Lo stipendio del DSGA: quanto guadagna?

DSGA a lavoro, contenta del suo stipendio

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è una figura chiave nell’organizzazione delle scuole italiane, con responsabilità che spaziano dalla gestione del personale ATA alla supervisione delle attività amministrative ed economiche degli istituti.

Vista l’importanza e la responsabilità del ruolo, risulta più che lecito chiedersi quale sia lo stipendio riservato ad un DSGA. Lo scopriamo nel corso del nostro articolo, focalizzandoci sulle variabili che incidono sul guadagno di un Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi. 

Chi è il DSGA? Cosa fa a scuola?

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ricopre un ruolo centrale nel sistema scolastico italiano, in quanto responsabile di aspetti gestionali e amministrativi. Il DSGA, infatti, ha la responsabilità della gestione amministrativa e contabile della scuola e collabora strettamente con il Dirigente Scolastico (DS) per garantire il corretto funzionamento dell’istituto. 

Tra le sue mansioni principali, il DSGA si occupa della supervisione del personale ATA, dell’elaborazione del bilancio scolastico, della gestione dei contratti e degli appalti e della manutenzione delle strutture scolastiche.

In particolare, il DSGA è incaricato di assicurare che le procedure amministrative e contabili rispettino le norme vigenti, contribuendo alla pianificazione e all’organizzazione delle risorse materiali e finanziarie della scuola. 

Ancora, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sviluppa attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale e può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. 

Quanto guadagna un DSGA al netto e al lordo?

Lo stipendio del DSGA varia a seconda degli anni di lavoro maturati nel corso del tempo, con uno scatto di crescita rilevante che vede aumentare il guadagno di oltre 13.000 euro dopo 35 anni di esperienza nel settore.

Anni di lavoroStipendio
0-8euro 23.986,09
9-14euro 26.747,12
15-20euro 29.208,64
21-27euro 31.842,89
28-34euro 34.589,53
da 35euro 37.266,38

La struttura dello stipendio del DSGA 

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi percepisce uno stipendio articolato su più componenti. Oltre allo stipendio base, il DSGA riceve due principali indennità: l’indennità di direzione, composta da una parte fissa e una variabile, e la retribuzione di risultato. Queste voci variano in base all’anzianità di servizio, alla complessità della scuola e ad altri fattori stabiliti dai contratti collettivi di settore.

Lo stipendio base netto e lordo

Il lordo mensile di un DSGA all’inizio della carriera parte da circa 1.916 euro. Questo importo, che rappresenta la base salariale, è definito dal CCNL del comparto scuola e può essere aggiornato con i rinnovi contrattuali e con gli adeguamenti stabiliti per inflazione e aumenti salariali. Il valore lordo mensile varia anche in base agli scatti di anzianità e all’istituto scolastico in cui si presta servizio.

Con l’anzianità, che viene maturata nel corso degli anni di servizio, il DSGA può raggiungere una retribuzione lorda massima di 2.992,53 euro dopo circa 35 anni di carriera. Questa crescita graduale dello stipendio riflette l’importanza dell’esperienza accumulata e del maggior grado di responsabilità che il DSGA assume nel tempo.

Dal punto di vista del netto mensile, ossia la somma che il DSGA riceve effettivamente in busta paga dopo le detrazioni fiscali e previdenziali, lo stipendio si riduce rispetto al lordo. Generalmente, le detrazioni si attestano intorno al 30-35% del lordo, e includono contributi previdenziali, assistenziali e imposte sul reddito. In questo modo, il netto all’inizio della carriera può oscillare intorno ai 1.400 euro al mese.

Con il progredire della carriera e l’accumulo di anzianità, il netto può aumentare fino a circa 2.300 euro al mese per chi lavora in scuole di dimensioni più grandi e con maggiore complessità gestionale. In questi casi, lo stipendio più elevato riflette anche una retribuzione maggiorata grazie all’indennità di direzione e ad altri compensi legati alla struttura dell’istituto.

L’indennità di direzione: cos’è? Come viene calcolata?

L’indennità di direzione rappresenta una componente aggiuntiva fondamentale dello stipendio del DSGA che si articola in due parti: una quota fissa e una quota variabile.

La quota fissa corrisponde a circa 2.764,20 euro lordi all’anno e viene erogata a tutti i DSGA indipendentemente dall’istituto in cui operano. Questo importo è stabilito a livello contrattuale e viene incluso nel calcolo della retribuzione complessiva. Oltre a far parte del normale trattamento economico, contribuisce anche alla formazione della base per il trattamento di fine rapporto, il TFR.

La quota variabile, invece, viene calcolata in base a fattori che dipendono dalla dimensione e dalla complessità della scuola in cui il DSGA presta servizio. Più l’istituto è grande e articolato, maggiore sarà questa parte dell’indennità. 

Questo importo può essere soggetto a contrattazione integrativa, ovvero negoziato a livello locale attraverso accordi specifici tra i dirigenti scolastici e i sindacati. La contrattazione integrativa tiene conto delle esigenze dell’istituto e delle risorse finanziarie disponibili, come i fondi per il miglioramento dell’offerta formativa, previsti dalla Legge n. 160 del 2019.

