Rispondendo ad una sollecitazione delle organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams che chiedevano maggiore chiarezza in merito all’art. 3, comma 1, del decreto interministeriale n. 255 del 22 dicembre 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha pubblicato la nota n. 11239 del 18 marzo 2024 con la quale “ribadisce che gli esami, i CFU e i CFA richiesti al fine di integrare i requisiti di accesso alle classi di concorso, possono essere conseguiti anche tramite corsi post-lauream, quali ad esempio i Master”.
In realtà, il MIM aveva già chiarito la questione nelle settimane scorse con l’aggiunta della nota n. 3 nella pagina dedicata ai titoli di accesso all’insegnamento, dissipando i dubbi sollevati in precedenza in merito alla possibilità di conseguire, o meno, gli esami e i CFU/CFA richiesti dai decreti legge n. 221/2023 e n. 255/2023 anche tramite i corsi post-lauream e, quindi, i Master.
La nota in questione recitava, infatti:
- Gli esami, i CFU e i CFA richiesti dal D.I. 221/2023 e dal D.I. 255/2023 possono essere conseguiti anche tramite i corsi post-lauream.
SOMMARIO
ToggleRequisiti di accesso classi di concorso prima della Riforma
La possibilità di acquisire i CFU/CFA mancanti con i Master, in realtà, non era contemplata neanche dal DPR 19/2016 e dalle successive modifiche apportate dal DM 259/2017. I requisiti di accesso per le diverse classi di concorso non contemplavano, infatti, specifiche disposizioni riguardanti la possibilità di completare i crediti formativi mancanti attraverso programmi di Master o altri corsi post laurea, come corsi di perfezionamento e specializzazione.
Tuttavia, la situazione pregressa era regolata dalla nota n. 2, presente sul sito del Ministero, che esplicitamente ammetteva questa possibilità. In base a questa nota, gli esami o i crediti formativi universitari (CFU) richiesti potevano essere ottenuti durante il percorso di laurea, attraverso corsi singoli o durante i corsi post laurea, come le scuole di specializzazione o i Master universitari:
- Gli esami o CFU richiesti possono essere conseguiti durante il corso di laurea (triennale, specialistica, magistrale), tramite corsi post-laurea (scuole di specializzazione, Master universitari etc.) e tramite corsi singoli universitari.
Di conseguenza, a partire dal 2017, hanno visto la luce molti Master dedicati al completamento delle classi di concorso, offrendo sostanzialmente i CFU necessari per l’accesso a una o più classi di concorso.
Questa possibilità era poi stata ulteriormente confermata anche dalla nota n. 206 dell’8 febbraio 2021 del MIUR , intitolata “Chiarimento in merito alla valutazione dei Master universitari di I e II livello”. In tale nota si affermava che i titoli accademici, aggiuntivi rispetto al titolo di accesso e contenenti i CFU/CFA necessari per l’accesso alla classe di concorso, sarebbero stati valutati senza alcuna decurtazione, garantendo agli aspiranti i punteggi previsti dalle tabelle.
Di conseguenza, fino all’entrata in vigore della nuova Riforma delle classi di concorso (D.I. 221/2023 e dal D.I. 255/2023), la possibilità di completare i requisiti di accesso attraverso i Master e altri corsi post laurea era universalmente accettata.
Decreti legge n. 221/2023 e n. 255/2023: Riforma delle classi di concorso
Il panorama dei requisiti di accesso alle classi di concorso è stato notevolmente ridefinito con il Decreto legge n. 221 del 20 novembre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2024. Questo decreto ha integrato e modificato i requisiti di accesso per le classi di concorso A-26 e A-28, riducendoli in generale.
Un aspetto rilevante è emerso all’articolo 3, comma 1, dove si stabilisce che gli esami e i crediti formativi universitari (CFU) richiesti possono essere acquisiti attraverso corsi di laurea di ogni livello, inclusi quelli di vecchio ordinamento, e tramite singoli insegnamenti universitari. È da notare che i CFU conseguiti tramite la tesi di laurea non sono considerati computabili.
Una disposizione simile è stata inclusa anche nel Decreto legge n. 255 del 22 dicembre 2023, che ha apportato riforme analoghe. Questo decreto afferma che gli esami, i CFU e i crediti formativi accademici (CFA) richiesti possono essere ottenuti tramite corsi di laurea di ogni livello, compresi quelli di diploma accademico, e tramite corsi singoli universitari o accademici.
In seguito a queste riforme normative, la nota n. 2 presente sul sito del Ministero è stata adeguata, rispecchiando il contenuto dell’articolo 3, comma 1, del Decreto del 22 dicembre 2023.
Requisiti di accesso classi di concorso, il MIM dice sì ai Master
La scomparsa del riferimento ai Master e ai corsi di specializzazione dall’art.3 del Decreto legge n. 255 del 22 dicembre 2023 aveva subito alimentato polemiche e discussioni.
Tant’è che erano in molti a chiedersi se l’esclusione dei Master e dei corsi di specializzazione dalle opzioni per conseguire i CFU/CFA previsti dai relativi requisiti di accesso alle classi di concorso fosse estesa anche alle classi di concorso non direttamente interessate dalla Riforma.
Ebbene, l’aggiunta della nota n. 3 nella pagina del Ministero dell’Istruzione e del Merito dedicata ai titoli di accesso all’insegnamento prima e la pubblicazione della nota n. 11239 del 18 marzo 2024 poi, hanno definitivamente chiarito la questione. Tranquillizzando soprattutto gli aspiranti docenti che si erano iscritti ad un Master prima della Riforma e che lo stanno ancora frequentando.