Il Concorso DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi), organizzato su base regionale e bandito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) con il decreto n. 3122 del 12 dicembre 2024, è finalizzato alla copertura di 1.435 posizioni nell’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione. Sarà possibile inviare le relative domande di partecipazione fino alle ore 23.59 del 15 gennaio 2025.
Intanto, il MIM ha pubblicato sul proprio sito delle FAQ per chiarire alcuni importanti aspetti e rispondere ai dubbi più frequenti degli aspiranti DSGA.
SOMMARIO
ToggleConcorso DSGA: titoli di accesso e struttura
I requisiti di accesso necessari per partecipare alla procedura concorsuale per titoli ed esami sono:
- diploma di laurea vecchio ordinamento, di una laurea specialistica o di una laurea magistrale, tra quelle indicate all’Allegato A;
- Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD).
Ad ogni modo, saranno ammessi con riserva alle prove concorsuali anche i candidati non ancora in possesso della CIAD, con l’obbligo tuttavia di conseguirla entro la data di immissione in ruolo.
Il concorso prevede due prove:
- prova scritta (durata 120 minuti): 60 quesiti a risposta multipla, somministrati in ordine casuale, su argomenti di diritto costituzionale, amministrativo, civile e penale, contabilità pubblica, diritto del lavoro, legislazione scolastica e gestione amministrativa delle scuole;
- prova orale (durata 50 minuti): si articola in tre parti: colloquio sulle materie d’esame con risoluzione di due casi pratici relativi al ruolo di DSGA; verifica delle competenze informatiche; verifica della conoscenza della lingua inglese tramite.
Chi è e che cosa fa il DSGA?
L’acronimo DSGA indica il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, una figura chiave all’interno delle istituzioni scolastiche italiane.
Lo stesso è, infatti, responsabile della gestione amministrativa, contabile e organizzativa della scuola, ma soprattutto svolge un fondamentale ruolo di coordinamento del Personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e assicura il corretto funzionamento dei servizi.
Il DSGA opera in stretta collaborazione con il Dirigente scolastico e contribuisce alla programmazione e attuazione delle attività previste dal piano dell’offerta formativa, nonché alla gestione delle risorse finanziarie e materiali dell’istituto.
Concorso DSGA: cos’è?
Il concorso DSGA è la procedura selettiva pubblica attraverso cui vengono reclutati i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi nelle scuole statali.
A differenza delle altre figure del Personale ATA, che possono accedere tramite graduatorie di istituto o concorsi per titoli, il DSGA richiede il superamento di un concorso per titoli ed esami.
Questo percorso è più rigoroso e complesso, poiché mira a selezionare candidati con competenze avanzate in ambito amministrativo, contabile e organizzativo, necessarie per gestire le attività economiche e burocratiche delle scuole.
Mentre per il restante Personale ATA sono richiesti titoli di studio come diploma o qualifiche professionali, per partecipare al concorso DSGA è necessario possedere una laurea specialistica o magistrale specifica, oltre a competenze informatiche e linguistiche certificate.
FAQ del MIM
Possono partecipare alla procedura per la copertura dei 1.435 posti disponibili gli aspiranti che, alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda, siano in possesso dei requisiti di cui all’articolo 3, comma 1, ovvero:
– cittadinanza italiana;
– godimento dei diritti civili e politici;
– diploma di laurea vecchio ordinamento (DL), laurea specialistica (LS) e laurea magistrale (LM) di cui all’Allegato A del decreto, ovvero analoghi titoli conseguiti all’estero considerati equipollenti o equivalenti ai sensi della normativa vigente;
– Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD);
– idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni relative al posto da ricoprire;
– posizione regolare nei confronti del servizio di leva per i cittadini soggetti a tale obbligo.
Sì, ai fini della partecipazione alla procedura, i candidati devono essere in possesso della CIAD (Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale). I candidati che non siano in possesso di detta certificazione sono comunque ammessi alle prove concorsuali, con riserva di conseguirla entro la data di immissione in ruolo.
No, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera b), è necessario il possesso di un diploma di laurea vecchio ordinamento, di una laurea specialistica o di una laurea magistrale, ricompresi tra quelli di cui all’Allegato A.
È possibile presentare la domanda in una sola Regione tra quelle indicate all’articolo 3, comma 5, del bando. La Regione scelta può anche essere diversa da quella dove si presta servizio. I posti indicati per ogni regione si intendono sul triennio, come specificato nel bando.
La domanda può essere presentata attraverso il Portale Unico del reclutamento a partire dalle ore 12 del 16 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 del 15 gennaio 2025. Le domande di partecipazione devono essere presentate unicamente in modalità telematica. Il Portale unico del reclutamento è raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it. É, inoltre, disponibile la Guida alla compilazione del Ministero.
Per accedere alla compilazione dell’istanza occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati al servizio “Istanze on line”. Il servizio è eventualmente raggiungibile anche attraverso l’applicazione “Piattaforma Concorsi e Procedure selettive”, collegandosi all’indirizzo www.mim.gov.it, attraverso il percorso “Argomenti e Servizi > Servizi > lettera p > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive, vai al servizio”.
La procedura concorsuale si articola nella prova scritta di cui all’articolo 6, nella prova orale di cui all’articolo 7 e nella successiva valutazione dei titoli.
La prova scritta consiste nella risoluzione di 60 quesiti, con quattro opzioni di risposta, di cui solo una corretta, volti a verificare la preparazione dei candidati sugli argomenti di cui all’allegato B. La ripartizione dei quesiti è indicata all’articolo 6, comma 4, del bando. Accedono alla prova orale i candidati che abbiano conseguito, alla prova scritta, un punteggio di almeno 42/60.
La prova orale consiste: a) in un colloquio sulle materie di esame di cui all’Allegato B, che accerti la preparazione del candidato sulle medesime e verifichi la capacità di risolvere due casi riguardanti la funzione di D.S.G.A.; b) una verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle TIC di più comune impiego; c) una verifica della conoscenza della lingua inglese, mediante lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione. La prova si considera superata dai candidati che conseguono un punteggio di almeno 42/60.
I titoli vengono valutati secondo le modalità indicate all’articolo 8 del bando. La commissione assegna ai titoli culturali e professionali dichiarati un punteggio massimo complessivo di 30 punti.
Sì, gli aspiranti sono collocati in una graduatoria regionale di merito, composta da un numero di soggetti pari al numero di posti messi a bando per la singola regione, aumentato di una quota pari al 20% dei posti. Le predette graduatorie, utilizzate annualmente per l’assunzione nell’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione, restano in vigore per un periodo di due anni dalla data di approvazione.
La preferenza per il lodevole servizio va assegnata in presenza di un certificato di servizio per non meno di un anno, prestato presso il Ministero dell’istruzione, indipendentemente dall’attestazione del lodevole servizio.