’avvio della procedura concorsuale, è difficile ipotizzare che l’uscita del bando possa avvenire nei prossimi giorni. Molto più probabile, invece, che lo stesso arrivi settimana prossima e, comunque, entro il 15 ottobre. Con le prove d’esame che, a questo punto, inizieranno non prima della seconda metà di novembre.
SOMMARIO
Toggle- Il Concorso Straordinario ter 2023
- Concorso straordinario ter bando: i requisiti
- Concorso straordinario ter bando: tipologie di scuole e classi di concorso
- Concorso straordinario ter bando: le prove d’esame
- Concorso straordinario ter 2023: posti disponibili
- Le assunzioni dei vincitori
- Concorso straordinario ter bando: cosa studiare?
Il Concorso Straordinario ter 2023
Il Concorso Straordinario rientra nell’ambito delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il cui obiettivo è, nello specifico, quello di raggiungere le 70.000 immissioni in ruolo entro il 2024.
Il PNRR ha, infatti, impresso un’importante svolta al sistema di reclutamento dei docenti. Tant’è che nel 2024 e nel 2025 sono previsti ulteriori concorsi scuola – questa volta ordinari – per completare il piano di assunzioni fissato.
Tuttavia, i ritardi finora accumulati dal Concorso straordinario ter 2023 rischiano di avere inevitabili ripercussioni sulle tempistiche fissate dal PNRR. E questo nonostante gli oltre 40mila posti che saranno coperti proprio grazie a questa procedura. Tant’è che il governo ha già provveduto a chiedere formalmente una proroga a Bruxelles.
Concorso straordinario ter bando: i requisiti
L’annuncio relativo all’intenzione del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) di indire il Concorso straordinario ter 2023 risale allo scorso 6 aprile. Ovvero ben sei mesi fa. E dalle dichiarazioni del Ministro Valditara era subito emersa la volontà di mettere in piedi una procedura veloce e semplificata, in modo da procedere con le assunzioni dei vincitori entro settembre. Vale a dire, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2023-2024.
Ma le cose non sono andate come sperato: il bando è ancora in attesa di pubblicazione e per le immissioni in ruolo collegate al concorso bisognerà aspettare l’anno scolastico 2024-2025.
Uno dei pochi punti certi, a dispetto delle varie questioni ancora in attesa di chiarezza, è quello relativo ai requisiti per partecipare al Concorso straordinario ter:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Tuttavia, ai candidati sarà richiesto anche il possesso di uno dei seguenti titoli:
- laurea di accesso alla classe di concorso;
- oppure diploma per ITP;
- oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.
Per ulteriori chiarimenti al riguardo, è possibile consultare le FAQ contenute in questo articolo.
Concorso straordinario ter bando: tipologie di scuole e classi di concorso
Ad oggi non si hanno ancora notizie certe in merito alle scuole che saranno interessate dal Concorso straordinario. Sembra, tuttavia, abbastanza probabile che lo stesso possa riguardare esclusivamente la scuola Secondaria di primo e di secondo grado.
Non manca, tuttavia, chi si dice convinto che il Concorso riguarderà, di contro, le scuole di ogni ordine e grado (Infanzia, Primaria, Secondaria di I e di II grado). E questo in considerazione del fatto che a luglio, nel corso dell’informativa del MIM ai sindacati rappresentativi del settore scolastico in merito allo Schema di Decreto ministeriale relativo ai concorsi, siano state illustrate le procedure sia per Infanzia e Primaria che per le Secondarie.
Per quanto concerne, invece, le classi di concorso coinvolte, le informazioni disponibili suggeriscono un focus sulle aree in cui si registra una marcata mancanza di personale qualificato.
In quest’ultimo caso, tuttavia, le scelte verranno applicate a livello regionale, sulla base delle singole necessità.
Concorso straordinario ter bando: le prove d’esame
Tramontata definitivamente l’ipotesi, a lungo accarezzata, di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 prevedrà due prove, una scritta e una orale.
Prova scritta
La prova scritta (computer based) rappresenta certamente una delle prove concorsuali fondamentali.
La stessa avrà una durata complessiva di 100 minuti e sarà composta da 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, lingua inglese B2 e competenze digitali.
Nello specifico, per i posti comuni sono previsti 40 quesiti di cui:
- 10 quesiti di ambito pedagogico;
- 10 quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione;
- 20 quesiti di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione.
Per i posti di sostegno saranno, invece, previsti 40 quesiti relativi alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità. Finalizzati a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati relativamente ai contenuti e alle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno saranno presenti:
- 5 quesiti in ambito linguistico (Inglese B2);
- 5 quesiti in ambito digitale.
Ciascuno dei quesiti – che verranno somministrati ai candidati in ordine assolutamente casuale – è seguito da quattro possibili risposte, di cui una sola corretta.
