Percorsi abilitanti docenti: a breve la partenza

Percorsi abilitanti docenti

Per quanto riguarda i percorsi abilitanti docenti ci sono alcune notizie importanti da dare. Le stesse non potranno far altro che allietare tutti gli aspiranti docenti della scuola italiana.

Infatti, l’ANVUR, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, si è espressa in merito. Bisogna fare prima un po’ di chiarezza.

In risposta a un totale di 1.545 richieste pervenute, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha dato il via libera alla realizzazione di 1.510 corsi abilitanti. A tale decisione, però, si è succeduta quella dell’ANVUR.

Tale ente, a propria volta, ha trasmesso il suo personale parere al MUR. Lo stesso, entro 10 giorni, dovrà emanare il decreto ministeriale.

Ecco perché tutti coloro che attendono la nuova formazione insegnanti sono in fermento. I percorsi abilitanti docenti vedranno presto la propria partenza.

I percorsi abilitanti docenti

I percorsi abilitanti docenti, dopo aver ricevuto il parere dell’ANVUR, possono mettersi in moto. Infatti, come da normativa, il MUR ha dieci giorni per produrre il proprio decreto concernente la formazione e l’abilitazione insegnanti.

I  percorsi abilitanti approvati dal MUR sono 1.510. Si può affermare che sono distribuiti in modo uniforme su tutto il territorio della Penisola.

Tra le Regioni in cui ci sono un maggior numero di atenei aderenti, però, vi è sicuramente il Lazio. In ogni caso, gli aderenti all’iniziativa dovranno seguire un tragitto ben delineato:

  • completamento del percorso universitario e accademico abilitante;
  • partecipazione al concorso pubblico nazionale;
  • svolgimento di un periodo di prova in servizio.

Diversi percorsi abilitanti

Ci sono anche altre nozioni che devono essere comprese da quanti si apprestano ad accedere ai percorsi abilitanti docenti. Infatti, ve ne sono di molteplici a seconda delle caratteristiche e dei titoli di partenza dei veri candidati:

  • 60 CFU, che diverranno un requisito imprescindibile per quanti vogliano abilitarsi nella docenza. Saranno messi in pratica dal 1° gennaio 2025;
  • 30 CFU, volti a quanti abbiano già nel proprio curriculum vitae l’abilitazione all’insegnamento o una specializzazione per una differente classe di concorso;
  • 30 CFU, una fase transitoria. Rivolta a coloro che abbiano all’attivo almeno 3 anni di servizio alle proprie spalle presso le scuole paritarie o statali. Oltre a ciò, degli stessi, almeno 1 anno nella specifica classe di concorso;
  • 30 CFU, si tratta anche qui di una fase transitoria. Questa volta è destinata ai neo-laureati che non hanno acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022. Dopo il corso iniziale, potranno aderire al concorso nazionale fino al 31 dicembre 2024;
  • 36 CFU, per tutti coloro che posseggano il titolo di accesso unito ai 24 CFU.

La fase transitoria

Tra gli elementi da considerare per quanto concerne i percorsi abilitanti docenti vi è anche quella che è conosciuta come fase transitoria. La stessa, ovviamente, è disciplinata dalla normativa italiana.

A esprimersi in merito ci ha pensato l’articolo 18-bis del summenzionato D.lgs. n. 59/2017. Quindi, fino al 31 dicembre 2024, possono aderire quanti soddisfano specifici requisiti.

Ciò è valido per incarichi nella scuola secondaria di I e II grado, sia per quelli  che sono i posti comuni che per quelli di insegnante tecnico-pratico. I requisiti da detenere sono i seguenti:

  • titolo di studio per l’accesso alla classe di concorso più 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico abilitante;
  • titolo di studio per l’accesso alla classe di concorso più 24 CFU/CFA conseguiti entro il 31 ottobre 2022, previsti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento.

Per gli ITP, fino al 2024, il titoli di accesso è rappresentato dal diploma con accesso alla classe di concorso relativa alle loro materie.

In seguito, però, avranno bisogno di una laurea di primo livello. Chi gareggia per il posto comune, invece, deve avere la laurea.

Inoltre, durante il regime transitorio, afferma il DPCM 60 CFU, l’offerta formativa dei primi percorsi 60 CFU dovrà concludersi entro 31 maggio 2024.

Le Linee Guida ANVUR

Le Linee Guida ANVUR, come si è visto, sono decisive per consentire l’avvio dei percorsi abilitanti docenti. Le stesse, però, devono basarsi sul già citato Decreto Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017.

Pertanto, per i cicli accademici 2023/2024 e 2024/2025, è consentito svolgere fino al 50% delle attività in modalità online. Ciò, ovviamente, escludendo tirocini e laboratori.

Oltre a ciò, l’ANVUR ha definito specifici requisiti, tra cui l’obbligatoria designazione di un direttore del percorso formativo. Lo stesso deve essere un docente di ruolo appartenente alla I o II fascia.

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