Il percorso 30 CFU rientra nell’ambito delle novità introdotte dalla Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti (legge di conversione n. 79 del 29 giugno 2022). Quest’ultima, fortemente voluta dall’ex Ministro Bianchi, ha infatti modificato le modalità di selezione per il corpo docente delle scuole Secondarie di primo e secondo grado. Mentre è rimasto tutto invariato, invece, per quanto riguarda la scuola dell’Infanzia e Primaria.
L’aggiornamento chiave consiste nella creazione di un percorso formativo universitario/accademico che prevede l’acquisizione di 60 CFU/CFA e l’addio definitivo al precedente requisito di 24 CFU. Si tratta, più nel dettaglio, di crediti formativi universitari nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche.
Il nuovo percorso di reclutamento degli aspiranti docenti è, pertanto, il seguente:
- laurea magistrale (triennale per ITP) + percorso di abilitazione di 60 CFU/CFA + concorso + anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva.
È, comunque, contemplato un periodo di transizione fino al 31 dicembre 2024. Durante questo intervallo, chi ha conseguito 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 potrà ancora accedere ai concorsi a cattedra. Saranno, inoltre, disponibili percorsi formativi da 30 CFU e 36 CFU.
SOMMARIO
Toggle- Il testo definitivo del DPCM 60 CFU
- I nuovi percorsi di formazione abilitante
- Percorso 30 CFU: programmi e struttura dei percorsi abilitanti
- Percorso 30 CFU: percorsi per seconda abilitazione
- Percorso 30 CFU: percorsi per i docenti con 3 anni di servizio o per i vincitori del Concorso Straordinario bis
- Percorso 30 CFU: percorsi prima e dopo il Concorso
- Percorsi abilitanti per i precari con 3 anni di servizio vincitori di concorso
Il testo definitivo del DPCM 60 CFU
Il Ministero dell’Università e della Ricerca lo ha ribadito a più riprese: tutti i percorsi previsti dalla Riforma Bianchi (60 CFU, 30 CFU e 36 CFU) saranno attivati entro gennaio 2025. A breve, intanto, è attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo del DPCM 60 CFU.
L’imprescindibile decreto attuativo è stato, infatti, firmato ad inizio agosto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, dopo una lunga serie di negoziati e confronti con la Commissione Europea e le organizzazioni sindacali. Ovviamente senza prescindere dal coinvolgimento degli organi consultivi rappresentativi del mondo accademico e scolastico.
Si tratta, nello specifico, di un provvedimento indispensabile per l’avvio dei nuovi percorsi di formazione abilitante.
Più nel dettaglio, il DPCM dovrà, anzitutto, definire i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente ai 60 CFU/CFA.
Inoltre, il decreto disciplinerà:
- il numero di crediti universitari o accademici riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità;
- il numero di ore minimo di presenze alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale;
- le modalità di svolgimento della prova scritta e orale relative alla prova finale del percorso formativo.
I nuovi percorsi di formazione abilitante
A partire dal 1° gennaio 2025 – quando, cioè, la nuova Riforma sarà a pieno regime – il conseguimento dei 60 CFU sarà obbligatorio per tutti gli aspiranti docenti e costituirà un requisito d’accesso imprescindibile per la partecipazione ai concorsi a cattedra.
Fino ad allora, tuttavia, saranno ben 5 i percorsi disponibili:
- 60 CFU: entreranno a pieno regime nel 2025, dato che da quel momento l’abilitazione sarà un requisito d’accesso imprescindibile per partecipare ai concorsi.
- 30 CFU: destinati a docenti già abilitati o specializzati in un’altra classe di concorso o grado di istruzione.
- 30 CFU, riservati a docenti con 3 anni di servizio nelle scuole statali o paritarie, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso, e a coloro che hanno superato la prova concorsuale del concorso “straordinario bis”.
- 30 CFU, per i neolaureati o per coloro che non hanno ottenuto i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 (validi per l’accesso ai concorsi fino alla fine del 2024), con ulteriori crediti da integrare in caso di vittoria in un concorso.
- 30 o 36 CFU, per coloro che si candidano ai concorsi senza essere già abilitati. Questi programmi si rivolgono a diverse categorie di docenti che partecipano al concorso senza aver ottenuto l’abilitazione. Nello specifico, sono previste tre ulteriori tipologie di percorsi post-concorso:
- da 30 CFU per chi si candida con il titolo di accesso + 3 anni di servizio negli ultimi 5 anni nella scuola statale, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale si partecipa;
- da 30 CFU per chi partecipa al concorso con solo 30 CFU;
- da 36 CFU per chi si candida con il titolo di accesso + 24 CFU ottenuti entro il 31 ottobre 2022.
Per maggiori approfondimenti relativi ai cinque percorsi rimandiamo a questo articolo.
Percorso 30 CFU: programmi e struttura dei percorsi abilitanti
I programmi formativi previsti per gli aspiranti docenti avranno caratteristiche diverse a seconda della specifica classe di concorso a cui si riferiscono.
