Le certificazioni informatiche GPS

certificazioni informatiche GPS

Quando si parla di certificazioni informatiche GPS molti possono andare in confusione. Difatti, questo tipo di attestati sono molteplici e presentano caratteristiche diseguali tra di loro.

Analizzarle con cura può rivelarsi fondamentale per quanti anelano a concretizzare il proprio sogno: diventare insegnanti. Le certificazioni informatiche GPS, infatti, hanno una doppia valenza.

Da una parte sono utili per incrementare quella che è conosciuta come formazione docenti. Gli aspiranti professori possono ampliare in tal modo le abilità nel settore digitale.

Dall’altra parte, invece, possono aumentare le proprie opportunità di essere chiamati per una supplenza scolastica. I siffatti attestati, grazie al punteggio conferito, aiutano i candidati a scalare le graduatorie insegnanti.

Maggiori dettagli al riguardo vengono forniti dall’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022. Attraverso tale normativa, infatti, il MIUR ha aggiornato le Graduatorie Provinciali per le Supplenze.

Un elemento che verrà analizzato con maggiori dettagli in seguito. Questo, infatti, servirà a contestualizzare meglio l’argomento trattato.

Quali certificazioni informatiche GPS 2022

Parlando delle certificazioni informatiche GPS è inevitabile fare un breve cenno sul perché della loro importanza. La scuola digitale è divenuta oramai una realtà anche nel nostro Paese. Docenti e discenti sono tenuti a padroneggiare le basi delle TIC.

Con tale sigla ci si riferisce alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. In inglese, invece, sono conosciute come Information and Communications Technology (ICT).

Queste ultime risultano essenziali nel nuovo assetto didattico. Possono essere adoperate per la conoscenza dei computer, dei software, dei siti Internet e delle varie piattaforme Web.

Per implementare tali competenze, gli aspiranti docenti possono fare affidamento su alcuni corsi formativi. Essi sono rappresentati dalle certificazioni informatiche GPS 2022. Quest’ultime aiutano anche a conquistare nuovo punteggio da immettere nelle graduatorie.

Tra gli attestati valevoli per lo scopo si possono annoverare quelli riportati di seguito:

  • il corso LIM;
  • il corso Tablet;
  • il corso EIPASS;
  • il corso Coding;
  • il corso Strumenti informatici.

Tutti percorsi formativi di una certa rilevanza. Proprio per tale ragione, sarà il caso di snocciolarne le caratteristiche fondanti degli stessi. Essi risultano davvero molto utili per l’accrescimento del singolo professionista del settore scuola.

Quali sono le certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR

Ovviamente, i corsi appena menzionati devono essere forniti da enti riconosciuti dal MIUR. Tale approvazione avviene seguendo una precisa normativa. Essa è riscontrabile nella Direttiva n. 170 del 21 marzo 2016. Risulta necessario, inoltre, analizzare questi percorsi di formazione per meglio comprenderli.

Il corso LIM riguarda il corretto utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale. In questo modo, gli insegnanti e gli aspiranti tali potranno conoscere tutte le potenzialità di uno strumento molto adoperato nelle aule italiane.

La lavagna elettronica è usata dagli insegnanti per leggere un testo, scrivere, disegnare, condividere immagini, ma anche video. Ciò implementa un metodo differente di fare didattica inglobando anche gli studenti che usufruiscono del sostegno.

Il corso Tablet è incentrato proprio sulla conoscenza specifica dell’oggetto in questione. Le sue potenzialità sono state rese evidenti durante la pandemia e il lockdown. Esso provvede a implementare quella che è la didattica tradizionale.

Saper usare questo strumento permette di far uso di metodologie innovative. Quest’ultime si rivolgono agli studenti per meglio coinvolgerli durante le spiegazioni in classe. Inoltre, si possono utilizzare anche numerose applicazioni su Internet create appositamente per implementare le lezioni.

Il corso EIPASS è utile per conseguire il Passaporto Europeo di Informatica. Il Decreto Ministeriale n. 59 del 26 giugno 2008 lo ha inserito nei titoli sfruttabili all’interno delle graduatorie e dei concorsi nazionali.

Ciò spiega anche il motivo per cui sia molto apprezzato anche dalle aziende private. Infatti, può essere un ottimo biglietto da visita all’interno del proprio curriculum vitae.

Il suo scopo è quello di formare i candidati su tematiche quali i fondamenti delle TIC, il destreggiarsi nel Web e la sicurezza informatica. Tutto ciò concede il riconoscimento internazionale di tale attestato che non fa altro che confermarne la validità.

Il corso Coding serve ad avvicinare gli insegnanti e i futuri tali a quello che è definito come pensiero dinamico. Questo percorso formativo si sofferma in maniera particolare sul pensiero computazionale e tecnologico.

Tutto ciò risulta molto utile nel momento in cui si debbano affrontare delle situazioni intricate. Il corso Coding, infatti, si basa sul problem solving

Tale capacità può essere poi trasmessa dai docenti agli allievi. Inoltre, può rivelarsi fondamentale per apprendere le competenze della programmazione.

Infine, c’è il corso Strumenti informatici. Questa preparazione è indispensabile nell’ottica della didattica innovativa. Il docente può sfruttare questa certificazione informatica GPS per acquisire nuove funzioni.

