MEF, 45mila posti Concorso Straordinario ter?

MEF, 45mila posti Concorso Straordinario ter

Cresce l’attesa per la pubblicazione del Regolamento relativo al Concorso Straordinario ter 2023. E, soprattutto, del relativo bando – atteso entro novembre.

I passaggi preliminari, invece, sono già stati completati.

Il 9 settembre scorso, infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 il decreto 3 agosto 2023 con il quale il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, hanno autorizzato il MIM ad avviare l’iter relativo al Concorso Straordinario ter 2023. Autorizzando 30.216 posti così ripartiti:

  • 21.101 su posto comune;
  • 9.115 su posto di sostegno.

Il 25 ottobre il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha quindi avviato le attività di censimento e collaudo delle aule informatizzate – che si chiuderanno il 10 novembre – per l’espletamento delle procedure concorsuali. 

Infine, il 26 ottobre – dopo il fondamentale via libera della Commissione Europea – il capo del dicastero di viale Trastevere ha firmato i decreti che dettano le regole per lo svolgimento dei prossimi concorsi per il reclutamento dei docenti nelle scuole di ogni ordine e grado. 

MEF, 45mila posti Concorso Straordinario ter?

30mila o 45mila posti per il Concorso Straordinario ter 2023? É la domanda (ancora senza una risposta definitiva) che continuano a farsi migliaia di aspiranti docenti. E che centinaia di nostri lettori ci propongono. Cerchiamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza.

Il già citato decreto 3 agosto 2023 ha autorizzato 30.216 posti per la procedura concorsuale annunciata dal MIM lo scorso 6 aprile. La prima della fase transitoria prevista dalla Riforma Bianchi nell’ambito degli obiettivi del PNRR.  

E, sebbene il Ministro Valditara abbia comunicato alle organizzazioni sindacali di aver chiesto al MEF un incremento di ulteriori 14.438 posti, nell’ultimo comunicato stampa del MIM non viene fatto alcun riferimento a tale dato. Di contro, si parla esplicitamente di “circa 30mila posti”. 

Che fine faranno, quindi, i 14.438 posti residuati dalle immissioni in ruolo? Ebbene, da alcune indiscrezioni provenienti dai corridoi del dicastero di viale Trastevere, sembrerebbe che la partita non sia ancora definitivamente chiusa

L’ultima parola in tal senso spetterebbe al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sarà quest’ultimo, infatti, a dover valutare la sostenibilità finanziaria della variazione ed eventualmente autorizzare un totale di 44.654 posti per il Concorso Straordinario ter.

I requisiti del Concorso docenti straordinario ter 2023

In attesa che la pubblicazione del bando chiarisca se saranno 45mila i posti del Concorso Straordinario ter, facciamo il punto sui requisiti necessari: 

  • 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
  • oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Ai candidati, tuttavia, sarà richiesto anche il possesso di uno dei seguenti titoli:

  1. Scuola dell’Infanzia e Primaria:
  • laurea abilitante in Scienze della formazione primaria;
  • diploma di abilitazione magistrale o diploma sperimentale a indirizzo linguistico (conseguito entro il 2001/2002).
  • titolo di specializzazione sul sostegno.

  1. Scuola Secondaria di primo e secondo grado:
  • laurea di accesso alla classe di concorso;
  • oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno. 

Per ulteriori chiarimenti al riguardo, è possibile consultare le FAQ contenute in questo articolo

45mila posti Concorso Straordinario ter: le prove d’esame

Tramontata definitivamente l’ipotesi, a lungo accarezzata, di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà strutturato su due prove, una scritta e una orale.

Prova scritta

La prova scritta (computer based) avrà una durata complessiva di 100 minuti e sarà composta da 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, lingua inglese B2 e competenze digitali.

Nello specifico, per i posti comuni sono previsti 40 quesiti di cui:

  • 10 quesiti di ambito pedagogico;
  • 10 quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione;
  • 20 quesiti di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione.

Per i posti di sostegno saranno, invece, previsti 40 quesiti relativi alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità. Finalizzati a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati relativamente ai contenuti e alle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno saranno presenti:

  • 5 quesiti in ambito linguistico (Inglese B2);
  • 5 quesiti in ambito digitale.

Ciascuno dei quesiti – che verranno somministrati ai candidati in ordine assolutamente casuale – è seguito da quattro possibili risposte, di cui una sola corretta. 

Prova orale

La prova orale avrà caratteristiche diverse a seconda della tipologia di posti per la quale si partecipa (posti comuni o posti di sostegno).

Posti comuni:

La prova orale per i posti comuni sarà finalizzata a verificare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesta.

La stessa dovrà, altresì, accertare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Incluso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici vigenti. 

Durante la stessa verrà, inoltre, svolto un apposito test didattico specifico (lezione simulata).

Posti di sostegno:

La prova orale per i posti di sostegno valuterà, a sua volta, la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Finalizzate alla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità. 

Anche in questo caso, durante la prova orale verrà svolto un apposito test didattico specifico (una lezione simulata).

I candidati che supereranno le prove sottoscriveranno un contratto di supplenza annuale durante il quale dovranno poi integrare i CFU mancanti prima di conseguire l’abilitazione ed essere assunti a tempo indeterminato.

Concorso docenti straordinario ter: cosa studiare?

Ciò che sicuramente conta ai fini di questo importante appuntamento è farsi trovare pronti per non sprecare una straordinaria occasione per ottenere finalmente una cattedra di ruolo.

E sebbene i programmi ufficiali saranno resi noti solo al momento della pubblicazione del relativo bando, ciò non toglie che per prepararsi vanno benissimo anche quelli degli ultimi concorsi. Sia per posto comune che per posto di sostegno. Non sono, infatti, previste variazioni significative. 

SCARICA: PROGRAMMA SCUOLE SECONDARIE

Da precisare, tuttavia, che la bozza in questione contiene i programmi di tutte le classi di concorso. Ma difficilmente il Concorso Straordinario ter riguarderà tutte le classi di concorso.  

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CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023

DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 211 del 09.09.2023

PROGRAMMA CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 – SCUOLE SECONDARIE

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