Prova orale
La prova orale sarà diversa a seconda che si partecipi per i posti comuni o per quelli di sostegno.
Posti comuni:
La prova orale per i posti comuni sarà finalizzata a verificare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesta.
La stessa dovrà, altresì, accertare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Incluso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici vigenti.
Durante la stessa verrà, inoltre, svolto un apposito test didattico specifico (lezione simulata).
Posti di sostegno:
La prova orale per i posti di sostegno valuterà, a sua volta, la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Finalizzate alla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità.
Anche in questo caso, durante la prova orale verrà svolto un apposito test didattico specifico (una lezione simulata).
I candidati che supereranno le prove sottoscriveranno un contratto di supplenza annuale durante il quale dovranno poi integrare i CFU mancanti prima di conseguire l’abilitazione ed essere assunti a tempo indeterminato.
Concorso straordinario ter 2023: posti disponibili
Il 9 settembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 il decreto 3 agosto 2023 con il quale il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, hanno autorizzato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ad avviare l’iter relativo alla procedura concorsuale.
Il provvedimento ha, inoltre, fissato in 30.216 i posti destinati al personale docente, così ripartiti:
- 21.101 su posto comune;
- 9.115 su posto di sostegno.
Tuttavia, appena pochi giorni dopo, il Ministro Valditara – confermando le nostre anticipazioni – ha chiosato: “I posti di questa tornata saranno 40mila: abbiamo recuperato i 10mila non coperti l’estate”.
Cerchiamo di chiarire meglio questo passaggio.
Come noto, sul complesso di 81.023 posti vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2023/2024 erano già stati accantonati, prima delle nomine in ruolo, 30.216 posti che rappresentano il numero delle disponibilità riservate al primo concorso PNRR.
Tuttavia, sono state effettuate soltanto 40.462 nomine in ruolo su un contingente di 50.807 posti. Mentre risultano non assegnati 10.345 posti a causa delle rinunce al ruolo o a una scarsa risposta, soprattutto, alla prima operazione di call veloce su posto comune e sostegno.
Da qui la decisione del MIM di aggiungere tali posti a quelli destinati ai vincitori del Concorso straordinario ter 2023. Che saranno, pertanto, 40.561 così ripartiti:
- 26.777 su posto comune;
- 13.784 su sostegno.
Come abbiamo già accennato in precedenza, parlando della probabile pubblicazione del bando entro la fine di settembre, viene spontaneo chiedersi se questa rimodulazione dei posti disponibili non andrà ad incidere anche sui tempi di attuazione della procedura concorsuale.
Costringendo il MIM a rimandare ulteriormente la pubblicazione del bando e, di conseguenza, lo svolgimento delle prove d’esame. Che, a questo punto, potrebbe slittare a fine ottobre o, addirittura, a novembre.
Le assunzioni dei vincitori
Una volta terminato il Concorso Straordinario ter 2023 si passerà alle procedure di assunzione che seguiranno – è bene chiarirlo subito – dei criteri particolarmente rigidi.
Il Concorso nasce nell’ambito degli obiettivi del PNRR (70mila immissioni in ruolo entro il 2024), ma anche per dare una risposta alla precarietà e alla continuità didattica. Ma, allo stesso tempo, si inserisce anche nell’ottica di garantire una sempre maggiore qualità dell’istruzione nelle scuole italiane.
Tra l’altro, ai vincitori sarà richiesta l’integrazione di ulteriori 30 CFU. Ricordiamo, infatti, che la Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti approvata dalla legge n. 79 del 29 giugno 2022 (conversione in legge – con modificazioni – del decreto n. 36 del 30 aprile 2022) prevede l’introduzione di 60 CFU al posto dei classici 24 CFU.
In particolare, i vincitori del Concorso Straordinario saranno assunti con un contratto di supplenza annuale (fino al 31 agosto) durante il quale dovranno, appunto, conseguire i 30 CFU integrativi.
Concorso straordinario ter bando: cosa studiare?
Tramontata definitivamente l’ipotesi, a lungo accarezzata, di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà strutturato su due prove, una scritta e una orale.
I programmi ufficiali saranno resi noti insieme alla pubblicazione del relativo bando. Intanto, però, riteniamo utile proporre quelli utilizzati negli ultimi concorsi, sia per posto comune che per posto di sostegno, ben sapendo che non sono previste variazioni significative.
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Da precisare, tuttavia, che la bozza in questione contiene i programmi di tutte le classi di concorso. Ma difficilmente il Concorso Straordinario ter riguarderà tutte le classi di concorso.
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CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023
DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 211 del 09.09.2023
PROGRAMMA CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 – SCUOLE SECONDARIE