Livello minimo CIAD: una Certificazione per il futuro digitale del Personale ATA 

un uomo con in mano la CIAD

Il 18 gennaio 2024, con la firma definitiva del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, è stata introdotta un’importante novità per il Personale ATA: la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) come requisito di accesso obbligatorio per tutte le figure professionali, ad eccezione del Collaboratore scolastico. Ma qual è il livello minimo che bisogna conseguire per non rischiare di essere depennati dalle relative graduatorie?

Cos’è la CIAD?

Sebbene l’obbligo sia entrato ufficialmente in vigore già a partire da maggio 2024, quindi prima dell’ultimo aggiornamento delle Graduatorie ATA di terza fascia, per ottenere il nuovo requisito di accesso del Personale ATA – grazie all’approvazione di un emendamento al decreto Milleproroghe 2024 – ci sarà tempo fino al 30 aprile 2025. E, forse, anche oltre.

Su richiesta dei sindacati del comparto scuola, infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) dovrebbe ufficializzare a breve un’ulteriore proroga per il conseguimento della Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (probabilmente fino al 30 giugno 2025). 

Personale ATA al lavoro in segreteria scolastica

Ad ogni modo, nelle intenzioni del MIM – e anche degli stessi sindacati – la CIAD è destinata a diventare un punto fondamentale per il reclutamento e la selezione di personale scolastico qualificato.  

Così come precisato nella dichiarazione congiunta n. 5 del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, la CIAD è una certificazione rilasciata da un ente accreditato presso l’ente di accreditamento nazionale, ovvero Accredia, che attesta la competenza e l’indipendenza degli organismi di certificazione e la conformità delle certificazioni ai framework europei (DigComp 2.2). 

Inoltre, la stessa certificazione deve essere registrata presso Accredia, essere in corso di validità all’atto dell’iscrizione in graduatoria e attestare il superamento di un test finale relativo all’acquisizione delle competenze informatiche richieste, tra le quali: conoscenza dei sistemi operativi, di word processor, di fogli elettronici, di gestione della posta elettronica.

L’obiettivo della CIAD è quello di garantire che il Personale ATA abbia le competenze necessarie per operare in un ambiente scolastico sempre più digitalizzato.

sindacati e governo al tavolo per il CCNL 2019-21

Le Certificazioni di alfabetizzazione digitale riconosciute da Accredia

Tra le Certificazioni Internazionali di Alfabetizzazione Digitale accreditate da Accredia rientrano, al momento, soltanto:

  • CERTI COD FULL rilasciata ente accreditato Biesse Solution;
  • EIPASS 7 Moduli Standard rilasciata da CERTIPASS. Tuttavia, tutti coloro che hanno conseguito EIPASS 7 Moduli User possono passare alla versione Standard sostenendo un semplice esame integrativo (56 domande in 90 minuti);
  • EDSC DigComp 2.2 rilasciata da INTERTEK ITALIA su piattaforma IdCert;
  • ICDL Full 7 Moduli Standard rilasciata da AICA. Tuttavia, è necessario sostenere un esame integrativo (per la conformità DigComp 2.2). Da precisare che ECDL non è, di contro, valida come CIAD e che saranno, pertanto, necessari due test integrativi per passare alla versione ICDL.

Ad ogni modo, per verificare quali sono le Certificazioni accreditate da Accredia è sufficiente accedere alla relativa sezione nel sito ufficiale di Accredia e inserire “digcomp” nel campo “scopo”.

Come riconoscere una CIAD valida

Di seguito elenchiamo le caratteristiche che devono essere presenti su un Certificato internazionale di alfabetizzazione digiatle accreditato da Accredia: 

1. Logo Accredia: 

○ Descrizione: Il certificato deve riportare il logo Accredia, che attesta l’accreditamento dell’ente ai sensi della norma ISO/IEC 17024. 

○ Cosa verificare: Il logo Accredia ufficiale, di solito presente nell’angolo del certificato. 

2. Norma di riferimento (ISO/IEC 17024): 

○ Descrizione: Il certificato deve menzionare che è stato rilasciato in conformità con la norma ISO/IEC 17024, che regola la certificazione delle competenze. 

○ Cosa verificare: Una dicitura come “Certificazione rilasciata in conformità alla norma ISO/IEC 17024”. 

3. Codice di accreditamento dell’ente: 

○ Descrizione: Deve essere riportato il codice di accreditamento rilasciato da Accredia all’ente certificatore. 

○ Cosa verificare: Un numero o codice univoco che identifica l’ente certificatore nel registro di Accredia (es. IT-XXX-XXXXX). 

4. Descrizione delle competenze certificate

○ Descrizione: Deve esserci una descrizione chiara e specifica delle competenze che la certificazione attesta, come “Certificazione di Alfabetizzazione Digitale – Livello Base”. 

○ Cosa verificare: La descrizione precisa del tipo di competenza certificata, con l’indicazione del livello. 

5. Data di rilascio e validità: 

○ Descrizione: Il certificato deve riportare la data di rilascio e, se applicabile, la data di scadenza o validità della certificazione. 

○ Cosa verificare: Data di emissione e periodo di validità (es. “Certificazione valida fino al [data]”). 

6. Numero del certificato: 

○ Descrizione: Ogni certificato deve avere un numero univoco per essere tracciato e verificato. 

○ Cosa verificare: Un numero di serie o identificativo univoco riportato sul certificato. 

