Il nuovo governo, presto, si troverà a dover affrontare il dossier dei nuovi concorsi per quanto riguarda il mondo della scuola.
Molte sono le cose da dover definire e chiarire e molti sono i bandi in attesa di pubblicazione ufficiale.
Facciamo un recap di quello che si attende per il biennio 2022/2023.
SOMMARIO
ToggleNuovi concorsi – Concorso per gli insegnanti di religione cattolica
Tra tutti i nuovi concorsi in stand by, si attende l’avvio di una procedura straordinaria per quanto riguarda il Concorso per gli insegnanti di Religione Cattolica.
Il Ministero dovrà bandire una procedura straordinaria per i candidati in possesso del titolo previsto dal DPR 175/2012 e dell’idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano competente e che abbiano svolto almeno 36 mesi di servizio nelle scuole statali.
Ai vincitori di tale procedura saranno destinati il 50% dei posti vacanti e disponibili per il triennio 2022/2023-2024/2025 e per gli anni successivi fino al totale esaurimento di ogni graduatoria di merito.
La prova
Per quanto riguarda la prova, essa sarà di carattere didattico-metodologica e sarà svolta in modalità orale.
Per poter partecipare al concorso è necessaria la certificazione dell’idoneità diocesana rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso.
Nuovi concorsi – Concorso per dirigenti scolastici
Poi c’è da definire ancora il Concorso Dirigenti Scolastici, che è senz’altro uno tra i più importanti nella rosa dei nuovi concorsi del mondo scolastico. Secondo la bozza di regolamento, potrà partecipare al concorso il personale docente ed educativo assunto con contratto a tempo indeterminato e confermato in ruolo che abbia reso effettivamente, nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione, un servizio pari o superiore a cinque anni e che sia in possesso di uno tra i seguenti titoli di studio:
- laurea magistrale;
- laurea specialistica;
- diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509;
- diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
- diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore.
Per quanto riguarda eventuali titoli di studio conseguiti all’estero, essi vengono considerati validi per essere ammessi al concorso se dichiarati equipollenti o equivalenti a titoli universitari italiani secondo la normativa vigente.
Inoltre, il servizio di insegnamento, anche se maturato alla stipula del contratto a tempo indeterminato, si intende prestato per un intero anno se ha avuto la durata di 180 giorni o se sia stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.
Per l’ammissione al concorso si considera valido solo il servizio di ruolo effettivamente prestato con esclusione dei periodi di retrodatazione giuridica.
Ai fini del riconoscimento dei cinque anni sono considerati validi i servizi valutabili a tutti gli effetti come servizio di preruolo nelle scuole paritarie che abbiano avuto riconoscimento ai sensi della legge 10 marzo 2000, n. 62.
Le prove
Sono previste una prova scritta ed una prova orale.
Ci sarà una eventuale prova preselettiva computer-based e unica per tutto il territorio nazionale, da svolgere nelle sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali e da dividere in più sessioni in relazione al numero dei candidati.
La prova scritta computer-based sarà basata su quesiti a risposta aperta completa di due quesiti d’inglese. Sarà unica per tutto il territorio nazionale e si svolgerà nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda, nelle apposite sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali.
La prova orale invece consisterà in:
- un colloquio sugli ambiti disciplinari della prova scritta per accertare la preparazione del candidato sugli stessi e verificherà la capacità di risolvere un caso riguardo la funzione del dirigente scolastico;
- una verifica sulla conoscenza e sulla capacità di utilizzo degli strumenti informatici di comune impiego presso le istituzioni scolastiche;
- una verifica sulla conoscenza di lingua inglese ai livelli B2 del CEF, attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla commissione esaminatrice e una conversazione di lingua inglese.
Nuovi concorsi – Concorso di educazione motoria per la scuola primaria
Un altro concorso da definire è quello relativo all’educazione motoria per la scuola primaria. É, infatti, dalla scorsa primavera che è apparso questo concorso così specifico, fra tutti i nuovi concorsi che popolano la scuola di questi ultimi tempi.
Per poter partecipare al concorso sono necessari il possesso di 24 CFU/CFA nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche abbinati ad una delle seguenti lauree:
- laurea magistrale LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate;
- laurea magistrale LM-68 Scienze e tecniche dello sport;
- laurea magistrale LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie;
- titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del DM 9 luglio 2009;
- analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
Per quanto riguarda le prove, il concorso sarà articolato in prova scritta, prova orale e valutazione dei titoli.
TFA Sostegno VIII ciclo
Bisognerà che il nuovo governo definisca, tra tutti i nuovi concorsi, anche il TFA sostegno VIII ciclo.
L’accesso ai corsi di specializzazione su sostegno ai sensi del DM n. 92/2019, avviene dopo il superamento delle tre prove seguenti:
- test preselettivo,
- prove scritte o pratiche, si tratta di prove che sono da ritenersi superati con una valutazione di 21/30, se le prove sono più d’una la valutazione definitiva è data dalla media aritmetica fra le 2,
- prova orale, sempre da considerare superata con un punteggio minimo di 21/30.
