La modernità ha portato una serie di innovazioni in diversi ambienti. In tale frangente si è instaurato un rapporto tra tecnologia e scuola. Questi due elementi, infatti, hanno iniziato a coesistere e ad alimentarsi tra di loro.
L’uso di strumenti informatici, infatti, è in grado di avere degli effetti benefici sulla formazione pedagogica degli alunni. In ogni istituto si cerca di allineare tali oggetti alle varie proposte didattiche.
SOMMARIO
ToggleTecnologia e scuola. Le nuove frontiere
Il connubio tra tecnologia e scuola ha portato alla scoperta di nuove frontiere. L’istruzione ha amalgamato la didattica tradizionale con l’universo digitale. Ciò implica avere nuove opportunità sotto vari aspetti.
Infatti, attraverso l’uso di strumenti originali si può affermare la didattica inclusiva, oltre ad adoperare inedite metodologie d’insegnamento.
Anche nell’ambito dell’amministrazione scolastica è ormai impensabile impiegare i vecchi sistemi. L’iscrizione a un istituto degli studenti o l’invio di una MAD da parte del personale devono avvenire solo in maniera telematica.
Inoltre, nelle varie classi, ci sono oggetti che servono a coinvolgere maggiormente gli alunni durante l’esposizione dei docenti. Come non citare la LIM, dunque, che affianca le nozioni a contenuti in grado di arricchire quanto affermato dagli insegnanti.
Tecnologia e scuola. I mezzi usati nelle classi
Quando si parla di tecnologia e scuola bisogna affrontare l’argomento relativo ai mezzi adoperati nelle classi. Come già affermato poc’anzi, ci sono elementi vitali quali la LIM, ovvero la Lavagna Interattiva Multimediale.
Il nome ne lascia intuire le capacità e le potenzialità. Essa, infatti, è una superficie interattiva. Le sue funzioni sono molteplici come quello di riprodurre video, immagini, grafici e molto altro.
Le competenze di tale prodotto possono essere acquisite attraverso un percorso formativo come le certificazioni informatiche.
Questi attestati, infatti, servono a verificare in maniera oggettiva le abilità degli insegnanti nell’uso dei mezzi tecnologici.
L’importanza delle certificazioni informatiche
Da quanto detto, è chiara l’entità delle certificazioni informatiche. Esse rinsaldano il legame ormai fondamentale tra tecnologia e scuola.
Questi attestati non sono solo utili ai docenti, ma anche al personale ATA e a tutti coloro che ambiscono a ricoprire tali ruoli professionali.
Per i professori, per esempio, oltre al corso LIM possono risultare essenziali anche:
- il corso Coding;
- il corso EIPASS;
- il corso Tablet.
Tutti percorsi formativi volti a estendere le conoscenze dei futuri insegnanti di oggetti utili alla didattica digitale. Per il personale ATA, invece, sono validi:
- il corso Dattilografia;
- il corso EIPASS;
- il corso Pekit.
In questo caso, invece, si hanno attestati volti a sviluppare le competenze base nell’uso del PC e del mondo web.
Tecnologia e scuola. Il peso nelle graduatorie
Naturalmente, trattando di tecnologia e scuola, è inevitabile parlare anche del peso nelle graduatorie delle certificazioni informatiche. Come si è visto, gli attestati digitali si distinguono a seconda del ruolo svolto negli istituti italiani.
Anche il loro valore è diverso a seconda della graduatoria in cui dovrà essere analizzato. Per i docenti, come afferma l’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022, le certificazioni informatiche valgono 0,5 punti l’una.
Il candidato può inserire nelle GPS un massimo di quattro certificazioni per un punteggio che può raggiungere l’apice di 2 punti.
Differente è il discorso per il personale ATA. Il corso di Dattilografia, per esempio, vale 1 punto per gli assistenti amministrativi.
Il corso Pekit, invece, equivale a 0,6 punti per assistenti tecnici, amministrativi, cuochi e infermieri. Per tutti gli altri dipendenti del personale ATA, invece, il punteggio si attesta a 0,3. Medesima discussione è da farsi per il corso EIPASS.
Di conseguenza, ogni lavoratore menzionato fino a questo momento deve fare le sue giuste valutazioni. Ciascuna certificazione informatica ha il proprio valore sia in ambito delle graduatorie che in quello professionale.