Come ogni anno, entro il 15 novembre scade la domanda per richiedere i permessi diritto studio. Ma cosa succede se i percorsi abilitanti da 60 CFU non sono ancora stati banditi? Lo scopriamo.
La normativa che regola questa particolare tipologia di permessi fa riferimento all’art.3 DPR 395/88, anche se i criteri per la fruizione del diritto allo studio per il personale della scuola sono stabiliti dai Contratti Integrativi Regionali (CIR).
SOMMARIO
ToggleCosa sono e chi può richiederli
I permessi diritto studio sono delle “concessioni temporali” attive dal 1°gennaio al 31 dicembre di ogni anno, rivolte al personale scolastico che ha, così, la possibilità di usufruire di 150 ore di studio retribuite.
Dunque, il lavoratore che ne fa richiesta ha diritto alla paga ordinaria. Possono richiederli le seguenti tipologie di personale docente, educativo ed ATA:
- Personale con incarico a tempo indeterminato;
- Personale con incarico a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico (31/08/2024);
- Personale con incarico a tempo determinato fino al termine dell’attività didattica (30/06/2024).
Alcuni Contratti Integrativi Regionali, poi, prevedono la possibilità di richiedere le 150 ore di studio anche da parte di supplenti brevi. In tal caso, naturalmente, le ore concesse vengono proporzionate alla durata dell’incarico e alle ore di servizio effettivamente prestate.
Permessi di diritto allo studio e inizio percorsi abilitanti
Sono giorni, nel mondo accademico, di crescente attesa circa la procedura di avviamento che concerne i percorsi abilitanti docenti.
Con molta probabilità, l’inizio degli stessi è slittato a gennaio 2024, cosa che crea non poche difficoltà a chi si accinge a studiare con lo scopo di ottenere i 60 CFU.
Basti ricordare, infatti, che dal 1°gennaio 2025 i 60 Crediti Formativi Universitari rappresenteranno l’unica via di accesso per ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
Data, dunque, l’importanza dei percorsi abilitanti docenti per tutti coloro i quali aspirano ad ottenere una cattedra, avere del tempo per prepararsi al meglio rappresenterebbe una grandissima opportunità.
Per il momento, però, non è possibile richiederli, in quanto i corsi di abilitazione per docenti dovrebbero avere inizio il prossimo anno. Dunque, non potendo fare l’iscrizione ad un corso, al momento inesistente, non è possibile richiedere le 150 ore annue per il diritto allo studio.
Richiesta dei permessi per il diritto allo studio aspettando i corsi?
La normativa in merito alla richiesta dei permessi diritto studio parla chiaro: la domanda deve essere presentata entro il 15 novembre 2023 con l’indicazione della sede universitaria e della tipologia di corso.
Indicazione impossibile da fornire se ancora non si conosce lo specifico percorso abilitante da frequentare. In realtà, l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte ha aperto un barlume di speranza, offrendo la possibilità di compilare la domanda avvalendosi della voce “Istanza con Riserva”.
Restano, comunque, molti i dubbi sulla fattibilità della richiesta di permessi studio senza l’inizio di un corso.
L’auspicio è che i diversi Uffici Scolastici Regionali, al fine di agevolare le numerose richieste dei docenti interessati, possano posticipare la scadenza della domanda per richiedere i permessi diritto studio.