Gli organi collegiali della scuola: cosa e quali sono? A che servono?

Istituiti nel 1974 con la riforma dei decreti delegati, gli organi collegiali operano all’interno della scuola con un duplice obiettivo: organizzare e rendere efficienti le attività educative e didattiche e, al contempo, di favorire i rapporti tra insegnanti, studenti e famiglie. 

Esistono diversi tipi di organi collegiali, ciascuno operante in scuole differenti per ordine e grado e con compiti ben precisi. Vediamoli più nel dettaglio. 

Cosa e quali sono gli organi collegiali della scuola?

Come riportato dall’Art. 3 T.U. 297/1994, gli organi collegiali sono presenti per ogni ordine di scuola e le loro funzioni variano in base al tipo di istituzione scolastica. Ecco quali sono:

  • Consiglio di Intersezione, per la scuola dell’infanzia;
  • Consiglio di Interclasse, per la scuola primaria;
  • Consiglio di Classe, per gli istituti di istruzione secondaria;
  • Collegio dei docenti;
  • Consiglio di Istituto o Consiglio di circolo;
  • Comitato di valutazione del servizio dei docenti;
  • Assemblea degli studenti;
  • Assemblea dei genitori. 

Se due o più istituti di istruzione superiore vengono accorpati, allora si ha:

  • un solo Collegio dei docenti;
  • un solo Consiglio di istituto;
  • un solo Comitato di valutazione del servizio dei docenti. 

Il Consiglio di Classe: cos’è? A cosa serve?

Il Consiglio di Classe è l’organo collegiale che opera nella scuola secondaria di I e II grado. A presiedere è il Dirigente Scolastico ed è composto da tutti gli insegnanti di ogni singola classe, docenti di sostegno inclusi. Inoltre:

  • nelle scuole secondarie di I grado partecipano anche 4 rappresentanti dei genitori;
  • nelle scuole secondarie di II grado partecipano anche 2 rappresentanti dei genitori e 2 rappresentanti degli studenti. 

I rappresentanti dei genitori vengono eletti da tutti i genitori degli alunni della classe di riferimento, mentre i rappresentanti degli studenti sono eletti dai compagni della stessa classe. Entrambe le elezioni avvengono ogni anno entro il 31 ottobre e gli eletti rimangono in carica fino all’inizio dell’anno scolastico successivo. 

Il Consiglio di Classe ha il compito di valutare e monitorare l’andamento della classe, esprimere un parere su attività di sperimentazione, proporre al DS miglioramenti dell’offerta formativa e favorire i rapporti tra la scuola e le famiglie. 

Le funzioni però non si limitano solo a questo, perché il Consiglio di classe ha anche la facoltà di deliberare in merito all’accoglienza di alunni provenienti dall’estero (o da scuole italiane estere), all’iscrizione di studenti nel corso dell’anno scolastico e alle sanzioni disciplinari rivolte agli studenti (nel caso delle scuole secondarie).

Decreto Aiuti Scuola

Il Consiglio di Classe ha il compito di valutare e monitorare l’andamento della classe.

Cos’è il Consiglio di Intersezione nelle Scuole dell’infanzia?

Il Consiglio di Intersezione è l’organo collegiale che opera nella scuola dell’infanzia. Al pari del Consiglio di classe è presieduto dal DS ed è composto dai docenti della sezione (insegnanti di sostegno inclusi) e da un rappresentante dei genitori

Tra i compiti assegnati al Consiglio di Intersezione rientrano il coordinamento didattico e interdisciplinare, la valutazione di eventuali problematiche sorte all’interno delle classi/sezioni e la proposta di attività (anche extrascolastiche) e di iniziative, spesso volte all’inclusione e all’integrazione di alunni svantaggiati. 

Il Consiglio di Interclasse nella scuola primaria: Cos’è? Quale è la sua funzione?

Il Consiglio di Interclasse appartiene alla scuola primaria. Esattamente come per il Consiglio di Classe e il Consiglio di Intersezione, è presieduto dal DS e composto dagli insegnanti delle classi dello stesso ciclo/plesso (compresi i docenti di sostegno) e da un rappresentante dei genitori

I compiti e le funzioni assegnati al Consiglio di Interclasse sono gli stessi del Consiglio di Intersezione: favorire il rapporto tra scuola e famiglie, organizzare e monitorare l’attività didattica ed educativa e proporre al DS iniziative anche extrascolastiche. 