7. Firma dell’autorità competente: 

○ Descrizione: Il certificato deve essere firmato da un responsabile dell’ente certificatore, che ne garantisce la validità. 

○ Cosa verificare: Una firma elettronica o fisica del responsabile dell’ente certificatore. 

8. Possibilità di verifica pubblica del certificato: 

○ Descrizione: Il certificato deve indicare che è possibile verificarne l’autenticità attraverso il sito web dell’ente o Accredia. 

○ Cosa verificare: La presenza di un link o di un codice QR per la verifica online del certificato.

Il problema della mancanza di un livello minimo

L’introduzione della CIAD, arrivata in maniera del tutto inaspettata e inserita nel CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 quasi come una “trappola”, ha immediatamente sollevato grandi preoccupazioni e perplessità tra gli addetti ai lavori.

Le modalità di svolgimento del test finale e la proroga fino al 30 aprile 2025 hanno, tuttavia, ben presto calmato gli animi. 

Alle figure professionali del Personale ATA è, infatti, semplicemente richiesto il conseguimento della CIAD, indipendentemente dal livello della stessa.

Ed è proprio la mancanza di un livello minimo richiesto ad aver creato un fastidioso clima di imbarazzo.

Personale ATA al lavoro in segreteria scolastica

In altre parole, non sono richiesti né il livello intermedio, né quello avanzato. È, invece, sufficiente conseguire il livello base. 

L’esame, del resto, è semplicemente finalizzato all’accertamento del livello di preparazione informatica e digitale raggiunto dal candidato.

In pratica, se non si raggiunge il punteggio minimo richiesto per accedere ai livelli successivi, il test termina e il candidato ottiene il certificato attestante il livello raggiunto.

Ha senso introdurre la CIAD tra i requisiti di accesso, ma non prevedere un livello minimo di competenze richieste per ottenere la certificazione? 

Così com’è strutturata, la CIAD non garantisce un livello uniforme di preparazione tra i diversi candidati, poiché si limita a confermare il raggiungimento di una certa competenza digitale, ma non stabilisce un parametro minimo che assicurerebbe una preparazione adeguata per affrontare le sfide del mondo digitale contemporaneo.

una piramide divisa in tre livelli: base, intermedio e avanzato

La critica: perché non un livello minimo?

Non fissare un livello minimo di competenza digitale rischia di ridurre l’efficacia di questa misura. 

La CIAD, infatti, non risponde appieno alle necessità delle scuole, che richiedono personale con una preparazione solida in ambito tecnologico

L’assenza di uno standard minimo potrebbe generare disparità tra i vari membri del Personale ATA, alcuni dei quali potrebbero non possedere le capacità necessarie per gestire strumenti digitali complessi, fondamentali per il buon funzionamento delle attività scolastiche.

Un livello minimo avrebbe permesso di uniformare le competenze e garantire che tutti i dipendenti scolastici possedessero una base solida, essenziale per l’inclusione digitale degli studenti. 

Considerando l’importanza crescente delle competenze digitali nella società, sarebbe stato più opportuno stabilire criteri che fossero in grado di formare un personale con conoscenze adeguate, in grado di rispondere alle esigenze della scuola digitale.

Personale ATA al lavoro in segreteria scolastica

Le implicazioni per il sistema scolastico

Il non aver stabilito un livello minimo di competenza lascia aperta la possibilità che alcuni membri del Personale ATA possiedano competenze solo superficiali o non aggiornate. 

In un’epoca in cui la didattica digitale è sempre più prevalente, e in vista dei fondi europei destinati all’innovazione tecnologica nelle scuole, il rischio è che il personale scolastico non sia sufficientemente preparato per gestire le nuove tecnologie in modo efficace.

L’assenza di un requisito minimo di competenze potrebbe anche minare la fiducia tra scuole, genitori e studenti. 

In un ambiente che promuove la digitalizzazione, è fondamentale che tutte le figure scolastiche, a partire dal Personale ATA, siano in grado di utilizzare adeguatamente gli strumenti tecnologici a disposizione.

un uomo con la CIAD, livello base

Possibili miglioramenti e prospettive future

Al fine di rendere la CIAD uno strumento veramente efficace, sarebbe auspicabile l’introduzione di un livello minimo di competenza. 

Questo non solo per garantire che tutti i membri del Personale ATA possiedano competenze adeguate, ma anche per assicurare che la preparazione digitale del personale scolastico risponda alle esigenze di una scuola che si sta progressivamente adattando alla tecnologia.

Inoltre, sarebbe utile prevedere corsi di aggiornamento continuo per il Personale ATA, in modo da mantenere al passo le competenze digitali con l’evoluzione tecnologica. 

L’istituzione di percorsi formativi più mirati potrebbe aiutare a colmare le lacune esistenti e garantire che tutti i lavoratori scolastici possiedano le competenze richieste per svolgere il proprio lavoro con competenza e sicurezza.

Personale ATA al lavoro in segreteria scolastica

La CIAD per una scuola digitale

La CIAD rappresenta una grande opportunità per il miglioramento delle competenze digitali del Personale ATA, ma è necessario che venga accompagnata da misure che garantiscano un livello minimo di preparazione. 

Solo così sarà possibile raggiungere l’obiettivo di una scuola inclusiva, moderna e digitale, capace di rispondere alle sfide del futuro. 

La preparazione digitale deve essere vista come una risorsa fondamentale per la crescita di tutti i membri della comunità scolastica, a beneficio degli studenti e dell’intero sistema educativo.

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