In definitiva, l’indennità di direzione non solo compensa il DSGA per le sue responsabilità aggiuntive nella gestione dell’istituto, ma riflette anche la particolare situazione dell’istituto in cui opera, rendendo la sua retribuzione più flessibile e adattabile alle diverse realtà scolastiche.

Cos’è l’indennità di parte variabile?

L’indennità di parte variabile è una componente dello stipendio del DSGA direttamente legata alle dimensioni e alla complessità organizzativa della scuola in cui lo stesso presta servizio. 

Questo significa che l’importo può variare significativamente in base al numero di studenti, al personale impiegato e alla tipologia di istituto, influenzando l’entità delle responsabilità del DSGA nella gestione amministrativa e contabile dell’istituzione.

La determinazione dell’importo della parte variabile viene stabilita attraverso la contrattazione integrativa a livello di istituto. Tale contrattazione coinvolge il DSGA, il Dirigente Scolastico e le rappresentanze sindacali, tenendo conto delle specifiche necessità della scuola. 

Inoltre, l’indennità di parte variabile può essere incrementata utilizzando fondi aggiuntivi stanziati per il miglioramento dell’offerta formativa. Questi fondi, previsti dalla legge per supportare la qualità dell’istruzione, possono essere utilizzati non solo per progetti formativi, ma anche per riconoscere l’aumento delle responsabilità gestionali del DSGA in istituti complessi. 

La retribuzione di risultato spetta al DSGA?

Il DSGA può beneficiare di una componente aggiuntiva dello stipendio chiamata retribuzione di risultato, che non è garantita automaticamente, ma dipende dalle performance e dai risultati concreti ottenuti nella gestione amministrativa e organizzativa della scuola. 

Questa retribuzione è strettamente legata a parametri di efficienza, qualità del lavoro e obiettivi raggiunti, che vengono valutati secondo criteri definiti a livello nazionale dal CCNL, ma possono essere ulteriormente specificati e dettagliati a livello di istituto tramite accordi locali.

La retribuzione di risultato premia in particolare la capacità del DSGA di migliorare l’efficienza dei processi scolastici, di gestire con successo progetti e fondi, e di garantire una buona gestione delle risorse finanziarie e umane. Tuttavia, essa non è fissa e viene erogata solo se il DSGA raggiunge determinati obiettivi stabiliti all’inizio dell’anno scolastico o del ciclo di valutazione. 

In alcuni casi, la retribuzione di risultato può anche essere incrementata se il DSGA riesce a gestire con successo fondi legati a progetti speciali o finanziamenti esterni, come quelli provenienti da fondi strutturali europei, che richiedono una gestione amministrativa accurata e trasparente. 

Quali fattori influenzano lo stipendio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Il compenso del DSGA non si limita solo allo stipendio base, ma include vari elementi che dipendono da fattori come anzianità, dimensioni dell’istituto, valutazione delle performance, e titoli di studio. Questi aspetti vengono stabiliti attraverso i contratti collettivi e integrati da fondi destinati al miglioramento dell’offerta formativa.

L’anzianità di servizio: quanto si guadagna con gli scatti di anzianità? 

L’anzianità di servizio è uno dei principali fattori che influenzano lo stipendio del DSGA. All’inizio della carriera, il lordo mensile si aggira intorno ai 1.916 euro, ma con gli scatti di anzianità questo valore può arrivare fino a 2.992,53 euro dopo 35 anni di servizio. 

Al netto, queste cifre corrispondono a uno stipendio compreso tra i 1.400 e i 2.300 euro mensili, a seconda delle detrazioni fiscali e contributive​. Riassumiamo il compenso netto e lordo tramite tabella:

Anzianità di servizioStipendio lordo mensileStipendio netto mensile
0-5 anni€ 1.916€ 1.400
20-30 anni€ 2.500€ 1.800
35 anni e oltre€ 2.992,53€ 2.300

Le dimensioni dell’istituto scolastico influenzano la retribuzione?

Le dimensioni della scuola in cui opera il DSGA incidono notevolmente sulla sua retribuzione, poiché scuole più grandi e complesse richiedono una gestione più articolata e impegnativa. 

Le responsabilità del DSGA in istituti con un alto numero di studenti, personale o plessi si amplificano, in quanto il Dirigente deve supervisionare un numero maggiore di operazioni amministrative, gestionali e contabili. In queste situazioni, lo stipendio del DSGA viene integrato attraverso l’indennità di parte variabile, una componente della retribuzione che viene modulata in base alla complessità dell’istituto. 

Questa quota variabile è oggetto di contrattazione integrativa locale, cioè negoziata all’interno della singola istituzione scolastica, e può variare da scuola a scuola in base alla dimensione, al numero di plessi, e alla complessità delle strutture gestite. 

Ad esempio, scuole come gli istituti tecnici e professionali che includono aziende agrarie o laboratori richiedono una gestione particolarmente complessa e strutturata, il che giustifica un’indennità di parte variabile più elevata rispetto a scuole di dimensioni ridotte​.

