La questione relativa all’abilitazione dei docenti della scuola secondaria continua a rimanere avvolta da interrogativi persistenti e a generare numerose incertezze. Una moltitudine di aspiranti docenti si interroga, infatti, in merito all’iter per accedere all’insegnamento e diventare insegnanti di ruolo.
In particolare, coloro che sono già in possesso di una laurea che garantisce loro l’accesso a una o più classi di concorso e dei 24 CFU conseguiti entro il termine ultimo del 31 ottobre 2022.
Tutta colpa, si fa per dire, della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti (DL 36/2022 convertito nella legge n. 79/2022) voluta dall’ex Ministro Bianchi. Quest’ultima prevede, infatti, l’addio ai 24 CFU e l’introduzione dei nuovi percorsi di formazione iniziale abilitante da 60 CFU.
Cosa ne sarà, pertanto, di tutti gli aspiranti docenti in possesso dei 24 CFU e ancora in attesa di una cattedra?
SOMMARIO
ToggleAbilitazione 24 CFU: novità percorsi abilitanti
La risposta a tutti i dubbi degli aspiranti docenti arriverà solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo del DPCM 60 CFU, prevista a breve. Il decreto attuativo, fondamentale ai fini dell’applicazione della Riforma Bianchi, avrà il non facile compito di disciplinare i nuovi percorsi formativi abilitanti.
In particolare, dovrà stabilire il contenuto e la struttura sia dei percorsi da 60 CFU che di quelli abbreviati (previsti nell’ambito della fase transitoria) da 30 CFU e da 36 CFU.
Per maggiori dettagli al riguardo è possibile consultare il nostro articolo relativo proprio alla struttura e al contenuto dei percorsi da 60, 30 e 36 CFU.
Ad ogni modo, la bozza del decreto prevede che, ai fini del conseguimento dei 60 CFU, possono essere considerati validi:
- i 24 CFU/CFA ottenuti in base al sistema normativo precedente, con la condizione imprescindibile di acquisire almeno 10 CFU/CFA derivanti da tirocinio diretto;
- i CFU e i CFA maturati durante i corsi di studio universitari o accademici, a patto che siano in linea con il Profilo delineato nel DPCM allegato A.
Abilitazione 24 CFU: il Concorso Straordinario ter
Una cosa va detta subito e in modo molto chiaro: tutti gli aspiranti docenti dovranno fare i conti con i nuovi percorsi abilitanti previsti dalla Riforma Bianchi. Tenendo, per giunta, presente che i costi degli stessi sono interamente a carico dei partecipanti.
Tornando alla domanda principale, esistono sostanzialmente due opzioni per conseguire l’abilitazione e aspirare ad una cattedra di ruolo per coloro che sono già in possesso dei 24 CFU (ottenuti entro il 31 ottobre 2022).
La prima si orienta verso il Concorso straordinario ter 2023 (il cui bando è atteso entro settembre), che però non è abilitante.
Ricordiamo che i requisiti di accesso di questa prova concorsuale prevedono:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Ebbene, i vincitori del concorso verranno assunti con un contratto a tempo determinato durante il quale saranno sottoposti all’anno di prova, Ma, soprattutto, dovranno integrare i crediti formativi universitari attraverso il percorso da 36 CFU.
Una volta superata la prova scritta e la lezione simulata, gli aspiranti docenti otterranno l’ambita abilitazione. Mentre, per la conferma in ruolo, sarà necessario superare anche il colloquio relativo all’anno di prova.
Abilitazione 24 CFU: il percorso da 36 CFU
La seconda opzione per ottenere l’abilitazione e un incarico a tempo indeterminato per gli insegnanti che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 prevede l’accesso diretto al percorso da 36 CFU.
Si tratta di una strada riservata a chi sceglie di non partecipare al Concorso Straordinario ter o a coloro che non dovessero riuscire a vincerlo.
Gli stessi avranno, pertanto, la possibilità di conseguire l’imprescindibile abilitazione integrando i crediti formativi universitari attraverso il percorso da 36 CFU.
Anche in questo caso è prevista una prova scritta e una lezione simulata. Superato questo scoglio, gli aspiranti docenti conseguiranno l’abilitazione e avranno la possibilità di partecipare ai concorsi a cattedra che saranno banditi dopo il 31 dicembre 2024. Ovvero dopo il termine della fase transitoria.
Struttura del percorso da 36 CFU
Stando alla bozza del DPCM 60 CFU, la struttura del percorso da 36 CFU sarà la seguente:
Contenuto dei percorsi | CFU/CFA |
Discipline di area pedagogica | 3 |
Tirocinio diretto | 10 |
Tirocinio indiretto | 3 |
Discipline di area linguistico-digitale | 3 |
Didattica delle discipline, metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento | 15 |
Discipline relative all’acquisizione di competenze nella legislazione scolastica | 2 |