Le supplenze di sostegno rappresentano un elemento chiave per garantire un’educazione inclusiva e di qualità a tutti gli studenti. Questo sistema di supporto, se gestito efficacemente, può fare la differenza nella vita degli alunni con BES.
Infatti, il docente di sostegno crea un ambiente in cui gli allievi possono svilupparsi pienamente e raggiungere il loro potenziale. Pertanto, è essenziale sondare l’importanza delle supplenze di sostegno e il loro ruolo all’interno della scuola.
In particolare, tale strumento è molto utile per quanti non abbiano ancora avuto modo di aderire al TFA Sostegno. Lo stesso, come è noto, è il percorso ufficiale per il raggiungimento dell’abilitazione nel sostegno scolastico.
Supplenze sostegno 2023
Vi sono alcune nozioni importanti da conoscere per quanti vogliano operare nella scuola tramite le supplenze sostegno 2023. Una tra queste è la Nota n. 41914 del 12 luglio 2023.
Tramite essa, il Ministero ha elargito delle indicazioni relative alle domande per gli incarichi da GPS sostegno prima fascia e da elenchi aggiuntivi.
Inoltre, la stessa Nota fa riferimento anche alle supplenze, provenienti da GaE e GPS, fino al 30 giugno e fino al 31 agosto. Una volta esauriti i suddetti candidati, però, anche coloro che non abbiano dalla propria parte l’abilitazione nel settore possono ottenere delle supplenze di sostegno.
Quindi, nell’anno scolastico 2023/24, si prospettano nuove possibilità in merito. Tutto ciò ha lo scopo di colmare temporaneamente le carenze di personale. Tuttavia, è importante comprendere le limitazioni e le opportunità associate a questa evenienza.
Infatti, nonostante la possibilità di ricoprire incarichi di supplenza, non sarà possibile ottenere un contratto a tempo indeterminato.
Per diventare insegnante di sostegno bisogna avere l’abilitazione specifica e aver superato in maniera adeguata il concorso del settore.
Come vengono assegnate le supplenze di sostegno?
Come fare, quindi, per ottenere le supplenze di sostegno senza l’abilitazione proveniente dal TFA? Adoperando la MAD, ovvero la messa a disposizione.
Il termine in questione si riferisce a un’autentica forma di autocandidatura. Coloro che aspirano a insegnare nel sostegno hanno la possibilità di presentare autonomamente la propria candidatura.
Ciò può avvenire presso le diverse istituzioni scolastiche diffuse su tutto il territorio nazionale. Il tutto è valido per qualsiasi livello o grado di istruzione. È essenziale ribadire, tuttavia, che si tratta di una soluzione temporanea.
In ogni caso, tale opportunità potrebbe rivelarsi estremamente vantaggiosa soprattutto per i neolaureati. Gli incarichi per il sostegno tramite MAD non solo forniscono un aiuto fondamentale agli studenti con BES.
Essi offrono anche un’opportunità per gli insegnanti di accumulare punteggio utile nelle graduatorie di istituto. Lo stesso, infatti, è necessario per scalare le liste docenti e arrivare tra le prime file utili per l’assegnazione di ulteriori supplenze sostegno.