Le graduatorie ATA sono un argomento vitale per quanti aspirano a operare come personale ATA. In tale compagine lavorativa rientrano numerosi dipendenti. Ognuno di essi ha le proprie caratteristiche e graduatorie di appartenenza.
Infatti, ci sono dei criteri ben precisi che catalogano l’ingresso nel mondo occupazionale dei candidati. A elencarne i requisiti opportuni, come sempre, ci pensa il Ministero dell’Istruzione.
A tale ministero, inoltre, spetta un ulteriore compito. Deve dividere i vari impiegati all’interno di molteplici graduatorie.
Queste ultime servono per assegnare le supplenze più o meno lunghe. Oltre a ciò, tramite le stesse si può ottenere il ruolo a tempo indeterminato.
Quindi, scandagliare tale argomento è rilevante. Esso permette di acquisire le informazioni essenziali per approcciarsi a operare nel reparto scolastico.
SOMMARIO
ToggleCosa sono le graduatorie ATA
La cosa predominante da stabilire è che cosa effettivamente siano le graduatorie ATA. Esse sono il mezzo per ricoprire le posizioni proprie del personale ATA.
Sotto tale dicitura si possono annoverare diversi tipi di dipendenti distribuiti nelle aree profilo. Si possono, quindi, trovare:
- nell’area A, il collaboratore scolastico;
- nell’area AS, il collaboratore scolastico addetto all’azienda agraria, l’assistente amministrativo, l’assistente tecnico;
- nell’area B, l’infermiere, il cuoco, il guardarobiere;
- nell’area D, il direttore dei servizi generali e amministrativi.
Le graduatorie ATA servono a schedare tali professionisti. La loro funzione è quella di decretare a chi debba essere conferito un incarico. A seconda della lista di appartenenza, inoltre, il servizio da prestare può variare nelle tempistiche.
Per iscriversi, ovviamente, si devono possedere i titoli adatti. Essi sono utilizzati solitamente per delineare quale professione lavorativa occupare.
In questo caso, però, per entrare nelle graduatorie si deve prestare la giusta attenzione non solo ai titoli. Si deve tenere conto anche del servizio svolto nel corso degli anni o dei mesi.
Graduatorie provinciali permanenti
Le graduatorie ATA sono delle vere e proprie graduatorie di istituto. Esse si distinguono in tre fasce. Ognuna di essa è distinta e separata dalle altre.
Tale frazionamento scandisce anche l’ordine con il quale i candidati vengono chiamati a prestare servizio. La ripartizione avviene in tal modo:
- Graduatorie provinciali permanenti, servono per assegnare il ruolo a tempo indeterminato. Inoltre, vengono impiegate per stabilire a chi debbano toccare le supplenze annuali;
- Graduatorie ed elenchi provinciali a esaurimento, per le supplenze annuali o quelle temporanee;
- Graduatorie di circolo e d’istituto, adottate per accordare le supplenze temporanee.
Le prime tra di esse sono le Graduatorie provinciali permanenti. Si può accedere alle stesse tramite i soli titoli. Infatti, in maniera annuale gli Uffici Scolastici Regionali ne aprono l’opportunità agli aventi diritto.
Ciò avviene ai sensi dell’articolo n. 554 del Decreto Legislativo n. 297 del 1994 e dell’Ordinanza Ministeriale n. 21 del 23 febbraio 2009.
Sono anche conosciute come graduatorie ATA 24 mesi. Il motivo è abbastanza semplice. Esse sono riservate a chi detiene 24 mesi di servizio alle proprie spalle. Per la precisione, si tratta di 23 mesi e 16 giorni.
L’assegnazione del ruolo a tempo indeterminato avviene in base ad alcuni fattori. Essi sono il numero dei posti disponibili autorizzati e il punteggio in graduatorie dei soggetti presi in esame.
Le supplenze annuali, inoltre, possono arrivare fino al 31 agosto o fino al 30 giugno. Nel primo caso si parla di termine dell’anno scolastico, mentre nel secondo di termine delle attività didattiche.
Graduatorie ed elenchi provinciali a esaurimento
Nella seconda fascia delle graduatorie ATA ci sono vari elementi. C’è una specifica normativa su cui si fondano le Graduatorie ed elenchi provinciali a esaurimento.