Queste ultime servono a usare le competenze digitali durante le lezioni in classe. Il programma affronta tematiche essenziali quali la dispersione scolastica e l’integrazione scolastica.

Il tutto, inoltre, è da ricollegarsi agli innumerevoli strumenti che possono aiutare a realizzare la didattica innovativa.

Certificazioni informatiche GPS 2022

Come annunciato in precedenza, le certificazioni informatiche GPS 2022 sono state regolate dal MIUR. In particolare, esse seguono quanto stabilito dall’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022.

Tale normativa ha avuto il compito di aggiornare le Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Il suo scopo è disciplinare per il biennio 2022/23 e 2023/24. Il tutto serve per riuscire a distribuire gli incarichi a tempo determinato nella scuola italiana.

Oltre alle GPS, inoltre, sono state aggiornate anche le Graduatorie di Istituto. Negli allegati a tale ordinanza, inoltre, è presente anche la tabella dei titoli valutabili nelle graduatorie.

Si ripete, a tal punto, un concetto indispensabile. Il docente, o aspirante tale, può acquisire tutte le certificazioni informatiche che ritiene utili per l’ampliamento delle proprie conoscenze.

Come si è visto, infatti, la loro diversità serve a colmare diversi tipi di lacune informatiche. Inoltre, ampliano notevolmente la visione dell’istruzione da impartire agli allievi.

Nell’OM, però, si afferma che ci sono dei limiti di attestati da poter inserire nella domanda per l’iscrizione alle GPS.

In suddetta istanza, infatti, si possono annoverare un massimo di quattro certificazioni informatiche. Ognuna di essa viene conteggiata con il valore di 0,5 punti per un totale massimo di 2 punti in più.

La didattica digitale

Chi si appresta a lavorare nelle aule scolastiche come insegnante non può esimersi dall’apprendere alcune nozioni. Tra di esse si deve necessariamente menzionare la didattica digitale. Quest’ultima, infatti, ha assunto un ruolo essenziale negli ultimi anni.

La didattica digitale, inoltre, ha ancora più valore a seguito della pandemia che ha colpito l’umanità a partire dal 2020. La DAD, per esempio, ha preso il via attraverso la Nota Dipartimentale n. 388 del 17 marzo 2020.

In ogni caso, per didattica digitale si è andata a delineare attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale. Quest’ultimo è scaturito dalla Legge n. 107 del 13 luglio 2015. L’innovazione scolastica, infatti, è vista attraverso la lente dell’innovazione tecnologica.

Questo progetto vuole unire la didattica tradizionale alle risorse informatiche. Il piano in questione risponde all’esigenza di combinare l’educazione alla tecnologia senza lasciare indietro il fattore umano.

Una vera e propria azione culturale, oltre che di sistema. L’amministrazione, la formazione e l’apprendimento non possono più evitare di contemplare al proprio interno gli elementi digitali.

In questo modo si vuole ampliare il bagaglio culturale degli studenti. Il tutto trasmettendo una capacità di imparare in maniera trasversale. Uno sforzo collettivo che vede impegnati la scuola, il Governo, gli insegnanti e gli stessi allievi.

Si ricorda, infine, che nel documento fornito dal MIUR per quanto riguarda il Piano Nazionale Scuola Digitale ci sono degli elementi precisi.

Essi servono a far capire la situazione delle scuole del nostro Paese nel settore informatico. Infatti «i dati dell’indagine OCSE TALIS 2013 vedono l’Italia al primo posto per necessità di formazione ICT dei propri docenti».

L’importanza dell’ICT nella didattica quotidiana

Nella scuola odierna, dunque, non si possono non conteggiare le nuove tecnologie. Infatti, gli studenti oramai sono nativi digitali. Proprio per tale ragione, coloro che vogliono intraprendere la carriera del professore devono sondarne le fondamenta.

Ciò è utile anche per consentire ai tutori di far comprendere ai bambini e agli adolescenti come fare un uso consapevole dell’informatica. Per impedire un divario culturale tra docenti e discenti, dunque, sono necessarie le certificazioni informatiche GPS.

I sistemi pedagogici devono unirsi a quelli digitali. In questo modo si possono attrarre i più giovani in maniere sempre più coinvolgenti.

Un modo differente di comunicare che può integrare al proprio interno anche la didattica inclusiva. La Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010, per esempio, ha riconosciuto i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, conosciuti come BES.

In tale ottica si può comprendere l’importanza della didattica digitale. Quest’ultima può fornire gli strumenti adeguati in diversi contesti. Ciò consente agli allievi con diverse problematiche di partecipare più facilmente alle lezioni.

Il sostegno, infatti, non è riservato solo ed esclusivamente agli studenti con deficit fisici e/o psicologici. Esso può essere adoperato anche in casi di difficoltà sociali o culturali.

Tutto ciò riguarda ogni tipo di insegnante in classe, non solo i docenti di sostegno. La formazione continua, dunque, risulta essere obbligatoria. In tal modo si possono acquisire le competenze necessarie per una didattica inclusiva.

Ecco perché, ancora una volta, risultano evidenti i motivi per cui si dovrebbe cercare di ottenere più certificazioni informatiche possibili. In tal modo si può abbracciare un nuovo modo di insegnare che includa anche gli strumenti tecnologici utili allo scopo.

Condividi questo articolo