Anno di prova dirigenti scolastici, iter da seguire

Anno di prova dirigenti scolastici

Una volta che i dirigenti scolastici saranno assunti in ruolo dovranno seguire un anno di formazione e prova. Si tratta della procedura concorsuale disciplinata da parte del nuovo regolamento predisposto dal Ministero. Essi, quindi, dovranno svolgere un percorso di formazione e prova al fine di essere confermati in ruolo.

Il concorso per diventare dirigente scolastico avrà cadenza triennale e sarà organizzato su base regionale.

Il concorso sarà strutturato in:

  • eventuale prova preselettiva, da attuare nel caso in cui il numero dei candidati superi di quattro volte il numero dei posti messi a bando;
  • prova scritta;
  • prova orale;
  • valutazione dei titoli.

In seguito verrà stilata la Graduatoria di merito, che sarà il risultato della somma dei voti della prova scritta, della prova orale e del relativo punteggio attribuito ai titoli. L’eventuale prova preselettiva non sarà conteggiata ai fini della valutazione finale.

Dopo che i dirigenti scolastici saranno assunti, svolgeranno il periodo di formazione e prova al fine di essere confermati in ruolo. 

Inoltre, essi rimarranno nella regione di assegnazione per un periodo pari alla durata minima dell’incarico dirigenziale previsto dalla normativa vigente, ovvero tre anni.

Anno di formazione e prova dirigenti scolastici, le direttive del Ministero

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato le Linee operative per la formazione e la valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti per l’anno 2022-2023

Il periodo di formazione e prova ha una durata pari ad un anno scolastico e prevede un servizio effettivo di almeno sei mesi. 

Gli Uffici Scolastici Regionali mettono in campo due tipi di percorsi: attività di accompagnamento dalla durata di 25 ore e attività di formazione dalla durata di 50 ore.

 La documentazione relativa al periodo di prova è gestita tramite il servizio “Cartella Ds in anno di formazione e prova“. 

Saranno scelti, inoltre, dei dirigenti scolastici con la funzione di tutor che dovranno seguire il percorso dei neoimmessi in ruolo. 

Alla fine dell’anno di prova i dirigenti tutor redigeranno una relazione sulla base delle attività svolte e la valutazione finale sarà espressa dal direttore generale dell’USR ai fini della conferma in ruolo.

Anno di formazione e prova 

Per essere confermati in ruolo, i dirigenti scolastici sono sottoposti al periodo di formazione e prova ai sensi della normativa e del CCNL.

Secondo il nuovo regolamento il periodo di formazione e prova dei dirigenti scolastici:

  • ha una durata pari ad un anno scolastico, nel corso del quale deve essere prestato un servizio effettivo di almeno sei mesi (si tiene conto solo del servizio effettivamente prestato; il periodo di formazione e prova è sospeso in caso di malattia e negli altri casi espressamente previsti dalle leggi o dagli accordi collettivi);
  • non può essere rinnovato o prorogato alla scadenza, salvo che nei casi di sospensione succitati;
  • è finalizzato allo sviluppo, consolidamento e verifica delle competenze professionali del dirigente scolastico, osservate nell’azione svolta presso la scuola di assegnazione;
  • ciascun dirigente scolastico neoassunto ha un tutor durante il periodo di formazione;
  • il periodo di formazione consiste nello svolgimento di attività formative della durata complessiva minima di 50 ore;
  • il periodo di formazione prevede azioni di accompagnamento, tutoraggio e consulenza professionale, svolte dal dirigente scolastico-tutor, della durata di 25 ore;
  • il periodo di formazione si conclude con la valutazione finale, ossia con un provvedimento di conferma o meno in ruolo, da parte del dirigente tutor preposto all’USR.

Le attività formative alle quali si fa riferimento:

  • sono organizzate dagli USR;
  • durano complessivamente 50 ore;
  • hanno la finalità di arricchire competenze professionali e culturali legate alla funzione del dirigente scolastico;
  • possono essere articolate in incontri formativi, seminari, laboratori di carattere operativo basati sullo studio di casi, sullo scambio di problematiche professionali e di buone prassi, sul problem-solving;
  • possono essere integrate da moduli di formazione on-line.

Azioni di accompagnamento

Le azioni di accompagnamento, tutoraggio e consulenza professionale, vengono poste con la collaborazione dei dirigenti scolastici con funzioni di tutor e si propongono di supportare i neoassunti nello svolgimento dei compiti connessi alla funzione.