Lo stesso principio si applica agli istituti comprensivi, che gestiscono diversi plessi scolastici su territori più ampi e con diverse fasce di età (dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado). In questi casi, la mole di lavoro gestionale e amministrativo diventa più significativa, e di conseguenza l’indennità di parte variabile viene adeguata per riflettere le responsabilità aggiuntive.

La valutazione della performance può influire sullo stipendio?

Anche la valutazione della performance del DSGA può influire sulla retribuzione. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro prevede che i DSGA possano ottenere una retribuzione di risultato, legata al raggiungimento di specifici obiettivi gestionali.

Tuttavia, questa non è automatica e dipende dai criteri stabiliti a livello nazionale e locale, nonché dalla disponibilità di fondi dedicati ai progetti scolastici​.

Il titolo di studio o le qualifiche e certificazioni acquisite sono rilevanti?

Il titolo di studio, le qualifiche e le certificazioni acquisite sono sicuramente molto rilevanti per la figura del DSGA all’interno delle istituzioni scolastiche italiane, poiché innanzitutto assicurano competenza nella gestione del lavoro e, in secondo luogo, perché permettono di essere competitivi nel mercato del lavoro.

Il tipo di istituto dove lavora un DSGA può far variare lo stipendio? 

Il compenso di un DSGA può variare in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni dell’istituto e la sua tipologia, ovvero a seconda che si tratti di scuole primarie, secondarie o istituti tecnici.

Gli istituti più grandi o che comportano maggiori responsabilità tendono a offrire stipendi più alti. Per esempio, un DSGA in un grande liceo o in un istituto tecnico di una città può guadagnare di più rispetto ad uno che lavora in una piccola scuola primaria di provincia.

La differenza di stipendio per il DSGA, poi, può aumentare a seconda che si tratti di istituti statali o privati. Nel primo caso, le scuole seguono un determinato contratto collettivo nazionale e hanno stipendi stabiliti da tabelle retributive. Nelle scuole private, invece, i salari possono variare ampiamente a seconda della politica retributiva dell’istituto.

Gli istituti tecnici e professionali, infine, potrebbero offrire stipendi leggermente superiori rispetto alle scuole secondarie di primo grado o alle scuole primarie, a causa della maggiore complessità amministrativa.

Lo stipendio del DSGA e quello del DS: chi guadagna di più?

Le differenze retributive tra il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) e il Dirigente Scolastico (DS) sono non solo evidenti, ma anche in crescita significativa con l’anzianità lavorativa. 

Dai dati forniti dall’Anquap – Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche – si evince, infatti, un enorme divario salariale intercorrente tra il DSGA e il DS, a netto favore di quest’ultimo. 

Un DSGA nella prima posizione stipendiale guadagna € 23.986,09 cui aggiungere una media di € 6.000,00 di indennità di direzione (quota base e quota variabile), per un totale di € 29.986,09. Appena il 37% del massimo di un DS, il 39% dell’intermedio e il 42% del minimo.

Il DSGA nella posizione stipendiale tra i 15 e i 20 anni, prende € 29.208,64 più € 6.000,00 arrivando ad un guadagno di € 35.208,64, ovvero appena il 44% del massimo di un DS, il 46% dell’intermedio e il 49% del minimo. 

Un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che svolge il suo lavoro da 35 anni prende € 37.266,38 più € 6.000,00 arriva ad € 43.266,38, appena il 54% del massimo di un DS, il 57% dell’intermedio e il 60% del minimo.

Queste cifre dimostrano chiaramente un divario retributivo che aumenta con l’anzianità e non solo mette in luce le disparità salariali all’interno del sistema scolastico, ma solleva anche interrogativi sulla valorizzazione delle diverse figure professionali. 

Il DSGA, pur avendo un ruolo cruciale nel funzionamento delle istituzioni scolastiche, si trova in una posizione di svantaggio rispetto ai dirigenti scolastici, la cui retribuzione è sensibilmente più alta. 

Come diventare DSGA 

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in seguito alla pubblicazione in G.U. del DPCM 5 luglio 2024, è stato autorizzato ad avviare 2 procedure concorsuali per il reclutamento di 2.870 unità che andranno a ricoprire il ruolo di Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi nel triennio 2024/2027.

Il primo concorso è quello ordinario, riservato a tutti coloro che possiedono i titoli accademici richiesti per accedere alla posizione di DSGA, mentre il secondo per Facenti Funzione è riservato agli assistenti amministrativi che hanno già ricoperto il ruolo di DSGA per almeno tre anni e che, attraverso questa procedura, possono ottenere una stabilizzazione della loro posizione.

La differenza principale tra i due concorsi riguarda i requisiti di accesso e le modalità di selezione. Per prendere parte al Concorso Ordinario, i candidati devono possedere un diploma di laurea, laurea specialistica o magistrale o titoli esteri riconosciuti equipollenti o equivalenti secondo la normativa vigente.

Al concorso per Facenti Funzione, partecipano gli Assistenti Amministrativi che svolgono il ruolo di DSGA da almeno un triennio. In entrambi i casi, è fondamentale studiare per ottenere la giusta preparazione per diventare DSGA

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