Scuola, nuova riforma ATA: tagli, progressioni di carriera e nuovi criteri per gli organici

Parola riforma

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, dopo l’incontro informativo di ieri con i sindacati, ha avviato una revisione dei criteri per la definizione degli organici del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) nelle scuole italiane. 

L’iniziativa dovrebbe avere lo scopo di ottimizzare le risorse umane nel settore educativo, introducendo nuove figure professionali e promuovendo la progressione di carriera del personale esistente.

Ridefinizione degli organici e introduzione dell’operatore scolastico

A partire dall’anno scolastico 2026/2027, è prevista una riduzione di 2.174 posti per i collaboratori scolastici. 

Tuttavia, contestualmente, sarà introdotta la figura dell’operatore scolastico, con l’obiettivo di valorizzare le competenze del personale ATA e garantire un supporto più qualificato alle attività didattiche e amministrative. 

Secondo le stime del Ministero, saranno attivate oltre 62.000 progressioni dall’area dei collaboratori a quella degli operatori scolastici, offrendo nuove opportunità di crescita professionale al personale interessato.

Nuova distribuzione dei funzionari scolastici: 308 posti assegnati agli Uffici regionali

A partire dall’anno scolastico 2026/2027, il Ministero dell’Istruzione procederà alla redistribuzione di 308 funzionari di elevata qualificazione tra gli Uffici scolastici regionali. 

La ripartizione avverrà in proporzione al numero di scuole presenti in ciascuna Regione, con l’obiettivo di rafforzare il supporto amministrativo e gestionale del sistema scolastico.

Secondo quanto stabilito dal decreto interministeriale n. 127/2023, saranno 7.309 le scuole coinvolte in questo processo di riorganizzazione, che punta a ottimizzare le risorse disponibili e migliorare l’efficienza operativa degli istituti.

Criteri per la distribuzione del personale nelle istituzioni scolastiche

La distribuzione del personale ATA nelle scuole sarà basata su specifici criteri, al fine di rispondere alle esigenze operative delle diverse istituzioni. 

Per le scuole del primo ciclo, saranno assegnati due operatori scolastici di base, con un numero aggiuntivo di collaboratori scolastici determinato in base al numero di studenti iscritti. 

Nel secondo ciclo, è previsto un operatore scolastico di base, con ulteriori collaboratori scolastici assegnati proporzionalmente al numero di studenti. 

Inoltre, saranno previsti posti aggiuntivi per gli operatori scolastici in relazione al numero di studenti con disabilità presenti nelle scuole, al fine di garantire un adeguato supporto e inclusione.

I cambiamenti sono stati pensati per rappresentare un passo significativo verso la valorizzazione del personale ATA e l’ottimizzazione delle risorse nel sistema educativo italiano. 

Tuttavia, sarà fondamentale monitorare attentamente l’implementazione delle suddette misure per assicurare che rispondano efficacemente alle esigenze delle scuole e contribuiscano al miglioramento complessivo della qualità dell’istruzione.

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