Didattica Laboratoriale: Cos’è ed Esempi

Didattica laboratoriale

L’istruzione è un processo dinamico in continua evoluzione, per cui è normale sentir parlare di nuove metodologie quando prendono piede, come per esempio la didattica laboratoriale, che è una di quelle più rivoluzionarie a disposizione degli educatori oggi.

Tale approccio promuove un apprendimento più profondo e significativo, inoltre, si concentra anche sull’acquisizione di competenze cruciali per affrontare le sfide del mondo reale.

Che chi aspira a diventare insegnante oggi non può fare a meno di acquisire solide competenze in questa metodologia.

Che cos’è la didattica laboratoriale?

La didattica laboratoriale ha lo scopo di mettere in pratica un modo di insegnare diverso da quello frontale in uso tradizionalmente, quindi si tratta di una metodologia educativa, che si basa sull’apprendimento attivo e sull’esperienza diretta.

Un approccio differente che incoraggia gli studenti a imparare attraverso l’esplorazione. Non solo, poiché vengono incentivate anche la sperimentazione e la risoluzione di problemi.

Ciò mette gli alunni al centro della ricerca continua. Così, infatti, non subiscono passivamente la lezione, ma entrano nel vivo della stessa.

La didattica laboratoriale, quindi, si concentra sull’esperienza pratica e sull’apprendimento attivo. Negli ultimi anni, inoltre, essa è diventata sempre più popolare nelle scuole di tutto il mondo.

Oltre a tutto ciò, è un modo efficace per incoraggiare gli studenti a sviluppare le loro capacità di pensiero critico, di problem solving e di lavoro di gruppo. Non deve stupire, dunque, che chi voglia diventare insegnante debba acquisirne le basi.

Le aree di studio

Il Programma Operativo Nazionale (PON) 2014-2020 per la scuola si concentra in particolare sulle competenze degli studenti, inoltre poggia le proprie basi anche sugli ambienti in cui avviene l’istruzione. Si nota anche come suddetto tipo di formazione si sviluppi in specifici contesti disciplinari.

La didattica laboratoriale si articola in diverse aree di studio, tra cui:

  • linguistico-umanistica;
  • matematico-scientifica;
  • artistico-espressiva;
  • strumenti e metodi.

Tutto ciò permette agli allievi di apprendere attraverso esperienze dirette. Oltre a ciò, incoraggia gli allievi a collaborare tra loro. 

Il tutto confluisce in una spinta alla risoluzione di situazioni problematiche, a completare compiti e a realizzare progetti concreti.

Inoltre, la didattica laboratoriale fornisce un’esperienza più coinvolgente e interattiva rispetto ai metodi tradizionali di insegnamento. Quanto descritto si basa sulla curiosità e sulla sfida, usando un approccio attivo alla conoscenza.

Questa metodologia innovativa amplia l’offerta formativa delle scuole. È evidente come promuova un atteggiamento più partecipato da parte degli alunni nella loro vita scolastica quotidiana.

Cosa aiuta a sviluppare la metodologia della didattica laboratoriale?

La didattica laboratoriale è un approccio educativo che si concentra sull’apprendimento pratico e sperimentale. Di conseguenza, va a implementare quella che è la trasmissione di conoscenze teoriche.

Infatti, vengono assimilate le competenze relative alla creatività, all’autonomia, alla collaborazione e al pensiero critico. Una nozione importante è anche quella che concerne il pensiero computazionale.

Essa mira anche a progettare soluzioni che supportino l’innovazione nei programmi didattici. Inoltre, indirizza verso un approccio multidisciplinare all’apprendimento.

In questo processo, si fa ampio ricorso a strumenti software e hardware che amplificano l’esperienza di apprendimento. Un esempio significativo in questo ambito è rappresentato dal corso Coding.

Esso concentra la sua attenzione sulla creazione di prodotti virtuali, quali applicazioni e giochi. Così facendo, si aiutano gli allievi a sviluppare competenze digitali e di programmazione in modo coinvolgente e pratico.

Perché adottare questo approccio?

Non resta da comprendere i motivi che debbano portare alla decisione di intraprendere la didattica laboratoriale. Come si è già visto, questa metodologia serve a coinvolgere in maniera attiva i discenti durante la lezione.

In tal modo si possono creare situazioni di costruzione delle conoscenze. Inoltre, gli alunni possono entrare direttamente nella disciplina, sia mentalmente che materialmente. Così possono manipolare i contenuti e farli propri anche attraverso i mezzi tecnologici.

L’acquisizione di competenze e l’acquisizione reale sono il risultato di una pratica precisa. Di conseguenza, si parla di una riflessione su ciò che si fa e di una interiorizzazione del processo di apprendimento sperimentato.

Questo percorso, pertanto, è fondamentale per raggiungere i risultati desiderati. Tra di essi si può annoverare il potenziamento dello sviluppo precoce di attitudini vicine al pensiero computazionale.

Esempi di Didattica Laboratoriale: quali sono le attività da cui iniziare

Le attività della didattica laboratoriale sono molteplici. Lo scopo, come si è già visto, è quello di offrire un nuovo modo di educare attraverso l’esperienza pratica.

Di conseguenza, si cerca di identificare modelli e strategie didattiche per la disciplina, l’interdisciplinarità e/o la transdisciplinarità. Ciò anche mediante un uso integrato e funzionale delle tecnologie più recenti.

La didattica laboratoriale si muove anche in altre direzioni. Infatti, progetta soluzioni a supporto dell’innovazione curricolare e promuove la multidisciplinarietà. Il tutto facendo anche uso di strumenti software e hardware a supporto.

Un esempio importante a tal proposito è il Coding. Quest’ultimo è una didattica laboratoriale che si concentra sulla creazione di prodotti virtuali, come applicazioni e giochi.

Per le scuole dell’infanzia e primarie sono stati sviluppati percorsi didattici verticali in linea con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, che forniscono una base solida per l’apprendimento di competenze informatiche e di programmazione.

Questi percorsi, se erogati da un ente riconosciuto dal MIUR, permettono anche di ottenere una certificazione informatica relativa al coding, che può valere anche come punteggio in graduatoria.

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