Il Decreto Ministeriale n. 75 del 19 Aprile 2001 è seguito da coloro che sono nelle Graduatorie provinciali a esaurimento di collaboratore scolastico. Inoltre, negli Elenchi provinciali a esaurimento ci sono:
- l’assistente amministrativo;
- l’assistente tecnico;
- il cuoco;
- l’ infermiere;
- il guardarobiere.
L’addetto alle aziende agrarie, invece, è immesso negli Elenchi provinciali a esaurimento propri della sua categoria. Il tutto è espletato ai sensi del Decreto Ministeriale DM n. 35 del 24 marzo 2004.
Il motivo del suo nome è perché non sono previsti ulteriori aggiornamenti. Una volta assunti tutti i suoi candidati, infatti, tale ripartizione sparirà completamente.
Si accedeva alla stessa con 30 giorni di servizio nel medesimo ruolo richiesto. Tali giorni potevano anche essere non continuativi.
Graduatorie di circolo e d’istituto
La terza fascia delle graduatorie ATA è rappresentata dalle Graduatorie di circolo e d’istituto. Qui sono presenti quanti abbiano dalla loro parte i meri titoli di accesso alle varie professioni. La loro validità ha una durata triennale.
Il sistema di iscrizione alle stesse è ormai completamente digitalizzato. L’aspirante in questione può scegliere 30 istituzioni scolastiche appartenenti alla medesima provincia.
L’iscrizione può avvenire attraverso la Piattaforma POLIS-Istanze OnLine. I titoli da valutare possono essere anche quelli relativi alle certificazioni informatiche acquisiti presso enti riconosciuti dal MIUR.
Questo tipo di graduatoria è utile esclusivamente per le supplenze. Risulta, però, essere ottima per i candidati che entrano per la prima volta nel mondo della scuola.
Infatti, il servizio svolto in tale modo può essere accumulato. L’attività prestata, dunque, è indispensabile per raggiungere i fatidici 24 mesi utili per salire in prima fascia.
Titoli di accesso per le graduatorie ATA
Per concretizzare il sogno di lavorare come personale ATA, quindi, bisogna fare un’unica cosa. Si deve attendere l’aggiornamento delle graduatorie ATA terza fascia.
Quest’ultime, come si è visto, aprono le porte delle supplenze a breve termine utili per giungere alla prima fascia. Tale aggiornamento è previsto per il 2024.
Infatti, la durata di tali graduatorie è triennale. L’ultimo rinnovo è stato effettuato nella primavera del 2021.
L’inserimento deve essere svolto anche attraverso i titoli di studio significativi per ciascuna posizione a cui si aspira. Un collaboratore scolastico, per esempio, deve avere un curriculum vitae differente rispetto a un assistente tecnico.
Per il collaboratore scolastico è necessario avere un diploma di maturità. Può essere adoperato anche un diploma di qualifica triennale proveniente da un istituto professionale.
Infine, sono validi altresì il diploma di maestro d’arte e il diploma di scuola magistrale per l’infanzia.
Il collaboratore scolastico addetto alle aziende agrarie deve attestare una tra le qualifiche professionali riportate di seguito:
- operatore agroambientale;
- operatore agroindustriale;
- operatore agrituristico.
Il diploma risulta essere il titolo d’ingresso da adoperare per diventare assistente amministrativo. Differente è il discorso per l’assistente tecnico.
In tal caso si richiede un diploma di maturità con accesso a uno o più laboratori. Questo professionista, infatti, opera esclusivamente nelle scuole secondarie di II grado.
Il cuoco è presente nei convitti e negli educandati. Ivi si palesa l’obbligo di avere un diploma di qualifica professionale come Operatore dei servizi di ristorazione, settore cucina.
Sempre nei convitti e negli educandati sono presenti due ulteriori professionisti. Il primo è l’infermiere, che deve avere una laurea in Scienze Infermieristiche.
Il secondo, invece, è il guardarobiere, che deve possedere un diploma di qualifica professionale di Operatore della moda.
Infine, c’è il direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA). Per quest’ultimo si richiede una laurea magistrale in Giurisprudenza.
In alternativa, si può presentare una laurea magistrale in Scienze Politiche e Amministrative o in Economia e Commercio.