Sono ammessi in soprannumero, senza sostenere le prove d’accesso, gli aspiranti che nei precedenti cicli di specializzazione:
- hanno sospeso il percorso;
- non si sono iscritti al percorso pur essendo in posizione utile;
- hanno superato le prove per più procedure ed hanno esercitato le relative opzioni;
- hanno superato le prove d’accesso ma non sono rientrati nel numero di posti disponibili.
C’è la precisare che:
- la procedura è dedicata sia ai docenti precari che a quelli assunti a tempo indeterminato presso le scuole statali;
- i candidati dovranno essere in possesso del titolo richiesto e relativa abilitazione;
- il servizio può essere stato svolto sia nelle scuole statali, sia in quelle paritarie e anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale: non viene specificato se è necessaria che sia stato svolto nello specifico grado per cui si partecipa o meno;
- l’accesso sarà limitato;
- i corsi dovranno svolgersi in presenza. Tuttavia, la parte del corso non relativa a tirocinio ed ore laboratoriali, potrà essere svolta in modalità telematica, in misura non superiore al 20% del totale.
TFA sostegno per scuola primaria e dell’infanzia
Per accedere ai percorsi di specializzazione nella scuola primaria e dell’infanzia, i requisiti sono:
- titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o titolo equivalente conseguito all’estero e riconosciuti in Italia, oppure
- diploma magistrale, conseguito presso un istituto magistrale o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia entro l’anno scolastico 2001/2002.
TFA sostegno per scuola secondaria
Per poter accedere ai percorsi di specializzazione nella scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, i requisiti sono:
- abilitazione specifica sulla classe di concorso, oppure equivalente titolo conseguito all’estero e riconosciuto in italia; oppure
- laurea magistrale o a ciclo unico abbinata ai 24 CFU/CFA o abilitazione per un’altra classe di concorso o grado d’istruzione.
Per quanto riguarda gli ITP, fino al 2024/2025 come requisito d’accesso è solo il diploma che dà accesso alle classe di concorso.
Nuovi concorsi – Concorso straordinario Sostegno
Inoltre, è previsto un Concorso per soli Titoli e Prova Disciplinare finale dedicato ai docenti specializzati sul sostegno. Questo è l’ultimo tassello aggiunto da pochi giorni al ventaglio dei nuovi concorsi per il mondo scolastico.
Si tratta di un concorso nazionale articolato su base regionale. Sarà utilizzato per assegnare i posti di sostegno dei diversi ordini e gradi di scuola che residuano in caso di esaurimento di tutte le altre graduatorie utilizzabili al fine delle assunzioni a tempo indeterminato.
Questa procedura, per la scuola secondaria, potrà rimanere in vigore fino al 31 dicembre 2025.
Potranno partecipare i docenti che sono in possesso della specializzazione sul relativo grado. Coloro i quali hanno conseguito il titolo all’estero (e il relativo riconoscimento) potranno partecipare a pieno titolo alla procedura. Mentre è prevista la partecipazione con riserva per coloro i quali sono ancora in attesa che il titolo stesso venga riconosciuto.
Dovrà essere emanato un decreto apposito dal Ministero che definirà il bando e le tempistiche per presentare l’istanza.
Al momento si sa che si potrà presentare domanda per una sola regione, ma per tutti i posti per i quali si è in possesso del titolo.
La graduatoria sarà aggiornata ogni due anni.
I partecipanti si inseriranno in una graduatoria regionale per titoli.
Coloro i quali si collocano in posizione utile saranno individuati e, con procedura informatizzata, verranno assegnati ad una scuola dove otterranno un contratto di supplenza annuale.
Anno di prova
I docenti dovranno, poi, svolgere il percorso di formazione e prova con test finale. Chi supera positivamente il percorso sarà ammesso alla prova disciplinare di idoneità con una commissione esterna.
Coloro i quali supereranno l’anno di formazione e prova e la prova disciplinare verranno, poi, assunti a tempo indeterminato a partire dal 1 ° settembre dell’anno scolastico successivo a quello dell’incarico e confermati in ruolo nella stessa scuola nella quale hanno prestato servizio a tempo determinato.
Chi non supera il percorso di formazione e periodo annuale di prova ha la possibilità di ripeterlo una sola volta secondo le modalità previste dall’articolo 14, comma 3 e seguenti, del DM 226 del 2022.
Concorso DSGA
Da mettere in conto ci sarà anche il concorso DSGA. A tale concorso possono partecipare tutti coloro i quali sono in possesso di uno dei seguenti titoli:
- diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, sociali o amministrative, economia e commercio;
- diplomi di laurea specialistica (LS) 22, 64, 71, 84, 102, 57,60,70,88,89, 99
- lauree magistrali (LM) corrispondenti a quelle specialistiche ai sensi della tabella allegata al D.I. 9 luglio 2009.
Possono, inoltre, partecipare gli assistenti amministrativi che alla data di entrata in vigore (01/01/2018) della legge 27 dicembre 2017 n. 205, abbiano maturato almeno tre interi anni di servizio anche non continuativi, sulla base di incarichi annuali, negli ultimi otto, nelle mansioni di direttore servizi generali ed amministrativi.
I cosiddetti facenti funzione.
Le prove relative al concorso sono due prove scritte, delle quali:
- una costituita da sei domande a risposta aperta;
- una di carattere teorico-pratico consistente nella risoluzione di un caso concreto;
- e una prova orale.