Novità DPCM 60 CFU

novità del DPCM 60 CFU

Si è tenuta un’importante riunione per il mondo dell’insegnamento relativa alle novità del DPCM 60 CFU. Alle 15:30 del 13 giugno 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato ai vari sindacati la bozza relativa al DPCM per la formazione dei docenti.

Il testo del decreto, dunque, è stato messo sotto gli occhi dei rappresentanti del mondo della scuola. La sua pubblicazione, però, non sarà immediata. 

Infatti, tale documento necessita dell’approvazione da parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), della Conferenza dei Rettori (CRUI) e del Consiglio Universitario Nazionale (CUN).

Dopo questi passaggi, ovviamente, deve esserci l’assenso da parte del governo. Solo con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, infine, i candidati potranno finalmente apprendere le modalità con cui procedere alla selezione relativa all’abilitazione 60 CFU.

La riunione con i sindacati sulle novità DPCM 60 CFU

Il MIM e i sindacati hanno avuto una riunione per discutere sulla bozza relativa alle novità del DPCM 60 CFU.

Il decreto dei 60 CFU, si ricorda, si concentra sul percorso universitario di formazione iniziale e abilitazione dei docenti. Questo vale per la scuola secondaria di I e II grado.

La prima considerazione da fare in merito è il contesto in cui si concretizzerà tale percorso. Infatti, il MIM per i prossimi 3 anni andrà a formulare il reclutamento sulla base del reale fabbisogno di ogni classe di concorso.

Ciò implica che il numero di candidati cambierà a seconda della necessità di assumere o meno in una determinata classe di concorso. Il numero di posti a disposizione, inoltre, verrà comunicato annualmente.

Oltre a ciò, i corsi in questione dovrebbero partire dall’a.s. 2023/2024. Una data relativamente vicina perché implica che il tutto inizierà con il nuovo anno scolastico.

Requisiti di accesso

Tra le novità DPCM 60 CFU ci sono, ovviamente, quelle relative ai requisiti di accesso. Gli stessi sono:

  • laurea magistrale, che dia accesso ad almeno una classe di concorso, unita ai 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022;
  • diploma tecnico o professionale ITP per gli insegnanti tecnico-pratici;
  • essere regolarmente iscritti a corsi di studio per ottenere titoli idonei all’insegnamento a condizione che si abbiano già acquisito almeno 180 CFU.

Costi

Le novità DPCM 60 CFU concernono anche i costi che dovranno affrontare i futuri docenti. Il prezzo in questione, inoltre, non è uguale per tutti:

  • € 2.000 per gli studenti universitari che frequentano i corsi simultaneamente all’iscrizione al percorso della laurea magistrale;
  • € 2.000 per i docenti che vogliono un’abilitazione con i corsi da 30 CFU. Lo stesso vale per gli specialisti di sostegno che vogliono un’abilitazione su materia. Infine, ci sono anche i docenti che dopo il concorso dovranno completare la propria formazione con i 30 CFU nell’anno di prova con contratto a tempo determinato;
  • €2.500 per i corsi dei 60 CFU.

Riserva dei posti

Come si è visto in precedenza, tra le novità DPCM 60 CFU c’è il fatto che i concorsi verranno banditi solo per un numero di posti che possono essere assorbiti dal sistema.

Ci sono, però, delle eccezioni. Infatti, si parla di riserva di posti per i titolari di un contratto di docenza in una scuola statale, paritaria o IeFP:

  • 40% relativo al primo ciclo dei corsi di formazione;
  • 30% relativo al secondo e al terzo ciclo di formazione.

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