Si tratta di attività che, come sopra riportato, sono predisposte dagli USR:

  • sono affiancate alla formazione;
  • comprendono 25 ore complessivamente;
  • sono calendarizzate in funzione degli impegni relativi alle scadenze operative, in modo che l’attività abbia una ricaduta pratica sull’azione del neoassunto.

Il dirigente scolastico tutor

Il dirigente scolastico con funzione di tutor:

  •  è designato dall’USR;
  •  può seguire un massimo tre neoassunti (un dirigente-tutor per 3 neoassunti al massimo).
  • svolge le azioni di accompagnamento;
  • esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’azione dirigenziale;
  • visita le istituzioni scolastiche di titolarità dei dirigenti neoassunti almeno due volte nel corso del periodo di formazione e prova;
  • redige e invia all’USR (entro il mese di giugno) una relazione dettagliata sul dirigente neoassunto, comprensiva del parere relativo alla conferma; 
  • riceve un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate per la formazione iniziale dei dirigenti scolastici;
  • riceve un’attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale.

Successivo decreto ministeriale

Uno specifico e successivo decreto ministeriale si occuperà di definire:

  • le modalità logistiche, l’organizzazione e i contenuti didattici generici delle attività formative (50 ore);
  • le attività di supporto (25 ore);
  • i criteri e le modalità per la nomina dei tutor;
  • le procedure per la documentazione del periodo di formazione e prova da parte del dirigente scolastico neolaureato;
  • altri compiti e obblighi del Ministero, degli USR e dei tutor;
  • possibili forme di collaborazione con università e altri enti istituzionali per le attività formative.

Finalità dell’anno di prova per i dirigenti scolastici neoassunti

Il periodo di formazione e prova ha la finalità di verificare la padronanza delle competenze professionali del dirigente scolastico nei seguenti ambiti:

  • abilità e pratica nella gestione e organizzazione, con l’obiettivo di svolgere l’azione dirigenziale con correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia, valutando la capacità di svolgere le attività gestionali collegate alla posizione di dirigente scolastico e alle procedure previste dalla normativa vigente, nonché la gestione corretta delle risorse economiche, finanziarie e strumentali.
  • Abilità e pratica nello sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, nella gestione e conduzione dei gruppi e nella risoluzione dei conflitti, valutando la capacità di promuovere, gestire e valorizzare le risorse umane a disposizione, con particolare riferimento all’organizzazione del lavoro, alla formazione in servizio del personale, al sistema degli incentivi; la gestione delle funzioni dirigenziali relative al periodo di formazione e di prova del personale neoassunto o in tirocinio; e la corretta esecuzione dell’eventuale azione disciplinare.
  • Abilità e pratica nelle relazioni con la comunità scolastica, il territorio e i referenti istituzionali, valutando la capacità di gestire gli organi collegiali, le relazioni sindacali, il lavoro di rete e i rapporti tra scuola, famiglie, comunità, territorio e istituzioni di riferimento.
  • Abilità e pratica nell’analisi della realtà scolastica di assegnazione e nella progettazione di iniziative volte al suo miglioramento, valutando la capacità di analizzare il contesto, le esigenze e le aspettative della comunità educante, a partire dal rapporto di autovalutazione e dal PTOF, la capacità di sviluppo del piano di miglioramento e delle azioni di rendicontazione sociale.

Valutazione dell’anno di formazione e prova dei dirigenti scolastici

La valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti durante l’anno di formazione e prova è di competenza del dirigente delegato all’USR. Tale dirigente:

  • potrà avvalersi dei dirigenti tecnico e dei dirigenti amministrativi per quanto riguarda le aree funzionali dedicate alla dirigenza scolastica e, in subordine, di dirigenti scolastici di esperienza comprovata e specifica professionalità;
  • potrà disporre, in qualsiasi momento, se dovesse rivelarsi necessario, di interventi si ispezione finalizzati alla verifica dell’andamento del servizio svolto dai dirigenti neoassunti e di accertarne eventuali responsabilità;
  • riceve la relazione predisposta dal tutor che sarà inviata entro il mese di giugno;
  • valuterà il neoassunto basandosi sulla succitata relazione del tutor ed eventuali ulteriori elementi conoscitivi;
  • emetterà il giudizio relativo al superamento del periodo di prova e formazione.

Bisogna precisare che il dirigente selezionato dall’USR:

  • nel caso di giudizio favorevole sul neoassunto, dovrà emettere motivato provvedimento di conferma in ruolo;
  • nel caso di giudizio sfavorevole, dovrà emettere motivato provvedimento di mancato superamento del periodo di prova e formazione, inoltre provvederà alla risoluzione del contratto e ad avviare la procedura per la ricollocazione nel ruolo di provenienza.

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