Allo stesso modo, il piano formativo post-concorso da 30 CFU sarà modulato sulla base delle credenziali del candidato, che potrebbero includere un minimo di 30 CFU accumulati o tre anni di esperienza lavorativa nel settore.
Data questa varietà di requisiti e categorie, è prevedibile che le università avranno inevitabilmente di un periodo adeguato per implementare e coordinare efficacemente tali programmi.
Percorso 30 CFU: percorsi per seconda abilitazione
I docenti che hanno già ottenuto un’abilitazione per una determinata classe di concorso o per un diverso grado di istruzione, così come coloro che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno, potranno conseguire un’altra abilitazione in ulteriori classi di concorso o gradi di istruzione.
Ciò sarà possibile, ovviamente, a condizione che possiedano i titoli di studio necessari per la classe di concorso di interesse. Per raggiungere questo obiettivo, sarà necessario acquisire:
- 30 CFU nell’ambito di un percorso universitario e accademico di formazione iniziale, specificatamente dedicato alle metodologie e tecnologie didattiche applicate alle materie di riferimento.
A seguito dell’intervento del Decreto Legge PA bis, sono state apportate alcune modifiche. In particolare, i 30 CFU nelle metodologie e tecnologie didattiche applicate alla disciplina di riferimento possono essere acquisiti anche attraverso modalità telematiche sincrone, anche oltre il limite precedentemente stabilito del 20%. Ma solo presso Centri accreditati che offrono percorsi di formazione.
Inoltre, non sarà più richiesto il tirocinio diretto di 10 CFU.
Percorso 30 CFU: percorsi per i docenti con 3 anni di servizio o per i vincitori del Concorso Straordinario bis
I docenti con una significativa esperienza alle spalle, che abbiano accumulato 3 anni di servizio nelle scuole statali o paritarie nell’arco degli ultimi cinque anni, con almeno un anno dedicato alla classe di concorso di interesse, avranno la possibilità di conseguire l’abilitazione attraverso percorsi specifici.
Lo stesso vale per i candidati che hanno superato il Concorso Straordinario bis.
In entrambi i casi l’abilitazione potrà essere conseguita attraverso i percorsi abilitanti da 30 CFU/CFA.
Percorso 30 CFU: percorsi prima e dopo il Concorso
Fino al termine del 2024, l’accesso ai concorsi per l’insegnamento sarà possibile anche per chi ha completato solamente 30 CFU del percorso formativo.
Tuttavia, coloro che risultano vincitori del concorso, avendo ottenuto solo 30 crediti formativi universitari e accademici, saranno tenuti a completare la formazione iniziale con ulteriori 30 CFU. Inoltre, dovranno superare la prova finale necessaria all’abilitazione nel loro primo anno di servizio a tempo determinato.
Anche in questo caso, tuttavia, sarà il DPCM 60 CFU, attualmente in fase di pubblicazione, a stabilire i contenuti dell’offerta formativa relativa ai 30 CFU necessari per partecipare al concorso.
Ad ogni modo, il percorso da 30 CFU per gli aspiranti docenti che vogliono partecipare al concorso prevede:
Contenuto dei percorsi | CFU/CFA |
Discipline di area pedagogica | 6 |
Tirocinio diretto | 5 |
Formazione inclusiva delle persone con BES | 3 |
Disciplina di area linguistico-digitale | 3 |
Discipline psico-socio-antropologiche | 4 |
Didattica delle discipline, metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento | 9 |
Allo stesso modo, inoltre, il decreto attuativo definisce anche il percorso da 30 CFU/CFA per i vincitori del concorso:
Contenuto dei percorsi | CFU/CFA |
Discipline di area pedagogica | 4 |
Tirocinio indiretto | 15 |
Didattica delle discipline, linguaggio delle discipline, Metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento | 9 |
Discipline relative all’acquisizione di competenze nell’ambito della legislazione scolastica | 2 |
Percorsi abilitanti per i precari con 3 anni di servizio vincitori di concorso
Il DPCM 60 CFU – che dovrebbe essere pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale – disciplina anche i percorsi abilitanti per gli insegnanti vincitori di concorso con almeno 3 anni di servizio (anche non continuativi) negli ultimi 5 anni nelle scuole statali. Fermo restando che almeno una annualità deve essere nella specifica classe di concorso per la quale si partecipa.
Per loro è, infatti, previsto l’obbligo di acquisire i 30 CFU mancanti durante il primo anno di immissione in servizio a tempo determinato:
Contenuto dei Percorsi | CFU/CFA |
Discipline di area pedagogica | 4 |
Formazione inclusiva delle persone con BES | 3 |
Discipline di area linguistico-digitale | 3 |
Discipline psico-socio-antropologiche | 3 |
Didattica delle discipline, metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline | 6 |
Didattica delle discipline, metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline | 2 |
Tirocinio indiretto | 9 |