Il Collegio dei Docenti: Scopo e Funzioni 

Il Collegio dei Docenti coinvolge tutti gli insegnanti in servizio presso l’istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, che elegge il segretario del collegio scegliendo tra i suoi collaboratori. 

Entrando più nel dettaglio, il Collegio dei Docenti può suddividersi in commissioni o gruppi di lavoro, ciascuno con compiti ben precisi. I principali sono: 

  • elaborare PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), che ha sostituito da tempo il POF;
  • deliberare sul piano di aggiornamento dei docenti e sul funzionamento didattico della scuola;
  • proporre idee e iniziative al DS in merito alla formazione e alla composizione delle classi e alla definizione dell’orario scolastico; 
  • valutare regolarmente l’andamento generale delle attività didattiche;
  • esprimere un parere sui libri di testo che si intende adottare;
  • proporre programmi di ricerca, innovazione e sperimentazione; 
  • eleggere i propri rappresentanti nel Consiglio di Istituto e i membri del Comitato di valutazione dei docenti; 
  • individuare modalità e criteri di valutazione degli studenti, oltre che i criteri per lo svolgimento degli scrutini. 

Banchi vuoti in un'aula

Esistono diversi tipi di organi collegiali, ciascuno operante in scuole differenti per ordine e grado e con compiti ben precisi.

Cosa sono il Consiglio d’Istituto e il Consiglio di Circolo

Il Consiglio di Istituto, o Consiglio di Circolo, è un organo collegiale deliberante la cui composizione dipende dal numero degli studenti iscritti e frequentanti. In genere è presieduto da uno dei suoi membri, eletto a maggioranza tra i rappresentanti dei genitori. 

compiti assegnati al Consiglio di Istituto sono davvero numerosi, ma i principali sono sicuramente l’approvazione del PTOF, del programma annuale e del conto consuntivo, l’adattamento del calendario scolastico alle esigenze ambientali e l’adozione del regolamento interno di istituto. 

Il Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti: cos’è e perché è importante

Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti è l’organo collegiale incaricato, appunto, di valutare il lavoro svolto dagli insegnanti in modo da valorizzare i meritevoli e intervenire in caso di atteggiamenti poco professionali.

Mantiene la carica per 3 anni scolastici ed è composto da 3 docenti (2 scelti dal Collegio dei Docenti e 1 dal Consiglio di Istituto), dai genitori e dagli studenti scelti da un incaricato esterno individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale. 

La presenza o meno dei genitori durante le assemblee dipende dagli argomenti da trattare:

  • se il Comitato si riunisce per definire in che modo valorizzare i docenti, i genitori sono ammessi;
  • se, invece, si riunisce per valutare il superamento del periodo di formazione e di prova previsto per il personale docente ed educativo, allora i genitori sono esclusi. 

Le assemblee studentesche e dei genitori

Altri due elementi fondamentali sono le assemblee dei genitori e le assemblee degli studenti.

Per quanto riguarda le prime, i genitori hanno il diritto di riunirsi (convocando le singole classi o l’intero Istituto) con l’obiettivo di approfondire temi sia di carattere generale, sia specifiche per le classi frequentate dai loro figli.

Le assemblee dei genitori vengono convocate dai rappresentanti eletti nei Consigli di Classe e dai docenti della classe. Il DS deve essere informato preventivamente e tempestivamente, in modo che possa mettere a disposizione i locali scolastici ed essere a conoscenza dell’ordine del giorno, inoltre alle assemblee possono partecipare sia il DS, sia i docenti della classe con diritto di parola. 

Le assemblee studentesche, invece, equivalgono a un vero e proprio momento di partecipazione democratica durante il quale gli studenti possono parlare dei problemi che affliggono la scuola (e la società). Possono essere di classe o di istituto ed è possibile invitare soggetti esterni, esperti in determinate tematiche, per creare occasioni di approfondimento e dibattito. 

Le assemblee di istituto possono essere convocate 1 volta al mese nel limite delle ore di lezione previste in una mattinata, mentre le assemblee di classe possono avere la durata di 2 ore al massimo (non per forza consecutive).

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