Le Graduatorie 24 ATA

Le graduatorie 24 ATA

Il mondo della scuola è complesso. Al suo interno ci sono diversi dipendenti ognuno con le proprie caratteristiche. In questo pezzo si vogliono snocciolare le graduatorie 24 ATA con i relativi professionisti che le popolano.

Questi specifici elenchi servono a reclutare i dipendenti degli istituti che operano come personale ATA. Se si vuole entrare a fare parte di tale compagine, è opportuno analizzare suddette graduatorie.

Le differenti graduatorie ATA

Le graduatorie 24 mesi ATA non sono le uniche per questo settore lavorativo. Ce ne sono, infatti, di differenti. Per prima cosa bisogna specificare che con ATA si va a intendere il personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

Infatti, all’interno di esso possiamo trovare un fitto numero di dipendenti come:

  • il collaboratore scolastico;
  • l’assistente amministrativo;
  • l’assistente tecnico;
  • il collaboratore scolastico addetto alle aziende agrarie;
  • il cuoco;
  • l’infermiere;
  • il guardarobiere;
  • il direttore dei servizi generali e amministrativi.

Ogni scuola presenta delle liste a cui fare riferimento per il reclutamento dei dipendenti. Ciò è da leggersi nell’ottica dell’assegnazione del servizio a tempo determinato. Si parla, infatti, di graduatorie di circolo e d’istituto personale ATA.

Come nel caso delle GPS per i docenti, anche qui c’è una suddivisione in fasce. Al medesimo modo, tale ripartizione permette di comprendere l’ordine con cui i vari candidati verranno convocati dagli istituti.

Graduatorie 24 ATA. Diversità con le altre

Le graduatorie 24 ATA, naturalmente, presentano delle diversità rispetto alle altre. Le fasce di cui si parlava in precedenza sono tre:

  • prima fascia;
  • seconda fascia;
  • terza fascia.

Nella prima fascia configurano tutti i candidati appartenenti alle graduatorie provinciali permanenti. A stabilirne i criteri ci ha pensato il Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994.

Nella seconda fascia, che presenta coloro che sono immessi nelle graduatorie provinciali a esaurimento.

La legislazione di riferimento è composta dal Decreto Ministeriale n. 75 del 19 Aprile 2001 e dal Decreto Legislativo n. 35 del 21 gennaio 2004. Infine, alla terza fascia partecipano i possessori dei soli titoli.

Graduatorie 24 ATA. Graduatorie provinciali permanenti

Quando si parla di graduatorie 24 ATA ci si riferisce alle graduatorie 24 mesi. Esse sono conosciute anche come graduatorie provinciali permanenti.

Questo tipo di elenchi vengono adoperati per poter assumere i diversi dipendenti a tempo indeterminato. Coloro che abbiano alle proprie spalle 24 mesi di servizio, quindi, possono iscriversi ai concorsi su base provinciale per soli titoli.

I requisiti di accesso sono diversi. Come si è già visto, bisogna avere il servizio utile alle proprie spalle. Esso si quantifica in 23 mesi e 16 giorni.

Bisogna avere anche i titoli del caso, ma non solo. Tra i requisiti ci sono anche:

  • operare come personale ATA nella scuola italiana. Ciò deve avvenire nella stessa provincia per cui si fa richiesta e per il medesimo ruolo;
  • essere già immessi all’interno delle graduatorie provinciali a esaurimento. Anche qui bisogna eseguire un lavoro nella stessa provincia e nell’identica posizione per cui si concorre;
  • essersi iscritti alla terza fascia del personale ATA.

Il servizio utile

L’esperienza, dunque, è un fattore primario per potersi inserire nelle graduatorie 24 ATA. Ecco, allora, che è giunto il momento di qualificare quale sia o meno il servizio utile allo scopo.

Naturalmente, a pesare sulla bilancia sono i periodi di servizio effettivamente effettuati. Non solo, poiché a norma di legge devono essere valutati anche i vari momenti di assenza causati, per esempio, dalla malattia.

Si possono tenere in considerazione anche tutte quelle frazioni di tempo relative alle assenze dal lavoro che non sono state compensate. Queste ultime, però, non devono interrompere in alcun modo l’anzianità di servizio.

Un esempio per far comprendere quanto si sta affermando sono i diversi congedi parentali di cui si può usufruire nel corso della propria carriera.

I 24 mesi di tempo, di ogni caso, possono essere anche sommati tra i vari periodi in cui si è operato nella scuola. Si ricorda, inoltre, che una supplenza superiore ai 15 giorni viene considerata alla stregua di un intero mese.

Perché rimanere aggiornati

Da quanto detto fino a questo momento, dunque, è semplice comprendere il motivo per cui bisogna sempre rimanere aggiornati. Il personale ATA, infatti, prevede una moltitudine di professionisti ognuno con le proprie funzioni.

Tutti questi soggetti, però, concorrono per poter raggiungere il ruolo a tempo indeterminato. Per far ciò, è evidente, bisogna conoscere ogni aspetto delle graduatorie 24 ATA.

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